Sardigna Natzione - Indipendentzia

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TOTU IMPARE PRO SA INDIPENDENTZIA DE SA NATZIONE SARDA

Est arribada s'ora de cumintzare sa bardana pro torrare sa Sardigna a sos Shardanas

Sa tzerachia batut miseria sa suverania batut prosperidade

Tzeladu su ventu sardista si pesat su ventu de s'indipendentzia

  novas/attividades

torra orta

COMUNICATO  STAMPA


La drammatica crisi della nostra città che oggi colpisce tutte le fasce della popolazione è dovuta soprattutto all'incapacità programmatica collegiale dell'attuale classe dirigente che ci rappresenta sia in città che a Cagliari. Incapacità generata da conflitti personali, da vendette mirate, dalla pochezza culturale che trasuda senza scrupolo dall'intera classe dirigente turritana.
Come se non bastasse  ci si mettono anche i cosiddetti "imprenditori" o "operatori economici".
In merito all'articolo apparso sull'Unione Sarda del 22 giugno u.s. sento il dovere politico e morale di esprimere il mio pensiero. Leggo con rammarico nell'articolo sopra citato che due imprenditori, tra cui uno sardista nella persona del Sig. Giancarlo Acciaro ed un certo Sig. Marco Bonansea, responsabile della Sarda Silicati, sono molto preoccupati in quanto il porto industriale si vuole trasformare in porto per lo sbarco di passeggeri.
I due sostengono che sia la Grimaldi che la nuova ammiraglia della Tirrenia stanno creando notevoli disagi per le operazioni di carico e scarico delle grandi navi tutto-merci.
Il Sig. Acciaro, ignorando le denunce su conflitto di interessi lanciate contro Berlusconi ed il Polo delle libertà in campagna elettorale, dimentica che la lotta sulla continuità territoriale è un cavallo di battaglia del suo stesso partito. Probabilmente a lui ed all'altro Signore interessa soltanto muovere le loro gru ed i loro camion e commerciare con chi, giorno dopo giorno, rapina le nostre risorse economiche naturali (sabbie silicee, talco, caolino), oppure scaricare navi che trasportano container pieni di veleni e, in futuro, scaricare navi di carbone.
Certo è che da ex deputato ed ex amministratore della nostra città e, per quello che mi riguarda, attuale politicante, non gli importa affatto che i portotorresi guardino ad un modello di sviluppo nuovo, prospero e senz'altro più sano che potrebbe essere quello turistico.
Personalmente ritengo che lo sbarco di migliaia di passeggeri,. affiancato da organizzate strutture di ricezione turistica, potrebbe far conoscere le potenzialità naturali, storiche e culturali della nostra città e, soprattutto, del neo Parco dell'Asinara.
Per quanto riguarda le cosiddette "carrette con trasporti eccezionali", a mio avviso, potrebbero benissimo attraccare ai pontitli dell'ex SIR, che già anni addietro ospitavano navi sino a 100 mila tonnellate. Sarebbe molto più logico che fare attraccare lì le navi passeggeri.
In conclusione, voglio comunicare al Sig. Marco Bonansea di far parte, insieme ad altri indipendentisti del Logudoro e del Meiloghu, del Comitato spontaneo contro lo sfruttamento delle risorse del territorio di Ossi, Florinas, Muros, Cargeghe, Banari e Ittiri e che il Comitato, nel ringraziarlo per averci informato che vengono imbarcate oltre 600 mila tonnellate annue di sabbie silicee, presto gli chiederà i conti degli sconci perpetrati sul nostro territorio in cambio di 20 posti di lavoro.
Sono certo che in futuro avrà ben altro di cui preoccuparsi oltre che degli altiforni delle multinazionali sue clienti!
Per quanto riguarda le ultime consultazioni elettorali teniamo a precisare che l'alleanza politica con il Partito sardo d'azione era valida solo per il Senato e la Camera dei Deputati e che non ha niente a che vedere con i pasticci elettorali che sono avvenuti a livello di amministrative e che Sardigna Natzione è e resta un movimento indipendentista trasversale che tutela soltanto gli interessi della comunità.
Pertanto si dissocia da eventuali compravendite volte a dare un traballante governo alla città e consiglia spassionatamente di ridare voce al popolo in caso di ulteriori difficoltà.

Francesca Frigau, Pino Giordo, Pietro Ninniri, Nicola Succu

Porto Torres, 23 giugno 2001

VERIFICA ALLA REGIONE – SARDIGNA NATZIONE PARTECIPA AL SIT IN  DI PROTESTA CONTRO LE INTERFERENZE DI BERLUSCONI SULLA POLITICA SARDA.

Una delegazione di Sardigna Natzione, domani alle ore 17, sotto i portici del palazzo del consiglio  regionale,  sarà presente al sitin di protesta contro le interferenze di Berlusconi sulla politica sarda.

Non è più tollerabile che la dignità del nostro popolo venga ulteriolmente umiliata dai metodi proconsolari imposti dal nuovo imperatore. Altro che Casa delle Libertà, visto il comportamento dei politici del centrodestra sardo e il grado di sudditanza a loro imposto, più che  C.D.L. lo schieramento Berlusconiano si dovrà chiamarlo C.D.T. , Casa delle Tzerachias.  Gli indipendentisti di Sardigna Natzione, non solo saranno presenti alla mobilitazione di domani, ma faranno di tutto, nei modi che sono propri a S.N., per contrastare il nuovo padrone ed i sui alternos e saranno in netta contrapposizione con tutte le forze politiche che entrando in maggioranza permetteranno al vassallo di Berlusconi di governare la sudditanza della nazione sarda.

Nugoro 18/6/2001

                                                                        IL COORDINATORE NAZIONALE

                                                                                    Bustianu Cumpostu

SOLIDARIETA’ CON IL GIORNALE GARA E CON I PATRIOTI BASCHI

Sardigna Natzione, movimento indipendentista sardo esprime la più ferma solidarietà verso i il direttore ed i giornalisti  del quotidiano Gara e con tutti i patrioti baschi che sono stati ingiustamente sottoposti a rappresaglie di chiara marca fascista e palesemente repressiva delle giuste aspirazioni della nazione basca.

Non è assolutamente antidemocratico che un giornale venga querelato per aver pubblicato un’intervista che anche altri giornali hanno riportato e che comunque si inserisce pienamente nel normale funzionamento di un giornale.

Il quotidiano Gara ha fatto bene ad informare i propri lettori sulle posizioni di ETA rispetto ai risultati elettorali, è anzi un suo irrinunciabile dovere in quanto ETA rappresenta una importante espressione politica del popolo basco alla quale è doveroso dare voce. Per un giornale, dare voce non significa condividere ma semplicemente assolvere alla sua funzione.

La rappresaglia spagnola è dunque ingiustificata e di chiara marca fascista e colonialista, da rigettare con fermezza mediante la mobilitazione democratica e la solidarietà internazionale.

Per solidarietà con il giornale Gara, Sardigna Natzione pubblicherà il documento incriminato nel suo sito www.sardignanatzione.it e ne darà massima diffusione in Sardegna ed altrove.

Sardigna Natzione, che rivendica l’autodeterminazione del proprio popolo e di tutti i popoli oppressi e che ha sempre posto  e continuerà a porre il problema sul piano democratico e pacifista , chiede al governo spagnolo che vengano rispettati i diritti del popolo basco, rispetata la libertà di stampa, liberati i prigionieri politici e riconosciuto il diritto all’autodeterminazione alla nazione basca e si adoperi anzi affinché il confronto continui sul piano dialettico in quanto l’uso della forza non distrugge il patriota ma lo esalta e lo motiva.

Approfittiamo dell’occasione per comunicarvi che Sardigna Natzione sarà presente a Genova il 20 e 21 luglio per manifestare contro i G8 e riteniamo che come si è fatto a Nizza anche a Genova i patrioti baschi, catalani, corsi e sardi si incontrino e si trovino uniti nel combattere il modello geopolitico  che il capitalismo neoliberista sta imponendo al mondo tramite lo strumento politico-militare degli stati-nazione.

Saluti dai patrioti sardi

Vinca la lotta del popolo Basco.

SARDIGNA NATZIONE ADERISCE PIENAMENTE ALLA MOBILITAZIONE INDETTA CONTRO LA CENSURA SPAGNOLA

NUORO 13/06/2001                                            IL COORDINATORE NAZIONALE Bustianu Cumpostu

RICORSO DI SARDIGNA NATZIONE PER MANCATA ELEZIONE DI GAVINO SALE AL CONSIGLIO PROVINCIALE DI SASSARI

Sardigna Natzione ritiene inammissibile e palesemente discriminatorio il fatto che il Tar del Lazio abbia respinto il ricorso presentato da Gavino Sale per la sua mancata elezione al consiglio provinciale di Sassari in quanto non si è tenuto conto della evidente scelta fatta dagli elettori che dando al candidato indipendentista 10.000 voti gli avevano permesso di superare la soglia di sbarramento del 3% ed accedere alla assegnazione dei seggi.  Il Tar ha deciso invece, servendosi dei soliti d.p.r di “addomesticamento leggi” di assegnare il seggio contestato ad un’altro candidato, di regime, che aveva conseguito la misera cifra elettorale di 1.924 voti.

Sardigna Natzione protesta vivamente non solo per la discriminazione subita ma anche e principalmente perchè 10.000 elettori non avranno voce nel consiglio provinciale di Sassari e non potranno far valere le ragioni che li avevano indotti a votare un indipendentista.

Nugoro 13/6/2001

                                                                     

NO AL SEQUESTRO DI STATO – A GENOVA PER IL G8 ANDREMO LO STESSO

Dal 18 al 23 luglio i sardi saranno confinati nella loro isola, il provvedimento dello stato italiano che impedirà ai sardi di raggiungere Genova non solo arrecherà degli ingenti danni all’economia sarda ma impedirà anche ai sardi di partecipare ad un avvenimento politico  di portata internazionale come il vertice G8 .

Ancora una volta il separatismo impostoci dall’Italia ci separa dal mondo, dai luoghi dove si decidono le sorti dei popoli e delle nazioni.

L’Italia dopo averci privato di una soggettività politica ci impedisce anche di manifestare la nostra volontà di lottare contro i responsabili dell’imperialismo neoliberista, principale artefice delle discriminazioni sociali e tutore armato delle sudditanze imposte dagli stati-nazione alle nazioni senza stato che lottano per la propria indipendenza.

Non permetteremo che al danno economico si aggiunga anche l’umiliazione. Come siamo stati a Nizza saremo a Genova, rappresenteremo la volontà di riscatto della nazione sarda e manifesteremo a fianco di quelli che come noi si oppongono al rullo compressore della gobalizzazione.

Siamo sicuri, infatti, che i movimenti pacifisti, il movimento antiglobalizzazione e le lotte di liberazione nazionale delle nazioni senza stato debbano ritrovarsi uniti nel combattere il modello geopolitico imposto al mondo dal capitalismo neoliberista tramite lo strumento politico-militare degli stati-nazione.

Sardigna Natzione, visto il danno che può causare la preclusione ai sardi dello scalo di Genova, chiede a tutte le forze politiche sarde ed alle amministrazioni locali di mobilitarsi per una grossa manifestazione di protesta che costringa lo stato italiano a ritirare il provvedimento e a restituire ai sardi la libertà di movimento e di essere cittadini del mondo.

Sardigna Natzione si attiverà comunque per mettere in atto azioni di protesta, pacifiche, al fine di sensibilizzare i sardi al problema ed impedire che il blocco venga attuato.

Nugoro 12/6/2001

MANIFESTADA IN DOMUSNOVAS SU 10/06/01 A SAS 10

PRO UN’SOLA DE PAGHE, KENZA SERVITUDES MILITARES, KENZA TRUPPAS ANZENAS, PRO FRAIGARE PROSPERIDADE E SUVERANIA E NON BOMBAS PRO SOS MASTROS DE MORTE E DE OPPRESCIONE

Sardigna Nazione che aderisce alla manifestazione contro la fabbrica di bombe indetta dal Coordinamento Spontaneo, intende mobilitarsi per impedire che la fabbrica di esplosivi civili di Domusnovas venga convertita in fabbrica di esplosivi da guerra.

Non possiamo permettere che il territorio nazionale sardo venga utilizzato per preparare aggressioni militari verso altri popoli e per fabbricare strumenti di morte necessari a chi vuole fare il gendarme del mondo ed imporre la pax dell’imperialismo ai popoli impegnati nelle lotte di liberazione nazionale e nella resistenza alla omologazione imposta dal modello geopolitico dei G8.

Le bombe che voglio fabbricare a Domusnovas, le truppe che si esercitano in Sardegna, le basi militari di cui soffriamo le servitù servono a rafforzare lo strumento militare che l’imperialismo capitalista degli stati-nazione userà per imporre al mondo, in particolare alle zone deboli ed alle nazioni senza stato come la Sardegna, il modello economico neo-liberista e la globalizzazione capitalistica.

La nostra economia, la nostra cultura, i nostri diritti nazionali già impediti dalla sudditanza imposta dall’Italia potrebbero essere i prime vittime dello strapotere militare ed economico neoliberista.

Contrasteremo questo progetto con tutte le nostre forze, saremo presenti in tutti i momenti di lotta antiglobalizzazione, siamo stati a Nizza, siamo presenti oggi a Domusnovas, saremo il 20/21 luglio a Genova. Siamo sicuri che i movimenti pacifisti, il movimento antiglobalizzazione e le lotte di liberazione nazionale delle nazioni senza stato possano ritrovarsi uniti nel combattere il modello geopolitico imposto al mondo dal capitalismo neoliberista tramite lo strumento politico-militare degli stati-nazione.

Il nostro no deciso alle bombe e alle servitù militari in Sardegna è per Sardigna Nazione, non solo un punto irrinunciabile nella nostra lotta di liberazione nazionale ma anche   un’occasione per trovare le sinergie necessarie alla costruzione  un modello geopolitico assolutamente alternativo a quello liberista e degli stati-nazione.

 

VERIFICA ALLA REGIONE – CHI FARA’ MEGLIO GLI INTRESSI DI BERLUSCONI MARIO O MAURO ?

Siamo peggio che alle solite, i politici sardi ancora una volta si aggirano nei palazzi romani con il capello in mano e lo sguardo basso, non stanno elemosinando spiccioli per i propri cliens, questa volta sono lì per chiedere investiture a Berlusconi, nuovo imperatore italiano, che ha deciso di rafforzare la sua dominazione sul feudo sardo nominandovi un’alternos di provata fedeltà.

Chi vincerà la gara di sudditanza e di fedeltà, Mario o Muro o qualche terzo tzeracu che partecipa alla gara in modo criptato ?

I perdenti non si dovranno comunque preocupare, avranno un posto da liberto alla corte di Roma.

Adesso abbiamo la certezza, tutti quei discorsi che parlavano di nazione sarda, di soggettività politica, di diritti nazionali del  Popolo Sardo, di sovranità sul proprio territorio servivano non solo per confezionare scatole vuote da mostrare al popolo sardo ma anche e principalmente a nascondere i veri obiettivi che si intendevano conseguire.  Ci esimiamo dal fare un’appello alla dignità ed al rifiuto della sudditanza verso la Casa di Arcore; visto il livello di tzerachia raggiunto dall’esecutivo regionale e dallo schieramento che lo sostiene, riteniamo non sia più possibile alcun ritorno verso la dignità di governare in nome della nazione sarda e non del padrone di turno.

Gli indipendentisti di Sardigna Natzione, faranno di tutto, con i modi che gli sono propri, per contrastare il nuovo padrone ed il suo alternos e saranno in netta contrapposizione con tutte le forze politiche che entrando in maggioranza permetteranno al vassallo di Berlusconi di governare la sudditanza della nazione sarda.

 Nugoro 7/6/2001