QUITO (Ecuador) -
"La partita Italia-Sud Corea era truccata, ma a
venderla è stato Trapattoni, non io". Lo ha detto al suo arrivo a Quito, capitale
dell'Ecuador, Byron Moreno, arbitro del discusso ottavo di finale del campionato del mondo
di calcio svoltosi martedì scorso. "Il vicepresidente della FIFA, Chung Mung Joon,
è uno degli uomini più potenti della Corea," ha proseguito Moreno, "ed aspira
a diventarne presidente della repubblica: un buon piazzamento della squadra coreana
costituisce per lui il miglior viatico alla più alta carica dello stato. Trattandosi di
una regione del mondo così delicata Trapattoni non ha potuto fare altro che cedere alle
pressioni." Il giovane arbitro ecuadoregno ha voluto ribadire che la sconfitta degli
azzurri non è dipesa dalla sua direzione di gara: "Trapattoni ha fatto di tutto
perché la sua squadra perdesse, tenendo in campo un Vieri visibilmente affaticato ed un
Del Piero lento e poco efficace invece di sostituirli subito con Del Vecchio e Montella.
Ad un certo punto si è anche cercato di estromettere con la forza Coco, di gran lunga il
migliore in campo. Al contrario i miei interventi avevano unicamente lo scopo di spronare
la squadra italiana, di cui sono da sempre tifoso accanito". Immediata la risposta di
Palazzo Chigi: "L'ingresso delle squadre asiatiche nel giro del calcio che conta
costituisce una formidabile opportunità per le nostre aziende" è stata la
dichiarazione del presidente del consiglio Silvio Berlusconi, il quale ha inteso prevenire
le inevitabili polemiche per le dichiarazioni di Moreno. "A questo proposito mi farò
io stesso promotore di una campagna per l'assegnazione dei mondiali del 2010 ad un paese
africano, per esempio la Repubblica Democratica del Congo". In una nota rilasciata in
serata dal Quirinale il presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha voluto
esprimere il proprio rammarico per una vicenda che "rischia di macchiare, con
squallide accuse di corruzione e pastette, una storia patria altrimenti di specchiata
onestà". Sarcastico il commento di Aldo Biscardi: "Mi rendo conto che
l'inscindibile dualismo di ogni circostanza eziologica implica come conseguenza una
teorizzazione tautologica che, per quanto scevra da qualsivoglia teosofismo di maniera,
porta in sé gli inevitabili retaggi di un epifanismo teleologico che, seppur insito
nell'analisi critica della ragione, non può esimerci da una valutazione squisitamente
epistemiologica del portato fenomenologico. Lo stesso carattere di immanenza dei fatti
oggetto dell'indagine ci impone, in conseguenza del processo di categorizzazione di una
teoria del tutto, una netta distinzione tra fenomeno e noumeno: da ciò discende
inevitabilmente un approccio analitico ai concetti stessi di infinito e infinitesimo i
quali, ancorché elidersi vicendevolmente, testimoniano la drammatica scissione tra ciò
che fa del discernimento fattuale e non virtuale, conseguenza della datità del fatto che
è in sé e non altro da sé, la natura al tempo stesso trascendente e concreta della
soggettività percettiva. Che si tratti di una valutazione escatologica e non meramente
induttiva non costituisce poi una giustificazione a posteriori di un approccio empirico a
quel substrato ideologico che è alla base di qualunque modello sinestesico di una
percezione soggettiva della realtà". (D.C.)
Roma, 5
maggio 2002 - "Oriana Fallaci è indemoniata". Lo ha detto il card.
Milingo, noto esorcista, nel corso della conferenza stampa di presentazione del suo nuovo
cd "Make love, not war". Secondo il porporato, la nota scrittrice avrebbe dato i
primi segni di possessione demoniaca già nei primi anni '80, probabilmente a seguito di
un viaggio in zone poco frequentate del Medio Oriente. Al suo ritorno avrebbe subito dato
segni inequivocabili di possessione demoniaca, come ad esempio la trasmigrazione della
testa dal collo alle natiche. I parenti avrebbero quindi deciso di portarla in un luogo
dove le sue stranezze avrebbero dato meno nell'occhio, gli Stati Uniti. Vivo sconcerto da
parte del papa Giovanni Paolo II il quale, nel consueto messaggio Urbi et Orbi, si è
detto allarmato di quello che ritiene un "errore del maligno, il quale mai prima
d'ora aveva posseduto un altro demonio". Con voce tremante ha poi chiesto ai fedeli
di "pregare intensamente perché il Demonio rimanga nella Fallaci il più a lungo
possibile". In serata è giunta una secca smentita da parte del Demonio il quale,
intervenendo ad una Prima Comunione, ha dichiarato di essere lui stesso vittima di
possessione da parte della Fallaci, e di trovarsi nel corpo della scrittrice contro la sua
volontà. Il Demonio ha quindi chiesto con urgenza "l'intervento dell'ONU per
l'approvazione di una mozione che obblighi la scrittrice a separarsi da me e l'invio un
corpo internazionale di esorcisti che, con l'aiuto di un'autocisterna di acqua santa, dia
seguito alla mozione". (D.C.)
Roma, 15
febbraio 2002 - Massimo D'Alema, Piero Fassino e Francesco Rutelli sarebbero
iscritti a libro paga di Silvio Berlusconi. Lo ha rivelato Antonio di Pietro rendendo noti
alcuni documenti relativi al processo IRI-SME in corso a Milano. Secondo tali atti i tre
esponenti del centro sinistra riceverebbero già da alcuni anni un cospicuo stipendio come
addetti alle pubbliche relazioni della Fininvest. Interrogato sulla vicenda, il presidente
del consiglio Berlusconi si è detto meravigliato dello scalpore suscitato: "La
privatizzazione dei partiti faceva parte del programma dei cento giorni. Sono già in
corso trattative per l'acquisto del movimento no global". In serata una nota del
Quirinale ha espresso soddisfazione per la vicenda: "È importante che si lavori
insieme per il bene della Patria" ha dichiarato il Presidente Ciampi. Sollevato anche
il regista Nanni Moretti: "Pensavo che fossero degli incompetenti, invece sono solo
venduti". Sergio Cofferati, segretario della CGIL, ha chiesto che si faccia chiarezza
sulle condizioni di lavoro dei tre esponenti politici, chiedendo garanzie sul rispetto dei
diritti sindacali. Secca smentita dell'on. D'Alema: "È falso che io sia stato pagato
per affossare il centro sinistra e favorire Berlusconi: quei soldi mi servivano
semplicemente per mantenere la barca". Il presidente dei DS ha poi rivendicato la
propria autonomia nelle scelte politiche: "Le cazzate che ho fatto negli ultimi
cinque anni sono tutta farina del mio sacco". (D.C.)
Roma, 18
febbraio 2001. - "Non è vero che uso l'ovatta per ingrossarmi il pacco":
lo ha detto abbassandosi i pantaloni e le mutande il presidente del consiglio Silvio
Berlusconi nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'accordo tra Italia e
Gran Bretagna sulla flessibilità nel lavoro e la modernizzazione dell'economia.
"Così come ho dimostrato di non usare il rialzo nelle scarpe per apparire più alto
di quanto già non sia," ha dichiarato il premier, "posso dimostrare che il
pacco è autentico e non uso artifizi per ingrossarlo". Al rito della foto di gruppo
Berlusconi ha poi sollevato all'indirizzo del premier britannico Tony Blair il pugno
chiuso con il medio alzato suscitando l'ilarità di tutti i presenti. Solidarietà al capo
del governo è stata espressa dal leader della Lega Umberto Bossi, il quale ha dichiarato:
"Dopo i tentativi strumentali di dividere il Polo sulla questione delle nomine del
CdA della Rai, queste dichiarazioni confermano che nella maggioranza parliamo tutti la
stessa lingua". In una nota diffusa in serata dal Quirinale il presidente della
repubblica ha espresso soddisfazione per il chiarimento "su un argomento," ha
detto Ciampi, "sul quale si gioca molto dell'onore della Patria". Immediata la
replica del leader dei DS Piero Fassino, secondo il quale le affermazioni del presidente
Berlusconi sarebbero altamente offensive e mirerebbero ad umiliare l'opposizione:
"Non abbiamo bisogno di questi argomenti così volgari per calarci le braghe: lo
facciamo già da soli". (D.C.)
Roma, 4
maggio 2002 - "Ho la massima fiducia nelle forze dell'ordine. I poliziotti
di Napoli sono solo le vittime di una vicenda squallida e per molti versi oscura". Lo
ha detto Fiorello durante una pausa nel corso delle prove della trasmissione "Stasera
pago io", a proposito dell'inchiesta della magistratura sui presunti abusi a danno
dei manifestanti in occasione del vertice OCSE di Napoli del marzo 2001. Secondo il
popolare showman i contestatori sarebbero stati sottoposti a violenze sia fisiche che
psicologiche "in virtù di precise direttive emanate ai poliziotti dai massimi
vertici istituzionali, con la certezza di godere della massima copertura ai più alti
livelli". Secondo Fiorello tale copertura sarebbe venuta meno nel momento in cui il
governo avrebbe dato mano libera alla magistratura di indagare sui fatti di Napoli in
cambio dell'insabbiamento delle inchieste sul presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
"La polizia si è vista abbandonata da tutti," ha concluso Fiorello, "ma
non potendo rifarsela con i veri responsabili, cioè i governi di centro-sinistra e di
centro-destra, se l'è presa con la magistratura, secondo una prassi ormai consolidata nel
nostro paese". Immediata la replica di Alberto Tomba: "Le improbabili tesi
sostenute da Fiorello sono un goffo tentativo di riabilitare agli occhi dell'opinione
pubblica la Polizia a discapito dell'Arma dei Carabinieri. Fiorello pensi piuttosto a fare
il suo lavoro: la verità è che i poliziotti sono veramente dei bastardi". Gli fa
eco Santi Licheri, il quale si è detto offeso per le accuse con cui Fiorello adombrerebbe
accordi segreti tra magistratura e governo: "Accuse come queste hanno il solo effetto
di vanificare tutto il lavoro per anni portato avanti da me e da altri illustri colleghi,
come Tina Lagostena Bassi, per tenere alto l'onore della magistratura". Getta acqua
sul fuoco il presidente della RAI Antonio Baldassarre, il quale in una nota emessa in
serata invita tutti ad abbassare i toni della polemica. (D.C.)
Sofia (Bulgaria),
20 aprile 2002 - "Mi auguro che il Governo cada al più presto". Lo ha
detto il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ai giornalisti all'aeroporto di Sofia
mentre era in attesa di ripartire per l'Italia. "Come nel '94, mi sono bastati pochi
mesi per sistemare le mie beghe giudiziarie e finanziarie, come le leggi sulle rogatorie,
sul falso in bilancio e sul rientro dei capitali dall'estero," ha continuato
Berlusconi, "ed ora che sono stati nominati i vertici RAI non c'è proprio più
motivo perché io rimanga a Palazzo Chigi". Berlusconi ha poi aggiunto: "Il
tempo stringe, anche perché i miei stessi elettori stanno cominciando a subodorare le
fregature che gli ho rifilato, per cui è necessario che vada via al più presto se nn
voglio perdere troppi consensi alle prossime elezioni." Berlusconi infine denuncia la
scarsa lealtà del centro-sinistra: "Eravamo d'accordo che dopo un anno di governo
del centro-destra l'opposizione avrebbe scatenato una protesta popolare senza precedenti,
sfruttando gli spunti forniti dalla mia azione di governo: conflitto di interessi,
attacchi alla magistratura, monopolio dell'informazione, ma a questo punto comincio a
sospettare la solita fregatura dei comunisti." Vivo sconcerto e imbarazzo per le
dichiarazioni del premier da parte del presidente Ciampi il quale, in una nota diffusa in
serata dal Quirinale, afferma che "si tratta di dichiarazioni che sicuramente mettono
in pericolo la sicurezza della Nazione, anche se non so bene come e comunque non ho capito
un cazzo di quello che sta succedendo". Netta presa di posizione anche da parte di
Biagi, Santoro e Luttazzi che nel corso di una affollata conferenza stampa hanno intonato
la Marsigliese a due voci dispari e basso continuo. (D.C.)
Roma, 2
marzo 2002 - Un singolare e al momento inspiegabile episodio è avvenuto al
termine della manifestazione di protesta contro il governo Berlusconi organizzata
dall'Ulivo. Dopo il suo intervento a conclusione della manifestazione, con i manifestanti
che cominciavano a defluire dalla piazza S. Giovanni, l'on. Francesco Rutelli è stato
colto da un leggero malore. Soccorso dagli assistenti, si è subito ripreso e si è
avvicinato al microfono pronunciando, con voce roca e accento marcatamente napoletano, le
seguenti parole: "Italiani! Se io vi dicessi che queste persone qui sul palco sono
persone degne che, una volta elette, faranno il vostro interesse, voi li votereste?".
Immediata ed entusiasta la risposta affermativa dei manifestanti accorsi nuovamente nella
piazza. L'on. Rutelli ha quindi proseguito affermando "Allora sapete che cosa vi
dico? Che siete dei fessi. Dei fessacchiotti". Con pronto e vigoroso intervento i
responsabili del servizio d'ordine hanno allora allontanato a viva forza dal microfono il
leader della Margherita il quale ha avuto solo il tempo di aggiungere che "questi
sono solo dei papponi". Preoccupato il commento del ministro guardasigilli Castelli:
"Dichiarazioni di questo tipo sono estremamente pericolose: se continua così finirà
che i cittadini non riusciranno più a distinguere tra destra e sinistra". In serata
il Quirinale ha emesso una nota in cui il presidente Ciampi si è detto "preoccupato
per le conseguenze che la rivelazione di segreti di Stato di simile portata può avere per
la sicurezza della Patria". Nel corso della nottata la segreteria dell'Ulivo ha
inteso rassicurare gli elettori con un comunicato in cui si afferma che l'on. Rutelli,
dopo una breve degenza, è tornato in pieno possesso delle proprie facoltà mentali.
(D.C.)
Joan
Lui? Ecco perche' l'ultimo video di Osama era incomprensibile
Macche' Bin Laden,
era Celentano
WASHINGTON 13
dic 2001. "Cattivo come adesso non lo sono stato mai": una dichiarazio
ne che mette i brividi, se proviene dalla bocca del capo del terrorismo internazionale,
Osama Bin Laden. La frase, una delle poche intelligibili nell'ultimo filmato attribuito al
fondatore di Al Qaeda e sequestrata i n un covo talebano di Jalalabad, aveva fatto saltare
sulla sedia tutto l o staff di Bush, che aveva risolto di rimandarne la diffusione per non
e sacerbare gli umori americani. Per fortuna, un fattorino di origine ital iana,
casualmente presente alla proiezione, ha chiarito il giallo svelan do la vera natura della
cassetta. Non si trattava dell'ennesima delirant e autocelebrazione - o meglio, si
trattava dell'ennesima delirante autocelebrazione, solo ch e il soggetto non era Bin
Laden, bensi' Adriano Celentano, che a quanto pare ha tra i suoi fan anche qualche
integralista islamico. La cassetta, probabilmente registrata in Italia da un seguace di Al
Qaed a e inviata come simpatico dono ai fan talebani del Molleggiato, contene va una
puntata dello show Rai "Francamente me ne infischio". A causa del la cattiva
qualita' delle immagini e soprattutto dalle ripetute visioni della cassetta, la figura di
Celentano era sfocata, e per chi non conosc a bene la fisionomia del nostro cantante, e'
stato facile scambiare gli aloni biancastri che circondavano il suo viso per il turbante e
l'inconf ondibile barba dello sceicco del terrore. E il fattorino italoamericano ha
faticato a convincere George W. Bush e i suoi collaboratori che i mug ugni sibillini e le
inspiegabili pause nel discorso, attribuite in un pr imo tempo alla pochezza tecnica
dell'operatore di Bin Laden, sono la nor male modalita' di espressione di Adriano, e che
"prisincolinensinaincius ol" non e' arabo. Ma ad atterrire la Casa Bianca sono
stati i pochi bran delli comprensibili, in cui il presunto Bin Laden sosteneva di essere
un ribelle cui non piace questo mondo che non vuol la fantasia, p rima di lanciarsi in
invettive apocalittiche contro la modernita' e l'Oc cidente corrotto, in nome di un
preteso rapporto personale con Dio. I ri petuti anatemi contro il cemento e i grattacieli,
e soprattutto quell'in quietante accenno "sento fischiare sopra i tetti un aeroplano
che se ne va", hanno persuaso del tutto Bush che si trattasse di un'apologia dell'
attentato alle Twin Towers. "Questo tizio, chiunque sia, c'entra in qual che modo -
ha detto il presidente degli Usa - . Ho appena saputo dalla Cia che anche lui e'
ricchissimo, vive isolato su un altipiano ed e' circondato da una setta di fedelissimi
chiamata Cl an. Lo voglio vivo o morto".
CNN Breaking News - BIN LADEN READY TO SURRENDER Robert J. Jameson (Washington) Sunday
November 11, 2001 09:16 AM
Osama Bin Laden is ready to
surrender. As reported today in a lead news on Al Jazeera network by Mohammad Sayed,
correspondent from southern Aghanistan, the suspected leader of international terroristic
network Al Qaeda is concerned about setting sail of Italian fleet.
Bin Laden's official speechman said:
"From the very beginning of the war we were deeply concerned about Italian
involvement". Bin Laden and his closest collaborators were growing increasingly
concerned as Italian parliament decided for military intervention. "It now seems
abundantly clear that we have no more chances," he said. Bin Laden is now calling
Muslim countries for defense from Italian intervention in the conflict.
For weeks U.S. President George W.
Bush had been demanding Italian government join anti-terrorism alliance. "We are
confident Italian army will do an excellent job, and we should learn from their good
practice in the past missions," he said.
Full coverage of the Afghan crisis
on CNN channels.
New York -
Sono usciti i risultati di un sondaggio effettuato dall'ONU.
La domanda era: "Per piacere,
dica onestamente qual'è la sua opinione sulla scarsità di alimenti nel resto del
mondo."
Il risultato è stato il seguente: -
gli europei non hanno capito cosa sia la "scarsità." - gli africani non
sapevano cosa fossero gli "alimenti." - gli americani hanno chiesto il
significato di "resto del mondo." - i cubani, straniti, hanno chiesto maggiori
delucidazioni sul significato di "opinione." - nel parlamento italiano, si sta
ancora discutendo su cosa sia "onestamente."
NAPOLI:
INDIVIDUATA ORGANIZZAZIONE DI TERRORISTI ISLAMICI. NESSUN FERMATO.
Sconvolgenti sviluppi delle indagini condotte negli ambienti islamici napoletani.
Individuata una vera e propria rete terroristica. Al centro delle indagini un
potenziale attentatore suicida votato al sacrificio personale, SADDAM URI', e il suo
mandante OMAN AMMURI'. Capo del commando sarebbe, invece, OMAR ESHALL.
Sospettati anche l'ambulante OMAR UKKIN, l' agente immobiliare NABEL
ABARAK,l'apprendista SADDAM PARHA', il pregiudicato ARRAFF ALI', già indagato per furto,
il garzone OMAN ACCA' e suo fratello OMAN ALLHA'. Accertata la pericolosità di tali
soggetti.
Qualsiasi oggetto nelle loro mani,
sostiene OMAR TIELL, terrorista dissociato,può trasformarsi in un'arma da guerriglia.
Numerosi i collegamenti all'estero. Di chiare origini francesi OMAR SIGLIESE; non
meglio identificato, invece, OMAR ZIAN. Accertata pure la loro tenace avversione nei
confronti del mondo occidentale: NUN MULLHA', SADDAM USHA' i più accesi fomentatori in
tal senso. Interpellato in proposito, il diplomatico OMAN AFFHANKUL non si è rivelato
disponibile.
Le indagini non risparmiano neppure
gli ambienti medici. Sospettato il noto chirurgo plastico MUSFTAFFA' NABEL AZIZ e la sua
paziente ARIFATT, successivamente rivelatasi essere un uomo, MUSH AL SALAM, con gravi
turbe sessuali. Sarebbe stato individuato anche un insediamento arabo nei pressi di
Scampìa: NABARAK ALI', NABARAK ALLHA' i capi della comunità. A Varcaturo, invece, ACCA'
NABARAK e ALLHA' OMAR avrebbero stabilito le loro dimore. Tutte le piste fino ad ora
individuate conducono ad un unico leader:
OSAM HENTH'.
PRATO
(O.d.F.) - Davide Caforio non prenderà parte alla manifestazione di sabato
10 novembre a Roma. Lo ha annunciato lo stesso esponente del gruppo di affinità dadaista
nel corso di una affollata conferenza stampa svoltasi sullo spartitraffico all'incrocio
tra viale della Repubblica e via Catani. «Impegni presi successivamente mi impediscono di
partecipare alle azioni programmate a cui da tempo avevo dato la mia adesione,» ha
dichiarato Caforio il quale ha poi voluto esprimere massima solidarietà ai propri
colleghi impegnati nelle iniziative romane. Immediata la replica dal Viminale: «Caforio
costituiva un elemento di serenità. Ma anche senza di lui la situazione sarà sempre
sotto controllo», ha precisato il ministro Scajola mentre il capo del dicastero degli
esteri Ruggiero si è detto contrario ad ogni soluzione di compromesso. Secca smentita del
presidente Ciampi: in una nota del Quirinale si legge che «La Patria ha in Caforio uno
dei suoi massimi tutori; tuttavia anche in sua assenza tutto il gruppo di affinità
dadaista saprà rendere onore al tricolore». In una pausa dei lavori parlamentari il
presidente della
camera Casini si è detto «sconcertato dalla decisione di Caforio che si dimostra una
volta di più ondivago ed opportunista» mentre hanno espresso solidarietà all'esponente
dadaista il capogruppo dei DS Violante e della Margherita Castagnetti. Di ritorno da
Nashville Berlusconi ha dichiarato ai giornalisti che «la defecazione di Cafone è
l'ennesimo segnale dello sfaldamento della sinistra», mentre è atteso in serata un
messaggio di Bush alla fazione.
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Italia Sud Corea
"Oriana
Fallaci è indemoniata"
Libro paga.
"Non è vero che uso l'ovatta"
"Ho la massima fiducia nelle forze
dell'ordine"...
"Mi auguro che il Governo cada al più
presto".
Rutelli inspiegabile.
Macche' Bin Laden, era Celentano
BIN LADEN READY TO SURRENDER.
Sondaggio ONU.
Napoli:
individuata formazione di terroristi islamici.
Dissociazione (PRato).
I comunicati
dadaisti.
Interventi.
teorie.
Opinioni movimentate.
Notizie daDaiSTe.
Notizie dal futuro.
Quando arriverà il reddito.
Cosa fare per la pace (J. Fo)
Re:Cosa fare per la pace (Kenny)
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