Gallipoli (TA), 4 agosto
2005 - Un gruppo di facinorosi ha tentato stamani di bloccare i lavori del Forum
Dadaista Mondiale in corso da due mesi nella ridente cittadina pugliese. Mentre gli oltre
mille delegati convenuti dai vari continenti stavano valutando l'opportunità di allungare
a 20 ore settimanali la pausa caffè, un centinaio di contestatori ha fatto irruzione
nella spiaggia sede della riunione scandendo slogan ed esponendo striscioni di protesta.
In prima fila l'amministratore delegato della General Motors, il presidente della
Microsoft Bill Gates e, coperto dal cartellone recato dal presidente Luciano Benetton,
Silvio Berlusconi, presidente del consiglio dei ministri, nota organizzazione clandestina
sospettata di azioni terroristiche. I contestatori, al grido di "Basta battere la
fiacca", "Più lavoro per voi e meno per noi", "Il Forum Dadaista
Mondiale affama i ricchi", "Voi sei miliardi, noi otto e mezzo (Berlusconi):
siete sleali e prepotenti" e brandendo telefonini nel pugno chiuso, hanno invaso il
bagnasciuga impedendo ai delegati del Forum di concedersi un bagno ristoratore dopo due
ore di estenuanti gare di rutto. Ad alleviare la tensione è intervenuto un gruppo di
massaie locali le quali, brandendo minacciosamente mattarelli e lanciando ai contestatori
l'invettiva "Sciàtivini, ci nò so' mmazzati", hanno disperso i manifestanti
senza che vi fosse alcun contatto e consentendo così la ripresa dei lavori. In una nota
diffusa in serata il portavoce del "Popolo di Segrate" Cesare Previti ha
annunciato che sarà presentato un esposto alla magistratura per gli inauditi atti di
violenza subiti a Gallipoli.
Da "La storia
dell'arte del secolo XXI"
Un commento storico sul lancio d'agenzia dadaista
Vorrei segnalare alla vostra cortese
attenzione questo esempio dello stile artistico del movimento DADAlistico. Il movimento,
naque agli inizi del secolo in Italia a seguito dei dell'evento che scaturi da quello che
era chiamato G7/8. Un incontro orami giustamente dimenticato tra guelli che erano i paesi
piu' industrializzati.
Come tutti i movimenti artistici e politici
del Novecento, dal Dadaismo al Neoismo, il Pepe di Lilliput faceva della provocazione
ironica la sua principale arma. L'adottare un linguaggio altro, nemico, per farne un usa
"sovversivo", per farne una parodia feroce agli occhi dei suoi normali
utilizzatori o fruitori, per provocare della semplice ilarita' tra i membri era il massimo
risultato auspicabile.
Il verosimile lancio d'agenzia del Caforio
ne e' un massimo esempio. Esempio della prodigalita' dell'ormai famoso aderente al GdA
dadaista - autore subito dopo del famoso COMUNICATO #2 - provoco nel gruppo tutto e
soprattutto nell'altro storico aderente Marco Binotto grande ed esplicito divertimento e
fu ispiratore dei successivi e famosissimi altri interventi.
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