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FRENIS  zero 

Psicoanalisi applicata alla Medicina, Pedagogia, Sociologia, Letteratura ed Arte

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 Frenis Zero  Publisher

       PLASTICITà DEL CERVELLO ADOLESCENTE

 

 

 

 Recensione di Giuseppe Leo

 



Libri recensiti:

   

Questa recensione è corredata da un breve video intitolato "Che fine fanno gli adolescenti che vediamo in urgenza?" (Canale http://www.youtube.com/user/frenis0 ).

 

            

 

 

  

   

 

Rivista "Frenis Zero" - ISSN: 2037-1853

Edizioni "Frenis Zero"

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EDIZIONI FRENIS ZERO

 

Ultima uscita/New issue:

 

Psychoanalysis, Collective Traumas and Memory Places (English Edition)

Edited by/a cura di: Giuseppe Leo Prefaced by/prefazione di:               R.D.Hinshelwood                                      Writings by/scritti di: J. Altounian       W. Bohleber  J. Deutsch                        H. Halberstadt-Freud  Y. Gampel           N. Janigro   R.K. Papadopoulos            M. Ritter  S. Varvin  H.-J. Wirth

 Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collection/Collana: Mediterranean Id-entities

Anno/Year: 2015

Pagine/Pages: 330

ISBN:978-88-97479-09-3

 

 

"L'uomo dietro al lettino" di Gabriele Cassullo

 Prefaced by/prefazione di: Jeremy Holmes                                                         Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collection/Collana: Biografie dell'Inconscio

Anno/Year: 2015

Pagine/Pages: 350

ISBN:978-88-97479-07-9

Prezzo/Price: € 29,00

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(per Edizione rilegata- Hardcover clicca qui)

 

"Neuroscience and Psychoanalysis" (English Edition)

Edited by/a cura di: Giuseppe Leo Prefaced by/prefazione di: Georg Northoff                                            Writings by/scritti di: D. Mann               A. N. Schore R. Stickgold                   B.A. Van Der Kolk  G. Vaslamatzis  M.P. Walker                                                 Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collection/Collana: Psicoanalisi e neuroscienze

Anno/Year: 2014

Pagine/Pages: 300

ISBN:978-88-97479-06-2

Prezzo/Price: € 49,00

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Vera Schmidt, "Scritti su psicoanalisi infantile ed educazione"

Edited by/a cura di: Giuseppe Leo Prefaced by/prefazione di: Alberto Angelini                                             Introduced by/introduzione di: Vlasta Polojaz                                                   Afterword by/post-fazione di: Rita Corsa

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Biografie dell'Inconscio

Anno/Year: 2014

Pagine/Pages: 248

ISBN:978-88-97479-05-5

Prezzo/Price: € 29,00

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Resnik, S. et al.  (a cura di Monica Ferri), "L'ascolto dei sensi e dei luoghi nella relazione terapeutica" 

Writings by:A. Ambrosini, A. Bimbi,  M. Ferri,               G. Gabbriellini,  A. Luperini, S. Resnik,                      S. Rodighiero,  R. Tancredi,  A. Taquini Resnik,       G. Trippi

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Confini della Psicoanalisi

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 156

ISBN:978-88-97479-04-8 

Prezzo/Price: € 37,00

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Silvio G. Cusin, "Sessualità e conoscenza" 

A cura di/Edited by:  A. Cusin & G. Leo

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Biografie dell'Inconscio

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 476

ISBN:  978-88-97479-03-1

 Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., "Psicoanalisi e luoghi della riabilitazione", a cura di G. Leo e G. Riefolo (Editors)

 

A cura di/Edited by:  G. Leo & G. Riefolo

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Id-entità mediterranee

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 426

ISBN: 978-88-903710-9-7

 Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., "Scrittura e memoria", a cura di R. Bolletti (Editor) 

Writings by: J. Altounian, S. Amati Sas, A. Arslan, R. Bolletti, P. De Silvestris, M. Morello, A. Sabatini Scalmati.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Cordoglio e pregiudizio

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 136

ISBN: 978-88-903710-7-3

Prezzo/Price: € 23,00

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AA.VV., "Lo spazio  velato.   Femminile e discorso psicoanalitico"                             a cura di G. Leo e L. Montani (Editors)

Writings by: A. Cusin, J. Kristeva, A. Loncan, S. Marino, B. Massimilla, L. Montani, A. Nunziante Cesaro, S. Parrello, M. Sommantico, G. Stanziano, L. Tarantini, A. Zurolo.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Confini della psicoanalisi

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 382

ISBN: 978-88-903710-6-6

Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., Psychoanalysis and its Borders, a cura di G. Leo (Editor)


Writings by: J. Altounian, P. Fonagy, G.O. Gabbard, J.S. Grotstein, R.D. Hinshelwood, J.P. Jimenez, O.F. Kernberg,  S. Resnik.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Borders of Psychoanalysis

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 348

ISBN: 978-88-974790-2-4

Prezzo/Price: € 19,00

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AA.VV., "Psicoanalisi e luoghi della negazione", a cura di A. Cusin e G. Leo
Psicoanalisi e luoghi della negazione

Writings by:J. Altounian, S. Amati Sas, M.  e M. Avakian, W.  A. Cusin,  N. Janigro, G. Leo, B. E. Litowitz, S. Resnik, A. Sabatini  Scalmati,  G.  Schneider,  M. Šebek, F. Sironi, L. Tarantini.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Id-entità mediterranee

Anno/Year: 2011 

Pagine/Pages: 400

ISBN: 978-88-903710-4-2

Prezzo/Price: € 38,00

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"The Voyage Out" by Virginia Woolf 

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-97479-01-7

Anno/Year: 2011 

Pages: 672

Prezzo/Price: € 25,00

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"Psicologia dell'antisemitismo" di Imre Hermann

Author:Imre Hermann

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero 

ISBN: 978-88-903710-3-5

Anno/Year: 2011

Pages: 158

Prezzo/Price: € 18,00

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"Id-entità mediterranee. Psicoanalisi e luoghi della memoria" a cura di Giuseppe Leo (editor)

Writings by: J. Altounian, S. Amati Sas, M. Avakian, W. Bohleber, M. Breccia, A. Coen, A. Cusin, G. Dana, J. Deutsch, S. Fizzarotti Selvaggi, Y. Gampel, H. Halberstadt-Freud, N. Janigro, R. Kaës, G. Leo, M. Maisetti, F. Mazzei, M. Ritter, C. Trono, S. Varvin e H.-J. Wirth

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-903710-2-8

Anno/Year: 2010

Pages: 520

Prezzo/Price: € 41,00

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"Vite soffiate. I vinti della psicoanalisi" di Giuseppe Leo 

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Edizione: 2a

ISBN: 978-88-903710-5-9

Anno/Year: 2011

Prezzo/Price: € 34,00

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OTHER BOOKS

"La Psicoanalisi e i suoi confini" edited by Giuseppe Leo

Writings by: J. Altounian, P. Fonagy, G.O. Gabbard, J.S. Grotstein, R.D. Hinshelwood, J.P. Jiménez, O.F. Kernberg, S. Resnik

Editore/Publisher: Astrolabio Ubaldini

ISBN: 978-88-340155-7-5

Anno/Year: 2009

Pages: 224

Prezzo/Price: € 20,00

 

"La Psicoanalisi. Intrecci Paesaggi Confini" 

Edited by S. Fizzarotti Selvaggi, G.Leo.

Writings by: Salomon Resnik, Mauro Mancia, Andreas Giannakoulas, Mario Rossi Monti, Santa Fizzarotti Selvaggi, Giuseppe Leo.

Publisher: Schena Editore

ISBN 88-8229-567-2

Price: € 15,00

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Vorrei iniziare questa recensione con una breve vignetta clinica: alcune battute  di una consultazione con Marta, di 14 anni. I suoi genitori sono separati, la madre ha abbandonato il tetto coniugale sette anni fa per andare a vivere con un altro uomo. Il padre, dopo questo abbandono, ha convissuto con una compagna che ha stabilito un rapporto conflittuale con Marta. Il suo rapporto col cibo è anomalo: non mangia ai pasti principali, e rifiuta la carne, così che nei momenti in cui ha  appetito ricorre a chips e spuntini vari. La zia è venuta (qualche giorno prima della consultazione con Marta) a chiedere aiuto a motivo di ‘gesti’ che avrebbe fatto la ragazza. Un giorno il suo amichetto finì in ospedale in seguito ad un incidente con lo scooter, e Marta, recatasi a trovarlo in ospedale,  non fece ritorno a casa ma stette lì tutto il giorno senza avvisare i suoi. Al suo rientro a casa, dopo i rimproveri della zia, si rinchiuse in bagno e si inflisse varie ferite superficiali all’avambraccio con una lametta. Alla consultazione Marta dice di sentirsi isolata, anche con l’amichetto si è lasciata: lui si è messo con una sua amica. Dice di non avere stima di sé, di non riuscire ad andare bene a scuola (mentre il fratello lavora ed è brillante anche a scuola), dice di non riuscire a dormire. Non menziona spontaneamente il gesto autolesivo. In generale ha un atteggiamento rinunciatario: <<tanto è così, tanto non ci si può far niente>> e a metà colloquio alza un po’ il braccio (fa parlare il corpo) e riesco a vedere le cicatrici lineari all’avambraccio. Dice che non è niente e, quando faccio finta di non sapere, chiedendole se sia caduta o sia stata graffiata da un gatto, la ragazza fa uscire dalle sue labbra dei sì poco convincenti. Ma di fronte ai dubbi che io le esterno circa la vera natura di quei graffi, lei dice di esserseli procurati lei stessa <<perché almeno il dolore fisico fa sentire meno male dentro>>. In generale colpisce il tono rinunciatario e passivo da un lato, che si combina  con progetti in cui lei ha un ruolo attivo (<<Tanto tra poco me ne vado di casa>>) ma in un modo estremamente ambivalente (<<tanto o sto in casa o fuori che cosa cambia?>>). Colpisce la sua adesione al ‘dictat’ paterno senza opporre alcunché, nessuna sua ragione a mantenere i suoi orari e nessuna controproposta. Non emerge una proiezione verso un futuro pieno di promesse di autorealizzazione: il padre vuole che diventi ragioniera per lavorare con lui. <<E io non sono brava a scuola!>>  dice. E aggiunge <<Soffro troppo dentro!>>.

Pierre Male (1982) parlava di "morosité" nel caratterizzare certi quadri depressivi adolescenziali: il sentimento di vuoto, il rifiuto di investire il mondo, frasi tipo “non c’è nulla che serva a qualcosa, ogni sforzo è vano”, la mancanza di inibizione e di sentimenti di  colpa si accompagnano al mantenimento di un funzionamento ‘normale’ con facili  passaggi all’atto.

 

Occuparsi dei quadri psicopatologici di passaggio tra l'adolescenza e l'età giovanile significa non solo fare i conti con una clinica del vuoto, come quello che ci viene in mente colloquiando con Marta, una clinica in cui i sintomi non si manifestano già preformati in sindromi codificate, ma con la dimensione evolutiva della psichiatria. La psichiatria evolutiva continuerà ad essere trascurata finché psichiatria dell'adolescenza e psichiatria dell'età adulta continueranno ad essere innaturalmente tra loro dissociate. Una, la psichiatria dell'adolescenza deve occuparsi quotidianamente dell'incerto confine tra funzioni psicologiche in fieri e disfunzioni psicopatologiche mai date per scontato, l'altra la psichiatria degli adulti (in particolare dei giovani adulti) in cui oramai diamo per scontato un po' troppo che quei sintomi, di cui spesso non ci poniamo il significato in termini evolutivi, hanno raggiunto una loro stabilità morfologica, come se fossero catene montuose oramai definitivamente strutturate (e forse invalicabili). Ma le catene montuose ce l'abbiamo nella nostra mente.

Una psichiatria evolutiva, facendoci cogliere le transizioni tra le configurazioni sintomatologiche, ci aiuta anche a concepire che la psichiatria è una anziché due. E' solo una questione di metodo se le "due" psichiatrie lavorano in modo così diverso.

 

MODIFICAZIONI STRUTTURALI CEREBRALI IN ADOLESCENZA E PLASTICITA'

La dimensione evolutiva della psichiatria oggi ha delle solide basi di prove ("evidence based"), non solo sulla base degli studi epidemiologici e clinici, ma anche sulla base delle neuroscienze dello sviluppo. L'idea che anche il cervello adulto è plastico fino a venti anni fa avrebbe fatto sorridere, ma oggi non più. In questa recensione passerò in rassegna alcuni dei libri che nell'ultimo anno sono usciti in Italia con lo scopo di far luce, in un ambito divulgativo, sulle particolarità del cervello adolescente e della sua plasticità, cercando di stabilire un ponte tra acquisizioni neuroscientifiche e le modificazioni psicologiche cui va incontro la personalità dell'adolescente. Parleremo dapprima di due libri abbastanza simili, anche nel titolo: il primo più divulgativo, "Il cervello degli adolescenti" di Frances E. Jensen (Mondadori, 2015), il secondo, "Il cervello adolescente. L'età delle opportunità" di Laurence Steinberg (Codice, 2015). Neurologa la prima, psicologo il secondo affrontano un progetto simile: grazie al nuovo paradigma della plasticità cerebrale in adolescenza, aiutare non solo glli "addetti ai lavori" (medici, terapeuti, educatori, assistenti sociali, insegnanti) ma anche i genitori a vedere nell'adolescenza e nella prima età adulta un periodo non solo di sconvolgimenti e di vulnerabilità, ma anche di un predisposizione irripetibile a utilizzare le esperienze e la creatività per la costruzione dell'identità. Anche un terzo libro, "La mente adolescente" di Daniel J. Siegel (Cortina, 2014) ha un analogo intento programmatico, ma in questo l'autore addirittura fornisce un vero e proprio manuale di esercizi di 'mindfulness' (o di 'mindsight' secondo il neologismo da lui coniato), rivolgendosi, anziché solo a lettori adulti, direttamente agli adolescenti. Gli esercizi suggeriti comprendono: come "esplorare e trasformare il mare interiore", come "essere presenti a ciò che accade nel momento in cui accade", come "realizzare l'integrazione della coscienza con la ruota della consapevolezza", come "comprendere l'influsso dei modelli di attaccamento sul nostro presente", fino ad affrontare temi come la "riflessione, integrazione, origini dell'empatia" o invitare il giovane lettore a scoprire "il nostro contributo alla qualità delle relazioni".

Ma vediamo quali sono queste recenti acquisizioni neuroscientifiche sulla plasticità cerebrale in adolescenza. Come scrivevano Gianluigi Monniello e Lauro Quadrana in un bel libro del 2010, "Neuroscienze e mente adolescente", uno dei rari libri mai usciti in italiano che riescano a creare un dialogo tra neuroscienze e psicoterapia dell'età adolescenziale, <<uno dei principali dogmi delle neuroscienze è stato scosso non più tardi di qualche anno fa da resoconti secondo cui il cervello adulto, che in questo caso include anche quello degli adolescenti, continua a produrre un flusso regolare di nuovi neuroni, per lo meno nell'ippocampo (...)>>(Monniello, Quadrana, 2010, p.32). Gledd (1999) ha messo in evidenza che in adolescenza  si ha un processo di crescita cerebrale <<continuativa in numerose aree cruciali della corteccia cerebrale degli adolescenti, tra cui i lobi parietali, regioni associate con il ragionamento logico e spaziale, e i lobi temporali, collegati al linguaggio>>(Monniello, Quadrana, 2010, p.29). (...) I lobi frontali continuano a svilupparsi e <<il loro sviluppo raggiunge il picco massimo più o meno all'età di 11 anni per le ragazze e  12 per i ragazzi>>(ibidem). Dopo aver raggiunto dimensioni superiori a quelle del cervello adulto, la sostanza grigia comincia a ridursi: le dimensioni definitive dei lobi frontali si acquisiscono solo dopo il ventesimo anno di età. La crescita cerebrale quindi comporta un'iniziale sovrapproduzione di connessioni neuronali ed un successivo sfoltimento ("pruning") di esse: ciò significa che <<l'adolescenza è un "periodo critico", in cui l'ambiente o le attività del ragazzo possono "trasformare" lo schema di crescita cerebrale>>(Monniello e Quadrana, 2010, p.30). In particolare questo "sfrondamento" di ramificazioni sinaptiche avrebbe a che fare con <<l'armonizzazione di importanti funzioni cerebrali, fra cui il controllo dei meccanismi di inibizione e la memoria di lavoro, cioè la capacità di ricordare a memoria alcune informazioni, quando ce ne sono troppe in conflitto fra di loro>>(Monniello, Quadrana, 2010, p.31).

Altre ricerche importanti riguardano la capacità di autoregolazione affettiva: <<La capacità di autoregolazione è forse il fattore che da solo contribuisce più di ogni altro al rendimento, alla salute mentale e al successo sociale>>(L. Steinberg, "Il cervello adolescente", 2014, ed.it.2015). Esiste una asincronia, una finestra temporale tra l'attivazione dei circuiti cerebrali che risvegliano emozioni e impulsi (sotto il controllo dell'amigdala, mia aggiunta) e la maturazione di quelli che ci consentono invece di arginare questi sentimenti e pulsioni (corteccia prefrontale, in particolare orbito-frontale destra).

Infine le ricerche sulla mentalizzazione: la regione dorsomediale frontale, deputata a pensare i propri pensieri, raggiunge il pieno sviluppo in tarda adolescenza, pertanto le possibilità di assumere il punto di vista altrui, di comprenderne le intenzioni, migliorano e si accrescono durante l'adolescenza (Gallagher, Frith, 2003; Sowell et al., 1999; Casey et al., 2000).

Se i compiti psicologici dell'adolescenza sono :

- differenziarsi dagli oggetti primari

- stabilire un'identità e nuove connessioni col gruppo dei pari;

- creare e costruire nuovi legami

in termini di funzioni psicologiche più specifiche dobbiamo evocare l'affinarsi della capacità di mentalizzazione, che è la capacità di riconoscere che l'altro ha una mente differente dalla nostra (teoria della mente) e che i suoi contenuti sono stati mentali come pensieri, affetti, credenze, motivazioni  e non "cose" (Fonagy, Target, 1997, "Attachment and reflective function"). <<Oltre alle trasformazioni corporee e del proprio mondo interno, il Sé adolescente si trova, dal punto di vista della mentalizzazione, a gestire ed utilizzare il funzionamento, sempre più raffinato e potente, delle aree frontali e prefrontali evolutivamente deputate, come luogo e come funzioni, all'integrazione delle esperienze che provengono dal mondo interno e da quello esterno; (...) Questo permette al Sé nuove esperienze introspettive, di viaggiare nel passato e di programmare la propria continuità e coerenza nel futuro; gli consente di acquisire una teoria della mente più stabile e il senso della propria posizione nella mente deell'altro, incontrato di volta in volta, o nel proprio mondo interno o all'esterno in esperienze sociali e culturali nuove>>(Monniello, Quadrana, 2010, p.74).

Ma quali conseguenze ha questa rivoluzione copernicana della plasticità del cervello degli adolescenti, ma anche dei giovani adulti sul lavoro di chi si occupa della loro salute e benessere?

Se fino a venti anni fa si concepiva solo il periodo 0-3 come quello della plasticità cerebrale e tutta una serie di interventi educativi (si veda "Nati per Leggere") e a livello politico (programmi di diffusione della scolarizzazione sempre più precoce) si sono imposti  affinché in quella fascia di età si concentrino quante più esperienze strutturanti per l'individuo in crescita, oggi l'acquisizione della plasticità, ugualmente importante quantitativamente ma che qualitativamente interessa altre aree cerebrali in adolescenza e nei giovani adulti  (dato che essa perdura ben oltre il compimento dei 18 anni) ci deve imporre ugualmente a livello politico (nella progettazione dei servizi), a livello degli atteggiamenti educativi (in famiglia, a scuola) e a livello terapeutico una autentica rivoluzione copernicana. A livello politico quella innaturale dissociazione tra le due psichiatrie, che avevamo intuito sul piano psicologico, ora con il supporto delle neuroscienze (voglio essere ottimista) è destinata a cadere. L'allungamento dell'adolescenza (voglio essere ancora più ottimista, rasentando il delirio), come scrive Steinberg (2014) può non essere di per sé un male: infatti, accedendo più tardi alla dimensione adulta (lavoro, famiglia propri) quella finestra, quella asincronia tra il risveglio pulsionale e l'affinamento delle capacità di autoregolazione si allarga, dando più tempo agli adolescenti, ma anche a noi genitori, educatori e terapeuti di proporre loro esperienze capaci di stimolare l'autoregolazione affettiva e la mentalizzazione.

In conclusione, concludendo con le parole di Steinberg (2014), in quanto seconda e ultima fase di plasticità mentale accentuata, forse l'adolescenza è anche l'ultima vera occasione per indirizzare i giovani ad un percorso sano e per poter sperare che i provvedimenti intrapresi producano frutti concreti e durevoli (ibidem, pp.25-26).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
   

 

 

 

   
 
 

 

 

 

 

 

 

         

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
   
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
   
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

Responsabile Editoriale : Giuseppe Leo

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