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Jim Morrison: mito, fenomeno commerciale, simbolo culturale, icona sessuale, idolo delle folle, leader, cantante, poeta...

& The

Doors

 

Mito, fenomeno commerciale, simbolo culturale, icona sessuale, idolo delle folle, leader, cantante, poeta... 

Jim Morrison è stato tutto questo ed altro ancora se - superando gli abissi temporali della sua scomparsa - le sue canzoni, i suoi testi e la sua immagine continuano ad evocare pulsioni ed entusiasmi forti e a suscitare perplessità ed interrogativi insoluti. 

Chi era Jim Morrison?

Un esponente della Beat Generation travolto da un successo precoce? Una star condotta dai propri eccessi ad una fine scontata? Uno spirito inquieto che ha spinto l'ansia di sapere al di là di ogni ragionevole limite? Tutto questo ed altro ancora. 

 

Cantava la disperazione esistenziale. Cantava di amore e di morte, di sesso e rivolta, di incesto e follia, di aborto e prigione, di droghe, di sentimenti, di sensazioni. 

Cantava della conoscenza. Cantava in una sensuale incarnazione del dolore primordiale. 

La paura, la tristezza, la solitudine, lo stupore di un vivere sconosciuto ed inconoscibile gli appartenevano e gli erano ambigui compagni. Portò all'estremo limite l'insofferenza di una generazione arrabbiata e dolente. 

 

Vai alla pagina del sito AL9000 dedicata allo scrittore Jack KerouakJim fu, sulle orme dello scrittore statunitense  Jack Kerouac,  un precursore della rivoluzione culturale del ‘68 ed un epigono di quella controcultura della ricerca inquieta e tormentata di una nuova ragione del mondo, di cui sarebbe diventato uno dei simboli.  Interprete della dolorosa denuncia della condizione umana, il suo era un messaggio di trasgressione come mezzo di conoscenza.

È stato idolo e mito, eroe e simbolo. La sua poesia, le sue metafore, le sue trasgressioni, i suoi eccessi, il suo carisma sono rimasti nella leggenda, cristallizzati dalla sua morte. 

 

Era il Re Lucertola, lo Sciamano.

Era il leader dei Doors.

Era Jim Morrison.

 

L'infanzia di Jim Morrison fu contrassegnata dall'estrema mobilità della sua famiglia. 

Il padre Steve, ufficiale in carriera della marina militare (diventerà poi ammiraglio) era, infatti, costretto dalle esigenze di servizio a frequenti trasferimenti. Da Melbourne, in Florida, dove James Douglas Morrison era nato l'8 dicembre 1943, a Clearwater, sul golfo del Messico, dove visse per tre anni con la madre Clara presso i nonni paterni; da Washington ad Albuquerque; da Los Altos ancora a Washington, poi a Claremont, nuovamente ad Albuquerque e ad Alameda ed ancora ad Alexandria, in Virginia. 

 

Jim Morrison al liceoBen prima di finire il liceo Jim aveva maturato un senso di sradicamento da ogni luogo, che lo accompagnerà per tutta la sua breve vita, ed una personalità insofferente alla disciplina - onnipresente in casa Morrison - e agli schemi precostituiti tipici della società borghese degli anni ‘50 e ‘60. 

 

La prima infanzia di Jim si svolse comunque secondo canoni consueti, con la nascita della sorella Anne e del fratello Andy ed una vita sostanzialmente tranquilla. Fece eccezione un episodio al quale la famiglia non attribuì un peso eccessivo, ma che Morrison avrebbe da adulto raccontato con grande emotività, assegnandole reconditi significati. Quando Jim aveva cinque anni, durante un viaggio in automobile la famiglia Morrison si imbatté in un atroce incidente: un camion pieno di indiani Pueblo era stato investito da un altro veicolo e gli indiani giacevano nel sangue, feriti a morte, mentre i sopravvissuti piangevano e si lamentavano. Jim rimase molto turbato da questo episodio, da questo suo primo impatto con la morte, e scoppiò in un pianto irrefrenabile e disperato. 

Da adulto raccontò l’episodio ad amici e giornalisti, sostenendo di aver sentito, allontanandosi dal luogo dell'incidente, l'anima di un indiano, di uno sciamano, entrare nel suo corpo. 

Il mito dello sciamano-Morrison ebbe questa origine e trovò buon gioco nell'America dei tardi anni ‘60 che cominciava, sull'ondata della cultura hippie, a crearsi rimorsi per le colpe storiche nei confronti del popolo indiano.

 

L'insolita personalità di Jim cominciò a delinearsi prima dei dieci anni. A quell'età era già in grado di esercitare il proprio fascino sugli interlocutori, nonostante spesso in lui prendesse il sopravvento una vena di ribellione aggressiva ed insofferenza verso le regole che tuttavia non gli impediva di conseguire brillanti risultati scolastici. 

Jim iniziò le scuole superiori nel 1957, ad Alameda. Durante il periodo trascorso in quella città, si definirono sempre più chiaramente i suoi gusti, le sue tendenze ed i suoi atteggiamenti. Se da un lato cresceva in lui un vorace bisogno di letture, contemporaneamente si andava precisando il suo anticonformismo che lo poneva in stato di perenne conflittualità e disarmonia con la famiglia e con il resto del mondo. 

Risale a quegli anni la trasandatezza nel vestire che Jim non avrebbe più abbandonato, incoraggiato dall'unico coetaneo con cui era riuscito a creare un legame di amicizia e complicità, Fud Ford.

Con Fud le trasgressioni cominciarono ad essere più concrete: le prime sbronze, scherzi pesanti a scuola, il primo fermo di polizia; le prime ricerche sessuali (più teoriche che pratiche), sconfinanti spesso nello scatologico o nella pornografia con disegni, fumetti ed elucubrazioni scritte sulla masturbazione e sul sesso in generale. 

Vai alla pagina del sito AL9000 dedicata ad Allen GinsbergFud è stato anche il compagno delle prime escursioni a San Francisco, nelle librerie alternative dove, profondamente influenzato dal romanzo di Kerouac "On the Road (Sulla Strada)", Jim divorava le poesie e gli scritti dei vati della Beat Generation (Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti, Allen Ginsberg), ampliando la sua ricerca alle radici della nascente cultura alternativa fino a Charles Baudelaire, Paul Verlaine ed al "poeta veggente" Arthur Rimbaud.

I crescenti, vasti interessi culturali di Jim si ampliarono e precisarono ulteriormente nei successivi anni di liceo, alla George Washington High School, istituto elitario dov'era stato iscritto dopo il trasferimento ad Alexandria. Questi anni lo videro diventare un lettore sempre più accanito, creando le basi di quella cultura multiforme che costituirà il substrato dal quale avrebbero avuto origine i suoi versi e le sue canzoni. 

Da Nietzsche a Joice, da Cocteau a Balzac, da Plutarco a Camus, Jim assorbiva, elaborava e sconcertava compagni ed insegnanti sia per la vastità dei suoi interessi che per le intemperanze del suo comportamento, sempre più teso a scandalizzare i borghesi sulle orme dei poeti maledetti.

 

Non per questo, però, si impegnava particolarmente negli studi: riuscì a conseguire buoni risultati senza grossi sforzi (il suo quoziente di intelligenza era risultato altissimo) e preferì seguire il filone della sua personale ricerca, tra una bravata e l'altra di cui spesso faceva le spese la sua prima ragazza, Tandy Martin.

Jim aveva maturato la profonda consapevolezza della necessità di una vita al di fuori degli schemi quale terreno indispensabile per la dimensione poetica. 

Genio e sregolatezza erano i suoi traguardi; scrivere, il suo progetto di vita.

 

Dopo aver sconvolto i genitori rifiutando di presentarsi alla cerimonia di consegna dei diplomi, Jim si iscrisse al St. Petersburg Junior College di Clearwater. Venne affidato ai nonni paterni, i quali però rimasero ben presto amareggiati dal comportamento provocatorio del nipote: capelli lunghi, scarsa igiene personale, sbronze, stranezze di ogni genere.

Il periodo di St. Petersburg venne vissuto da Morrison con malcelata insofferenza. Unico svago era l'assidua frequentazione della Renaissance Gallery and Coffehouse, un centro sociale di fama equivoca gestito da un omosessaule, Allen Rhodes.

Ottenuto il diploma al St. Petersburg, Jim si iscrisse alla Florida State University di Tallahassee, mentre la sua famiglia si trasferiva a San Diego.

Scelse di condividere una casa con altri cinque studenti, i quali divennero le vittime designate delle sue stranezze e del suo esibizionismo fin quando non lo invitarono a traslocare, cosa che Jim eseguì con buona grazia. Senza protestare, si trasferì - dopo un breve soggiorno in una roulotte - in una cadente quanto equivoca pensione che riteneva si conformasse alla sua immagine. 

 

I corsi che Jim scelse di seguire per la sua specializzazione in arte drammatica erano tutti di notevole spessore culturale. Approfondì, in una sua relazione, l'ambiente cupo in cui si era sviluppata la personalità artistica di Hieronymus Bosch, il pittore fiammingo dagli inquietanti ed indecifrabili dipinti, conquistandosi l'imperitura stima del professore di storia. Fu invece lo studio della psicologia di massa e l'approfondimento delle teorie freudiane che ispirò a Morrison l'elaborazione di una teoria secondo cui si sarebbero potute curare le nevrosi delle folle tramite l'atto sessuale, liberandone gli istinti repressi. 

Jim avrebbe, nel corso della sua carriera di cantante, ripreso e rielaborato le sue teorie producendosi, sul palcoscenico, in performances in cui il richiamo sessuale era esplicito e gridato anche se, probabilmente, non terapeutico come avrebbe voluto.

 

Complessivamente il tempo trascorso da Jim all'Università di Tallahassee lasciò un ricordo forte, in tutto l'ambiente del campus, di un intelletto vivace e di una personalità insolita. 

In questo periodo uno dei passatempi preferiti di Jim era l'autostop, finalizzato anche all'osservazione critica della varia umanità in cui si imbatteva durante le sue scorribande insieme con il compagno di corso Bryan Gates, o da solo, quando andavo a trovare a Clearwater l'amica Mary Webelow, con la quale si poneva su un piano di superiorità intellettuale, approfittando della dolcezza del suo carattere. 

Altro passatempo di Jim era la sperimentazione dell'alcool, con l'esagerazione e gli eccessi che gli erano propri. In una notte di ubriachezza e di intemperanza si mise nei guai con la polizia e ne uscì senza conseguenza solo grazie all'intervento di uno dei suoi professori. 

Jim e l'amico Bryan occuparono la pausa estiva percorrendo le tappe descritte da Kerouac, in una marcia “on the road" che li vide attraversare l’Alabama, sostare a New Orleans, passare dal Texas orientale e dal Messico fino a Coronado, nuova dimora dei genitori di Jim, i quali mal sopportarono l'ingombrante presenza dei due amici e delle loro abitudini nottambule e disordinate. 

 

Dopo un brevissimo preludio a Los Angeles, Jim fu rispedito in Florida, dove si iscrisse a corsi imperniati sulla storia del teatro e la scenografia. Si stava infatti costruendo le basi per il trasferimento all'UCLA (University of California - Los Angeles), progetto lungamente osteggiato dalla famiglia. 

Jim Morrison con il padre Steve sul ponte della Bon Homme Richard, l'8 gennaio 1964Fu solo dopo la visita natalizia allla famiglia e grazie ad una giornata (vestiti impeccabili, capelli corti) trascorsa sulla portaerei Bon Homme Richard di cui il padre era capitano, che Jim riuscì ad ottenere l’agognato assenso ed il denaro per trasferirsi all'UCLA.

 

 

 

 

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