Scenografia
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LA SCENOGRAFIA

ELEMENTI E TECNICHE

Con il nome di scenografia si intende il complesso delle costruzioni necessarie per la realizzazione del film. La scenografia cinematografica è la tecnica e l’arte di creare gli ambienti nei quali devono svolgersi le azioni, oggetto della ripresa. Studia gli accorgimenti riguardanti le Macchine, le luci e l’arredamento delle scene in funzione della realizzazione del film tenendo conto dei materiali da usare, delle vernici, della resa dei colori e degli effetti derivanti dall’illuminazione. Da qui ne deriva che risulta evidente che la scenografia influisce in modo notevole sull’esito finale del film. L’ambientazione di un programma a soggetto costituisce elemento essenziale e parte integrante della stessa vicenda. L’allestimento scenico richiede quindi appropriate valutazioni e realizzazioni; eventuali difetti possono alterare o addirittura ostacolare i contenuti da trasmettere. A seconda delle esigenze di sceneggiatura, l’allestimento si può attenere a tre fondamentali linee: può essere una rigorosa ricostruzione ambientale; una libera costruzione ispirata ad un’idea conduttrice, per esempio in uno spettacolo; oppure una semplice struttura funzionale. L’allestimento scenico si compone di quattro fondamentali elementi: il pavimento, i fondali, le scene e gli arredi.

Il pavimento dello studio deve essre liscio per facilitare gli spostamenti delle camere o della MdP, ma non lucido per non generare riflessi di luce. Per quanto riguarda le tinte, è bene evitare i colori scuri, che sono sporchevoli e rivelano con evidenza le impronte delle scarpe e delle ruote dei carrelli, orientandosi invece verso tonalità medie. Moquette e tappeti, che rappresentano un valido elemento decorativo ma intralciano i movimenti della MdP, possono essere usati solo su aree delimitate. Vengono spesso impiegati come elemento riempitivo e di stacco su zone di pavimento, che per esigenze di riprese appaiono in primo piano. Infine la struttura a dislivelli, articolata in altezza tramite pedane, che attribuisce al pavimento ricchezza espositiva, viene usata soprattutto nei generi dello spettacolo.

I fondali sono ampie superfici di varia costituzione (stoffa, velo, carta etc.) neutre o decorate che, ricoprendo una o più pareti, provvedono a creare una generale ambientazione del film. In televisione, negli studi di dimensioni piccole o medio piccole, adatti per interviste, conversazioni, lezioni, il fondale viene spesso realizzato con un drappeggio che simula la tenda di una generica stanza. Negli studi di dimensioni più grandi, i fondali, escludendo quelli legati a precise ambientazioni sceniche, sono essenzialmente di tre tipi: il cyclorama, il limbo e i pannelli.

Il cyclorama è un ampio telone in stoffa di varia consistenza, disposto su due o tre lati dello studio e sostenuto da apposite guide che agisce da generico sfondo. E’ per lo più in tinta unita, ma anche a decorazioni realistiche o creative.
Il limbo più che uno sfondo è un’ambientazione globale comprendente pavimento e sfondo raccordati con continuità. Genera una sensazione indefinita, quasi aerea e sospesa e si presta particolarmente all’effetto chroma-key per varie ambientazioni.
I pannelli sono delle strutture in legno oppure in stoffa o carta su intelaiatura metallica. Poggiano su base fissa o a rotelle e si prestano a molteplici impieghi. Se realizzati in velo o in carta traslucida si prestano ad ambientazioni per retroproiezione con fondigrafi.

 

Le scene

Le scene sono delle apposite strutture che provvedono a simulare varie ambientazioni, sia interne che esterne, spesso integrandosi con i fondali. La loro struttura costruttiva e le loro modalità di impiego sono di principale derivazione dalla scenotecnica teatrale. Gli elementi modulari di base sono due: le spallette e gli spezzati.

Le spallette sono dei piani di legno compensato, irrobustiti da strutture portanti in misura standard e dotati di sistemi di incastro per il montaggio.
Gli spezzati sono delle unità di scena complete, porte, finestre, cancelli, anch’essi in misure standard e integrabili con le spallete.

La scena una volta costruita viene dipinta, tappezzata o anche intonacata, acquistando l’aspetto definitivo.

Gli arredi, mobili, soprammobili, quadri, piante, provvedono a completare l’allestimento scenico. Possono svolgere tanto un ruolo decorativo in stretta connessione con le scene, oppure avere solo funzione pratica. Oltre ad essere scelti e stabiliti già in fase di sceneggiatura, essi devono soprattutto presentare una giusta dimensione ed essere correttamente collocati nell’ambito dell’inquadratura.