Consigli per le riprese
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CONSIGLI PER LE RIPRESE

Decalogo del videoreporter

  1. La prima raccomandazione basilare è conoscere la propria videocamera, conoscerne i limiti e le prestazioni, ma soprattutto come funziona. La conoscenza di questi principi base può essere facilmente appresa esaminando con attenzione il manuale d’uso del proprio camcorder, corredato per altro da numerose illustrazioni al riguardo. Una cosa importantissima da imparare è come impugnare correttamente la videocamera, al fine di evitare di imprimerle tremolii o movimenti incontrollati, anche durante l’azionamento di vari comandi. Nel manuale d’istruzione è sicuramente ben illustrato il modo migliore per tenere il camcorder. Il modo ovviamente si differenzia a secondo dei tipi, ma non è detto che bisogna attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal costruttore in quanto, essendo un po’ soggettivo, spesso riesce più comodo adottare altre soluzioni in quanto più congeniali alle esigenze personali. La regola elementare da tener presente è che l’apparecchiatura utilizzata per le riprese, che sia essa una videocamera palmare o una telecamera, deve fare corpo unico con il viso dell’operatore e questo con il tronco del corpo che a sua volta dovrà essere ben saldo sulle gambe. Queste ultime per una migliore stabilità dovranno essere leggermente divaricate. Questa regola va rispettata anche quando sarà necessario abbassarsi o ruotare il busto per effettuare una panoramica. Questo è il primo presupposto per ottenere buone riprese.
  2. Prima di iniziare una ripresa, anche se le videocamere sono dotate di un dispositivo automatico, è sempre consigliabile effettuare il bilanciamento manuale del bianco in modo da poter ottenere una migliore fedeltà nella registrazione dei colori in quanto la telecamera è influenzata dai vari tipi di luce presenti sulla scena. Infatti, l’automatismo della telecamera analizza la qualità della luce che viene catturata tramite l’obiettivo, ne misura la componente bianca e la confronta con un valore di riferimento traendone le indicazioni per selezionare la giusta colorimetria. Ricordate che il bilanciamento del bianco andrà fatto ogni qualvolta si cambia la scena da riprendere in quanto, come avete avuto modo di osservare, alle diverse ore del giorno corrispondono diverse sfumature di colore della luce. Qualora facciate uso dei tasti "INDOOR" (per luce artificiale da interni) oppure "OUTDOOR" (per luce naturale in esterno) rammentate di controllare sempre la posizione del selettore, soprattutto quando dopo aver effettuato delle riprese in interni deciderete di effettuarne altre in esterni o viceversa. In tal modo eviterete di ottenere immagini con dominanti di colore indesiderate. Un rischio che non sussiste se si lavora in modalità automatica
  3. Anche se la videocamera è dotata di un sistema alquanto sofisticato di messa a fuoco automatica è sempre consigliabile utilizzare la modalità manuale in quanto oltre ad offrire migliori risultati consente un maggiore controllo sulla composizione emotiva ed estetica dell’inquadratura. Quindi mettete a fuoco con calma e ricordatevi che una focale lunga (cioè la posizione TELE) richiede una maggiore precisione nella regolazione del fuoco, mentre una posizione grandangolare dello zoom richiede una regolazione meno rigorosa poichè il soggetto, in ragione della profondità di campo, sarà quasi sempre a fuoco. Qualora si decida di utilizzare l’escursione zoom durante le riprese è consigliabile mettere sempre a fuoco in posizione tele, sia perchè risulta più facile e preciso, sia perché in tal modo si avrà la sicurezza di avere immagini sempre nitide in tutto l’arco delle focali.
  4. L’esposizione, così come la messa a fuoco, viene regolata da un dispositivo automatico. A tal proposito è bene sapere che l’eccesso o la mancanza di illuminazione sono deleteri per una telecamera. Infatti quando la luce è eccessiva essa "spara" i toni chiari trasformandoli in non ben definite aree luminose, effetto sicuramente molto fastidioso. Al contrario la poca luce fa perdere i mezzi toni e le ombre. In tali circostanze e’ preferibile effettuare la regolazione del diaframma in modo manuale agendo sul potenziometro denominato IRIS, se presente sulla videocamera. Ricordate quindi di analizzare sempre la luce presente in ogni inquadratura allo scopo di scegliere la soluzione migliore e più consona agli intenti narrativi.
  5. Inquadrate con calma facendo in modo che il soggetto sia presentato nel modo migliore rispetto al contenuto della scena e dal modo con cui desiderate raffigurarlo. Quando effettuate una ripresa dovete cercare di comporre le immagini in modo da trasmettere allo spettatore la sensazione di trovarsi effettivamente immerso nella situazione che sta guardando. Durante le riprese cercate di evitare al massimo l’utilizzo dello zoom se non per casi estremi. Infatti è preferibile avvicinarsi al soggetto o utilizzare delle riprese su più piani o campi. Prima di iniziare la registrazione ricordate che, come norma, una ripresa non dovrebbe superare i 10 secondi, anche se in alcuni casi è possibile elevare tale limite, ma solo se vedete che l’azione che state riprendendo si sta sviluppando in modo interessante. Ricordate che quando si sta filmando si perde la cognizione del tempo; per questo imparate a contare mentalmente allo scopo di evitare di registrare scene troppo brevi o troppo lunghe, in quanto entrambe possono infastidire o innervosire lo spettatore perché non avrà modo di capire il contenuto della scena. Occhio, inoltre, all’aria dell’inquadratura, cioè a quegli spazi vuoti che circondano il soggetto, in quanto è importante saperli calibrare per non squilibrare l’immagine. Come regola generale bisogna ricordare che nel caso di un primo piano del volto di un soggetto, questi deve essere posizionato al centro dell’asse verticale dell’inquadratura, ma leggermente disassato rispetto a quello orizzontale e che maggiore deve essere l’aria nella direzione dello sguardo del soggetto rispetto a quella lasciata alle sue spalle.
  6. In fase di ripresa il movimento che riesce più naturale e spontaneo è la panoramica. Soprattutto perché è utilizzata a scopo descrittivo. Per questo la maggior parte dei dilettanti ne abusa e la esegue male. La panoramica può essere orizzontale, verticale, obliqua o mista a seconda del senso del movimento con cui viene fatta. Per effettuare correttamente una panoramica occorre tenere ben salda la videocamera in mano e farla ruotare girando sia il volto che il busto, evitando di ondeggiare durante la rotazione. Per questo motivo si consiglia di stabilire preventivamente i punti di partenza e di arrivo. La panoramica va eseguita seguendo un tracciato immaginario preciso, senza oscillazioni e ondeggiamenti. Il movimento va effettuato in maniera lenta, senza salti, bensì con fluidità, senza interruzioni, ma soprattutto senza ritornare o mutare improvvisamente la linea logica della sua direzione. Per panoramiche perfette si suggerisce l’utilizzo di uno stativo. Ricordate che troppe panoramiche, o panoramiche troppo lunghe tendono a rendere pesante e noioso il filmato rallentando il ritmo stesso del film.
  7. Qualunque sia il tipo di video che intendente realizzare, che sia esso un reportage di un viaggio, una festa tra amici, un matrimonio o un evento sportivo, dovete stabilire precedentemente di quali immagini avete bisogno per raccontare l’evento al fine di evitare di riprendere più volte la stessa situazione o di restare sprovvisti di materiale. Per questo è necessario procedere alla stesura di una scaletta o di uno story board che contenga una traccia di massima delle inquadrature da eseguire, con le relative annotazioni operative.
  8. Controllate sempre che l’attrezzatura sia efficiente e che le batterie di alimentazione non siano scariche. In tal modo eviterete brutte sorprese nel momento culminante dell’azione che state riprendendo.
  9. In caso di utilizzo di riflettori in interni assicuratevi che il soggetto da riprendere non si trovi nelle vicinanze di una finestra o in luoghi illuminati dalla luce del sole proveniente dall’esterno, in quanto le diverse temperature colore provocheranno delle fastidiose dominanti colorimetriche nelle immagini registrate. Per ovviare a questo inconveniente esistono in commercio delle gelatine colorate appositamente studiate per correggere ed uniformare la temperatura colore delle varie sorgenti luminose.
  10. Ricordate, infine, che anche il suono è un componente essenziale del filmato. Per tale motivo, se la vostra videocamera ve lo permette, fate uso di un microfono addizionale unidirezionale in modo da captare e registrare solo i suoni che interessano, scontornando tutti gli altri, in quanto potrebbero risultare alquanto sgraditi e confusionari durante la proiezione.

Ora che avete appreso i principi basilari siete pronti per documentare quello che più desiderate in modo sicuro e con qualche possibilità in più di realizzare ottime riprese.

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