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ITINERARI E PERCORSI TURISTICI

IL PAESE
per avere un'idea della dislocazione all'interno dell'abitato dei vari beni architettonici cliccare sulla cartina.













Iniziamo il nostro itinerario, all'interno della cittadina, dalla Cattedrale dell'Assunta.
Realizzata in epoca normanna, si staglia in cima ad una delle salite del paese, mostrando la sua imponente facciata rinascimentale (da notare il portale secentesco, con architrave e lunetta, e il rosone romanico).
A destra della cattedrale il Palazzo Vescovile; a sinistra il campanile ricostruito nel 1924.
Attraverso le scale, alle spalle della Cattedrale, ci si può inoltrare nel centro storico denominato "Scesciola" , che esibisce le antiche case imbiancate dei contadini del luogo costruite in pietra e tufo, addossate l'una all'altra.
Salendo per via Dante si costeggia l'antico monastero delle Clarisse, oggi Liceo Scientifico.
Si giunge a Piazza Trento e Trieste, in cui si possono ammirare: Palazzo Caputi (a destra) , la chiesa di San Francesco, detta del Purgatorio per la presenza dell'omonima confraternita, e il Palazzo Baronale o Castello, nel quale ha sede il municipio.
Lungo via Roma si passa davanti alla chiesa del Carmine e poco prima di giungere in piazza Bovio si può ammirare da piazza XX settembre la ripida salita dei Cappuccini, il cui nome deriva dall'omonimo convento demolito nel 1968 per far posto al nuovo ospedale.
In piazza Bovio si nota subito l'imponenza del Palazzo Tedeschi, ora ristorante l'Arcangelo, con la colonna di San Michele, poi Palazzo Cristiani e la chiesa dell'Immacolata Concezione.
Proseguendo per via De Gasperi, antica via principale, si costeggia Palazzo Corsi e si giunge all'antica sede del Seggio o Sedile, demolito all'inizio dell'800.
Dalla piazza dedicata a De Deo si accede attraverso una rampa di scale a sinistra alla casa del martire giacobino e proseguendo per un'altra rampa in salita si accede alla chiesa del Conservatorio, già sede delle claustrali Visitandine.
Appena lasciata piazza De Deo, lungo via Dante, si può ammirare un'antica torre campanaria denominata "Orologio Vecchio", attualmente in fase di restauro.
Inoltrandosi nella Scesciola da piazza De Deo, per via Santa Caterina, si giunge alla chiesetta della Madonna di Costantinopoli.
Ritorniamo in piazza Bovio e proseguiamo il nostro cammino per il corso Matteotti, lungo il quale si può ammirare, sebbene la sua vista sia parzialmente nascosta dalle abitazioni circostanti, l'imponente Torre normanna.
Al termine del corso, preceduta da un'ampia scalinata, si erge la chiesa di San Michele.
Proseguendo si giunge alla Villa Comunale, sormontata dal Faro, monumento di origine fascista.
Su via Imbriani vi è la chiesa della Beata Vergine Incoronata.

I DINTORNI
Al di fuori del centro abitato, degne di essere visitate, vi sono la Grotta di San Michele (ai piedi del paese, a nord), la chiesa della Madonna della Croce (a levante), e il santuario della Madonna del Sabato (a ponente, lungo la via che unisce Minervino alla Lucania).
In questa direzione possiamo scorgere il lago alimentato dal torrente Locone e creato dalla diga in terra battuta lunga 1396 metri e alta 67 metri, seconda del genere in Europa.


Ideale per trascorrere ore di serenità, immersi nella silenziosa tranquillità di un ambiente arboreo suggestivo.
Percorrendo la via che collega Minervino a Spinazzola, si può procedere verso il bosco di Acquatetta, il secondo per estensione (1083 ettari) nella provincia di Bari, ricco di conifere, mentre sono molto di meno le roverelle che un tempo ammantavano tutto il territorio, abbattute per far posto a terreno agricolo.


Da visitare soprattutto in autunno, quando riparati dalle fronde degli alberi si può andare alla ricerca di funghi e more, e in primavera per la caccia fotografica di orchidee selvatiche rarissime.
Concludiamo la nostra escursione campestre con il sito "Le Lame", in contrada Santa Lucia, caratterizzato da grotte scavate nel tufo ad opera di pastori, e con i borghi rurali del complesso della "Lamalunga" e di "Coleti Grande e Piccolo", antiche reminiscenze della vita contadina e pastorale di un tempo.