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L'organo secentesco

l'organo secentesco

 

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Nella quinta cappella di sinistra è collocato un organo ligneo barocco, di notevole interesse storico. Non è certa l'origine dello strumento anche se all'interno del somiere principale si legge "ANTONIUS LOTERIUS " nome di un organaro attivo nel comasco verso la fine del '700. 

Secondo una relazione della Fabbriceria (1817), l'organo attuale, della bottega Serassi, giungerebbe dalla chiesa di San Donnino in Como. Dietro il frontalino, si legge la scritta a matita: "Restaurato luglio 1907 da Gaetano Prestinari di Milano". La cantoria, in legno riccamente intagliato, è stata purtroppo rovinata da recenti furti. In ciascuna specchiatura in cui è diviso il parapetto si sussegue una graziosa sequenza di figure in altorilievo di putti musicanti in posizione seduta, alternati ad altre in pose ritmiche e danzanti. La decorazione è arricchita da teste di cherubini, visi femminili e mascheroni, inseriti nello spazio ornamentale. 

Difficile è la datazione di quest'opera a causa delle deturpazioni che ha subito in seguito al furto di gran parte dei putti musicanti. 

L'organo si trova in disuso e necessita di un radicale e tempestivo restauro sia nella cantoria che in alcune componenti dello strumento.