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Week end a Parigi
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PARIGI

Dal 21 al 25 Aprile 2000

Monica, Maica e Giuseppe Clicca per ingrandire
21 Aprile
Volo Venezia/Charles-de-Gaulle in ritardo di 1h e 45': partenza alle 14.45 anziché alle 13.30; poco male, arriverò sempre di giorno, pronta ad uscire in avanscoperta per Maica e Giuseppe che mi raggiungeranno a Parigi questa sera.
L'aereo è un Airbus 320 dell'Air France.
L'arrivo è stato perfetto: perfetto nella puntualità del ritiro bagagli; perfetto nella facilità di utilizzo dei mezzi di trasporto, grazie ad una perfetta segnaletica che aiuta anche il turista più inesperto.
Clicca per ingrandire Tragitto Aeroporto-Hotel Broussais:
- RER da Airport 2 a Denfert-Rochereau 45' (16.55 - 17.40)
- METRO linea 6 (verde) da Denfert-Rochereau a Montparnasse; linea 13 (azzurra) da Montparnasse a Pleisance
- 10 minuti a piedi
Depositato il bagaglio in camera (al terzo piano, senza ascensore) esco subito in missione; obiettivo: noleggio-auto. Mi dirigo alla stazione dei treni più vicina, Montparnasse. Alla Herz, l'unica agenzia che incontro, nessuna auto è disponibile per il week-end; non mi resta che richiedere gli orari dei treni per Reims, la nostra meta di domani.
Nel frattempo è giunto il momento di andare a "raccogliere" i miei compagni di viaggio.
22 Aprile
Dopo una notte quasi insonne, tormentata dai rumori dei vicini di stanza e da una finestra infranta, tentiamo di trovare un'auto a noleggio (Giuseppe non vuol saperne di prendere il treno). Fortunatamente alla seconda telefonata troviamo una Renault Clio disponibile presso l'Avis di Gare Montparnasse.
Breve "tour de la ville": Tour Eiffel"Clicca per ingrandire
Partenza dunque alla volta di Reims con deviazione ad Epernay, capitale dello Champagne. Lungo il viale principale della cittadina sfilano le sedi delle maggiori marche del vino più venduto al mondo: Moet et Chandon, Vauve Cliquot, Mercier, Perrier Jouet... e tutto attorno un susseguirsi di colline ricoperte di vigneti che si alternano a campi di un giallo intenso.
Da Epernay si prosegue verso Reims. I paesini di periferia che attraversiamo non sono altro che un minuscolo agglomerato di case costruite attorno ad una chiesetta, ad un panificio e/o ad un ufficio postale. C'è un'unica strada che li collega e questa, nel centro abitato, presenta l'asfalto rosso.
Reims è famosa per la sua cattedrale (Notre Dame), nella quale venivano incoronati i re di Francia. Bei negozi e ampi spazi pedonali.
Clicca per ingrandireIl rientro in serata a Parigi è caratterizzato da una pioggia insistente. Riconsegniamo l'auto al Parking della Gare Montparnasse dopo aver fatto il pieno.
23 Aprile
Fin dal primo mattino intuiamo che il maltempo ci accompagnerà per tutta la giornata: infatti, una leggera pioggia, simile a nebbiolina, si alterna a scroscianti acquazzoni. Con un tempo così l'unica cosa da fare è "andar per musei". Prima tappa: Louvre.
Non è difficile trovare l'entrata principale del museo: basta seguire con lo sguardo la fila di persone, strette sotto i propri ombrelli, che diventa via-via sempre più lunga. Fare la coda, soprattutto per noi italiani, non è una cosa molto piacevole, specie sotto la pioggia. Così, scoraggiati, cerchiamo un'entrata alternativa, oltrepassando i fradici ma rispettosi turisti tutti in fila. Arriviamo all'inizio della fila dove, proprio all'entrata, leggiamo un cartello: "Domani 23 Aprile CHIUSO - Il Louvre riaprirà lunedì 24 alle 9.30". E' incredibile: centinaia di persone stanno facendo la fila sotto la pioggia, forse da ore; lentamente giungono all'entrata dove, increduli, si soffermano qualche minuto a leggere il cartello, realizzano di aver atteso invano e poi si disperdono, lasciando che la fila proceda a passo lento! Con un certo imbarazzo, ma anche un po' divertiti ci fermiamo sotto i portici laterali del museo ad osservare la scena: molti altri turisti, scendendo dai numerosi pullman che continuano ad arrivare davanti alla piazza, si mettono in coda convinti di entrare al museo, e contribuiscono ad alimentare quella fila che farà loro perdere tempo. Per una volta devo dire che la brutta abitudine di noi italiani di non rispettare le code, questa volta ci è proprio servita!Clicca per ingrandire
Sotto una pioggia a tratti dirompente, a volte impalpabile, che fare? Salire sul primo autobus e girare per la città, sfruttando al massimo sia il riparo da pioggia e vento, sia la nostra carta "Paris Visite".
Ile de la Cité,Clicca per ingrandire Notre Dame, Quartiere latino. Pranzo a "Le .... Du Goulois" in una buia taverna dove gli antipasti sono a buffet e consistono in una serie di diversi salami, salsine e pate', annaffiati da un aperitivo detto " la vitamina della casa ".
Autobus fino a Charle de Gaulle (Arc de Tromphe). Clicca per ingrandirePresso l'Office du Turisme, sugli Champs Elysées, acquistiamo i biglietti in prevendita per il Louvre, che ci permetteranno di usare le meno affollate entrate secondarie.
Clicca per ingrandire Eglise du Sacre-Coeur Clicca per ingrandire Centre Pompidou Clicca per ingrandire Moulin Rouge
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