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SPAGNA, da Barcellona a Valencia

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Monica e Antonio Zanardo in viaggio dal 4 al 15 Agosto 2003

Auto+traghetto (GNV Genova-Barcellona)

Lunedì 4 agosto 2003
Partiamo di mattina, anche se la nave da Genova per Barcellona non parte prima delle 21. Ma in questi giorni di "esodo" è meglio essere previdenti. Tanto previdenti che per mancanza di traffico arriviamo a Genova alle tre del pomeriggio! Questo ci permette di passeggiare tra le vie della città, in attesa di giungere al porto per l'imbarco.
La nave Fantastic ci attende!
Martedì 5 agosto 2003
Arrivo a Barcellona ore 16 circa. Sbarchiamo e subito raggiungiamo la strada El Parall.el, dov'è situato l'Hotel Auto Hogar.
Scendendo dall'auto per chiedere la direzione del garage, sono assalita da un caldo cocente: il freddo dell'aria condizionata, subito per oltre 15 ore sulla nave, rende impossibile sopportare la temperatura esterna che è vicina ai 40°.
Dopo una breve siesta ristoratrice ci avventuriamo nella nostra prima uscita a Barcellona. Vista la vicinanza dell'Hotel con Montjuïc decidiamo di optare per la visita di questa collina, raggiungibile con una funicolare. Clicca per ingrandireLe cabinovie sono aperte e possono portare fino a quattro persone, e ci conducono al castello di Montjuïc. Essendo il punto più alto di Barcellona, da qui possiamo ammirare tutta la città: il porto sottostante, Clicca per ingrandiredove riconosciamo subito la nave dalla quale siamo sbarcati, e la città con uno dei suoi simboli, la Sagrada Familia.
Con la metropolitana giungiamo a Plaça de Espanya, uno dei maggiori crocevia della città; di fronte a noi l'Arena (Plaza de Toros).
Cena lungo l'avinguida del Paral.lel in uno dei numerosi ristorantini all'aperto. (E qui cominciano le prime difficoltà nell'interpretare i nomi delle varie pietanze.)
Mercoledì 6 agosto 2003
Oggi è l'unico giorno interamente a disposizione per la visita di Barcellona. Colazione ore 8.30
Dopo aver acquistato il biglietto T1 che permette di utilizzare fino a 10 passaggi in metropolitana o autobus, ci portiamo verso la Città Vecchia. Fermata Jaume I. Cattedrale Clicca per ingrandiree Palazzo Reale si sviluppano attorno alla Plaza del Rejal, alle 9,30 ancora semi deserta. Tra le varie "carreras" che si dipanano dalla piazza giungiamo al Carrer de Montcada, attorniato da palazzi antichi, in uno dei quali è situato il museo di Picasso.Clicca per ingrandire Scopro visitandolo che l'artista in gioventù dipingeva in modo "normale". Un'altra curiosità (meno ironica), è che dipingeva ceramiche; in esposizione ci sono numerosi piatti, anfore ed altri recipienti. La permanenza in questo luogo climatizzato ci consente di accumulare il fresco necessario per proseguire il nostro cammino lungo la Gran Via des Cortes Catalanes ed ammirare i palazzi di Gaudì: Casa Ametller e l'adiacente Casa BatllòClicca per ingrandire; e più avanti la famosa PedreraClicca per ingrandire
Camminando nei pressi di Plaça de Catalunya, lungo la Rambla, vale la pena segnalare un interessante negozio di souvenir e quadri che ospita anche una galleria d'arte. Espone e vende dipinti su tele, su tavole di legno e trittici in ceramica. Bei quadri etnici eseguiti con tecnica batik, che non avevo mai visto prima. Dopo un buon pranzo in un self service dignitoso ed economico, sempre con la metropolitana, ci trasferiamo alla Sagrada Familia. Risalendo dalla metro con la scala mobile, veniamo subito dominati dalla massiccia presenza della famosa cattedrale le cui guglie multidecorate fanno da contorno al maestoso edificio.Clicca per ingrandire
Il caldo è opprimente. Cerchiamo riparo all'ombra degli alberi nell'antistante Parco de Gaudì; vorremmo rinfrescarci con l'acqua di una fontanella, ma l'unico liquido che otteniamo è il dono inopportuno di un gruppo di piccioni appollaiati tra i rami!Clicca per ingrandire
Metropolitana fino a Ciudadella e sosta nel parco. Bella la sua cascata monumentaleClicca per ingrandire, e romantico il laghetto attraversato da un ponticello e barche a remi. Il parco confina con lo Zoo di Barcellona, che, scopro ahimè troppo tardi, ospita l'unico esemplare al mondo di scimpanzé albino.
Da qui, raggiungiamo la fermata "Arc de Triomf" Clicca per ingrandirelungo una bella e ampia strada ad imitazione degli Champs Elysèe, ma pedonale, e con la metropolitana arriviamo a Plaza Catalunya, piazza dalla quale parte la strada più famosa della città: la Rambla. Grande affollamento di turisti, artisti di strada, giocolieri e venditori di fiori.
Cena in un ristorante italiano di fronte al Mercat de la Boqueria che ci riproponiamo di visitare dopo cena, ma oramai è troppo tardi: alle 21 chiude i battenti!
Stanchi dopo una giornata così intensa rientriamo in albergo per un lungo e fresco pediluvio!
Giovedì 7 agosto 2003
Colazione ore 8.30
Attraversiamo l'area del Parco Olimpico, che si sviluppa sulle colline di Montjuïc, dove i suoi splendidi giardini, a quest'ora semi-deserti, sono dominati da un laghetto e da una serie di cascate.
Verso le 10 partenza per Tarragona
Autostrada a pedaggio fisso (Euro 2,80 x 2 tratte) e poi a normale pedaggio.
Arrivo a Tarragona, città romana. Si possono visitare i resti del foro ed il museo archeologico. Due chiese romaniche, ma più bella è la Cattedrale posta su una sommità, da ammirare dal basso.
La Rambla Nova è un bel viale alberato con panchine ai lati e conduce al punto più panoramico: si può ammirare il mare, la spiaggia e i resti romani. Mi colpisce un edificio, tutto affrescato ad effetto "tromp d'oeil", ma non so che cosa sia Clicca per ingrandire
Di nuovo in autostrada proseguiamo per Valencia, circa 300 Km.
Arrivo a Paterna, presso la fiera, alle 18.30. E dopo una calorosissima accoglienza, uscita in barca a vela dal porto di Pobla.
Cena a base di Paella di pesce al porto di Valencia: squisita!
Venerdì 8 agosto 2003
Mattinata intorno a Terramelar, Paterna.
Pranzo e siesta fino alle 16.30
In auto fino al centro di Valencia: parcheggiando nella città antica, attraversiamo i resti romani e arabi, e possiamo già renderci conto delle sue origini.
Dalla Placa de la Virgen ammiriamo il portale della basilica de los Desamparados, e un fianco della Cattedrale. Il museo al suo interno è piccolo, ma ne racconta sapientemente la storia.
Camminando raggiungiamo la maestosa fontana nella Placa del Ajuntamentos, il municipio. E ancora più in là spuntano gli archi di un'arena: siamo a Plaza de Toros. Clicca per ingrandire. Di fianco troviamo la Stazione del Norte: al suo interno interessanti decori stile Liberty.
Sabato 9 agosto 2003
Mattinata: escursione a Cuillera, a sud di Valencia. Castello arroccato sulla montagna che si affaccia sul mare. Panorama dal quale si possono distinguere località balneari di recente sviluppo turistico. Clicca per ingrandire
Pomeriggio dedicato alla barca: problemi con il motore!
Domenica 10 agosto 2003
Ancora problemi con la barca, ma forse riusciamo a risolverli. Uscita per collaudo fino alle 12.30.
Pranzo (dalle 14. alle 16.)
Alle 18.45 partenza per "Porto Saplaya", incantevole porto turistico in stile moresco con edifici colorati che fanno da contorno.Clicca per ingrandire Mi ricorda molto Porto Cervo, anche se qui le barche ormeggiate sono soprattutto a vela.
Trasferimento alla Città della Scienza: estremo esempio di architettura futuristica, opera dell'architetto Calatrava, originario di Terramelar. Vale la pena una visita, anche solo all'esterno della serie di edifici, per ammirarne le forme: una vera opera d'arte.Clicca per ingrandire
Cena all'interno de l'"Oceanografic", al ristorante subacqueo. Il ristorante è circondato da un enorme acquario, Clicca per ingrandirepeccato che i numerosi pesci siano tutti uguali. Ambiente molto particolare, quasi metafisico; in perfetto stile "zen"; oltre all'arredamento, infatti, anche le pietanze si ispirano alla cucina giapponese. La cena è ottima.
Lunedì 11 agosto 2003
Intera giornata dedicata alla visita della parte nord orientale della provincia di Alicante.Clicca per ingrandire
Partenza da Valencia verso sud per circa 150 Km in direzione di Alicante. Arrivo ad Altea con le sue tipiche case bianche e Clicca per ingrandire i negozietti di artigianato che girano attorno alla piazza principale: Plaza de Nuestra Señora, dominata da 2 cupole rivestite di ceramica azzurra (come quelle di Sueca, località attraversata in occasione della visita di Cuillera).Clicca per ingrandire
Pranzo e breve siesta all'ombra di un grande albero su una terrazza che domina il litorale.Clicca per ingrandire Una brezza marina smorza la calura del primo pomeriggio e rende ancora più piacevole la vista che spazia da Calpe, con il suo "Peñon de Ifach", fino quasi alla spiaggia di Benidorm, storico centro balneare del Mediterraneo.Clicca per ingrandire
Risalendo lungo la costa si arriva dunque a Calpe, località turistica famosa per il "Peñon de Ifach" Clicca per ingrandireun alto promontorio, ora riserva naturale che domina il panorama, e famosa anche per l'antica salina.
Ancora più a nord, percorrendo la tortuosa strada costiera addolcita dalla vista delle lussuose ville moresche, inerpicate sulle colline, incontriamo Moraira, altro centro balneare.
Ultima e doverosa tappa: Cabo de la Nau, l'estremità meridionale del golfo di Valencia. Clicca per ingrandireRaggiungere la cima lungo un sentiero di sassi granitici multiformi sotto un sole cocente, è una prova di resistenza, ma il panorama ricompensa la fatica: di fronte a noi solo mare!
Per un meritato ristoro ci fermiamo nella zona di Jàvea, e più precisamente a El Arenal, dove numerosi bar e ristoranti si affacciano sulla spiaggia bianca, solcata da alcune palme.
Appagati da tanta meraviglia rientriamo a Valencia.
Martedì 12 agosto 2003
Dopo un lungo sonno ristoratore, di buon mattino (alle 9.30!) partiamo per il centro di Valencia.
Visita al Palacio de Dos Aguas, di origine gotica, ma trasformato più volte in interventi successivi, tanto da assumere l'aspetto "rococò".Clicca per ingrandire Al suo interno visitiamo il museo della ceramica, esposizione permanente della storia della ceramica dagli albori ad oggi, che punta soprattutto all'utilizzo di questo materiale come elemento decorativo tipico della regione Valenciana. Una nota particolare la merita la riproduzione di un'antica cucina moresca, tutta in muratura e rivestita di azulejos dai colori vivaci: un ambiente sorprendentemente attuale!
Di fianco al palazzo è interessante visitare l'interno della chiesa di San Martin: la cupola a cassettoni e i decori del soffitto sono completamente in gesso bianco.
Percorrendo l'Avinguda de Maria Cristina raggiungiamo il famoso "Mercado Central", un'enorme edificio degli inizi del '900 da sempre adibito a mercato alimentare. Al suo interno si trovano centinaia di botteghini di frutta, verdura, pesce, carni, spezie. Dall'altra parte della strada, un altro edificio spicca per la sua forma austera: si tratta della Lonja, risale al XV secolo e al suo interno venivano effettuate le contrattazioni commerciali (l'attuale Borsa). Belle, al suo interno, le colonne di sostegno attorcigliate.
Il programma della serata è la visione di un filmato in 3DClicca per ingrandire, in proiezione all'interno dell'"occhio" alla città delle scienze. La maestosa e futuristica architettura delle bianche strutture illuminate dalla luce crepuscolare conferisce alla città delle scienze, Clicca per ingrandire oggi particolarmente affollata dai partecipanti al Campus Party, un aspetto molto suggestivo, ed è così che mi piace ricordarla.
Al termine della serata una puntatina in centro tra le animatissime vie che nella calura del giorno sono semi deserte. In uno dei bar di tendenza ci fermiamo a sorseggiare un invitante e squisita Agua de Valencia (cocktail a base di succo d'arancia, Cava e Vodka). Sarà forse la squisita bevanda, ma stasera la luna di Valencia mi sembra particolarmente luminosa!Clicca per ingrandire
Mercoledì 13 agosto 2003
Intera giornata finalmente dedicata al mare.
Dopo i 2 tentativi precedenti di portare la barca al largo, alle 10. riusciamo finalmente a partire, ben equipaggiati con viveri e bevande fresche.
Per la totale mancanza di vento trascorriamo le prime 2 ore in maniera così desolante che quasi vorremmo rientrare in porto. Ma dopo un bagno rinfrescante in mare e una "bocata" finalmente il vento arriva in soccorso. All'improvviso anche il mare si fa più mosso e la barca risponde piegandosi su un lato e filando con il vento: questo è proprio quello che ci voleva!
Non sono abituata alle onde del Mediterraneo. Sono molto più alte di quelle che abbiamo nell'alto Adriatico. Quelle che qui sono la regola, in Adriatico sono tipiche di una giornata burrascosa.
Al rientro navighiamo così veloci che raggiungiamo la marina di Pobla prima del previsto, così continuiamo la navigazione a nord per circa un'ora.
Assistiti dal motore e dal cambio quasi messo a nuovo, rientriamo in porto: sono le 20.
Giovedì 14 agosto 2003
Partenza da Valencia verso le 11 prendendo l'autostrada A7 che nella provincia di Castellòn si estende lungo la Costa Azahar. Ci fermiamo per un pranzo veloce (bocata) a Peñiscola, attrezzata località balneare dominata dal castello attorniato di palme. Qui il centro storico è racchiuso all'interno delle mura stesse del castello.Clicca per ingrandire
Ripartiamo verso le 14.30 per Barcellona dove giungiamo verso le 17 mettendoci in coda davanti alla nave Fantastic, pronti per l'imbarco.
Venerdì 15 agosto 2003
C'è molta tranquillità questa mattina sul ponte della nave, nel cosiddetto "solarium". Forse è ancora troppo presto per chi ieri notte ha fatto le ore piccole.
Ci troviamo in prossimità della Costa Azzurra, all'altezza di Cannes, a 15 miglia dalla costa. Ma la foschia non permette di vedere terra; addirittura in alcuni punti dell'orizzonte non si riesce nemmeno a distinguere dove finisce il mare e dove inizia il cielo.
Anche a Genova, quando arriviamo verso le 15, il cielo è coperto e crea una cappa di calore e umidità.
Decidiamo di visitare il famoso Acquario. Le vasche dei pesci sono numerose, le più belle sono sicuramente quelle dedicate alla barriera corallina e al mar Rosso, poiché ospitano pesci multicolori. La visita dell'acquario dura circa 1 ora e mezza.
Percorriamo il tratto autostradale da Genova a Conegliano, 450 Km, in 4 ore (dalle 18 alle 22). Oggi, giorno di Ferragosto, non c'è traffico: l'autostrada A4 è addirittura deserta. Incontriamo qualche sporadica auto all'altezza di Brescia. Lo svincolo di Mestre è vuoto, così come la tangenziale, ben nota per le sue interminabili code. Infine nell'ultimo tratto (Mestre-Conegliano) possiamo contare 4 auto in totale, compresa la nostra fedele Alfa 147 che ci ha accompagnato in questo viaggio, percorrendo un totale di 2.433 Km.

Monica

P.S.
I miei ringraziamenti più sinceri sono senza dubbio dedicati agli zii, Gisella e Antonino, che ci hanno ospitato e sopportato nei caldi giorni di permanenza a Valencia, e alle nostre Guide ufficiali, Walter, Patricia e Marco per la loro estrema disponibilità.
Per loro ecco altre foto scattate durante quei giorni memorabili.
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