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Viaggio a New York
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NEW YORK

Dal 26 al 31 DICEMBRE 2001

Venezia-New York-Venezia
26/12/2001
Aeroporto Marco Polo:
Primo controllo prima del check-in: interrogatorio sulla merce trasportata, sul tipo di bagaglio, dove è stato preparato e se sono stati fatti degli acquisti in aeroporto o durante il tragitto.
Secondo controllo: bagaglio a mano e valigia sotto i raggi X;
Terzo controllo: normale check-in.
Quarto controllo: di nuovo raggi X su bagaglio a mano e metal detector.
Quinto controllo: controllo passaporto, con apposizione marca da bollo.
Sesto controllo: nuovo interrogatorio simile al precedente; presentazione carta d'imbarco; metal detector manuale; controllo e apertura bagaglio a mano; controllo scarpe!
Poi finalmente sul pullman scortato dalla Guardia di Finanza e imbarco.
Partenza
Volo AZ7606 (DL0155) decollo ore 12.35 ca
Volo tranquillo. Proiezione di 2 film, Lara Croft e Antitrust.
Arrivo all'aeroporto JFK alle 15.25. Presentazione dichiarazioni doganali (modulo I94-WT, green card) e ritiro bagagli.
Il traffico a quest'ora è molto intenso. L'impatto con i rumori tipici delle metropoli è immediato.
Arrivo in Hotel dopo circa 2 ore e mezza.
Clicca per ingrandire L'hotel Roosvelt (45 East 45th Street/46th Street) si presenta come un hotel di gran classe: una hall immensa con alti soffitti a cassettoni; velluti e tessuti pregiati per le pareti aperte su 2 loggiati e particolari in ottone dall'impronta un po' retrò.
Anche la camera rispecchia i decori della grande sala di ingresso, ma solo in apparenza: la scarsa pulizia della moquette, dei battiscopa e del bagno e il mal funzionamento del calorifero sminuiscono ogni fasto.
Doccia tonificante (in una vasca dal fondo scrostato) e subito a letto: sono solo le 19.00, ma mi devo ancora abituare al nuovo fuso orario.
27/12/2001
Colazione da Teddy's table
Un succo d'arancia con 4 pasticcini alla modica cifra di 13,53 USD!
Scopro che contrariamente a quanto indicato sul Manuale del Roosvelt Hotel la sala business con connessione a internet non è attiva, pertanto mi muovo alla ricerca di un internet point per poter comunicare con il mondo, visto che qui, chissà perché, il mio cellulare non funziona! Ne trovo uno proprio nella 46ma strada.
Il tempo è bello, nel senso che c'è il sole, ma in mezzo a tutti questi palazzi il sole proprio non si vede! E a dire il vero neanche i palazzi o grattacieli da qui non si vedono: visti da lontano creano un bellissimo skyline, ma visti da "sotto" non si distinguono anche perché per molti non se ne vede la fine!
Clicca per ingrandire Un sandwich al volo non lontano dalla 45ma e poi partenza per Brooklyn. Rientro in serata. Cena da Il lupo e l'agnello (Wolf and Lamb)
28.12.2001
Dopo colazione decido di acquistare il biglietto per una delle varie escursioni presentate dal Grey Line Visitors Center: è possibile scegliere quando e da dove partire, quando scendere dal pullman e quando risalire; il tour comprende Down Town e Up Town, l'ingresso all'Empire State Building (86° piano) e traghetto per Ellis Island, nonché un pass valido 1 giorno per l'utilizzo della metropolitana o dei pullman di N.Y. Oggi scelgo il percorso Downtown. Prima tappa: Macy's Megastore, non lontano dall'Empire State Building.
Lunga fila per gli ascensori diretti all'86mo piano, ma ne vale la pena: ottimo panorama a 360° sull'intera Manhattan. Clicca per ingrandireClicca per ingrandire
Tra i vari sali e scendi si è fatto sera. Rientro in Hotel alle 21.30 dopo una cena in un ristorante italiano.
29.12.2001
Dopo una puntatina al Kinko's internet point è ora di effettuare la seconda parte dell'escursione in double-decker: Up Town.
Il circuito si svolge tutto attorno a Central Park, fino ad Harlem dove gli edifici sono un po' più bassi e finalmente lasciano spazio a qualche raggio di sole.
Scendo al Met (Metropolitan Museum of Art). Degno di nota il reparto arte Egizia che, senza nulla togliere al Louvre o ai Musei Vaticani, vanta un'intera galleria dedicata al Tempio di Dendour Clicca per ingrandirericostruito qui per evitarne la definitiva immersione dopo la costruzione della diga agli inizi del '900. Un altro reparto per me nuovo è quello dedicato ad Africa (reperti relativamente recenti provenienti dalle tribù Centro-occidentali: maschere, copricapi, collari e cavigliere), America (soprattutto imbarcazioni delle Isole Caraibiche) e Oceania (Rapa Nui con numerose sculture di uomini-uccello). Per quanto riguarda la pittura europea, grande prevalenza di artisti italiani e soprattutto veneti: Canaletto, Tintoretto, Bellini, Gian Battista Cima (Cima da Conegliano), Francesco Guardi, Veronese...
Sono ormai le 4 p.m. Risalgo sul pullman perché la stanchezza comincia a farsi sentire, la fermata è proprio di fronte al Guggenheim Museum: una fila di gente lunga un centinaio di metri, proprio come l'avevo vista stamattina, cerca ancora di entrare; in effetti oggi i musei sono aperti fino alle 8 p.m. o più tardi.
Il percorso lungo Central Park termina a Times Square Clicca per ingrandire dove, scendendo, vengo assalita da una folla esagitata, tra i marciapiedi e le strisce pedonali, un assordante rumore di clacson, sirene di autoambulanze, polizia e vigili del fuoco, ed io non vedo l'ora di rientrare in hotel!
30.12.2001
Utilizzando la MetroCard acquistata con il pacchetto escursioni prendo la metropolitana N.4 verso Downtown, destinazione Bowling Green, adiacente a Battery Park da dove partono i traghetti per le isole Liberty Island e Ellis Island. Scendo nella seconda, in quanto la Statua della Libertà l'ho già potuta ammirare dalla barca. Clicca per ingrandireA proposito è una bellissima giornata di sole, anche se insolitamente gelida, che permette di godere al meglio ogni attrazione. Il museo dell'immigrazione di Ellis Island si è rivelato una piacevole e interessante sorpresa. Clicca per ingrandireOltre alla sua posizione strategica per quanto riguarda l'ottimo panorama sulla lower Manhattan (mutilato delle 2 torri che prima ne creavano il principale soggetto) il museo racconta secoli di immigrazioni, di cui 1 parte è avvenuta proprio in quest'isola agli inizi del '900 come centro di accoglienza e smistamento. C'è addirittura la possibilità di ricercare l'archivio dei propri avi emigrati in America e approdati ad Ellis Island tra il 1892 e il 1954 (per la cronaca: tra il 1892 e il 1918 sono stati registrati 5 italiani di nome Antonio Zanardo, e tra il 1912 e il 1936 3 di nome Giuseppe Zanardo!).
Rientro a Battery Park e con la metro scendo a Brooklyn Bridge per un'altra foto panoramica.Clicca per ingrandireE poi "di corsa", si fa per dire, a Fifth Avenue perché alle 4 p.m. ho un appuntamento "virtuale" (si dice così, no?) con la web cam all'incrocio con la 45ma.
Quale attrazione di Midtown non ho ancora visto? Il Rockfeller Center. E allora si parte, questa volta a piedi, tanto e a pochi isolati dall'Hotel. Lungo il tragitto faccio 2 deviazioni: il sacro e il profano: la maestosa St.Patricks Cathedral Clicca per ingrandiree Saks 5th Avenue, megastore di lusso a 9 piani.
Clicca per ingrandireLa famosa pista di pattinaggio su ghiaccio sulla quale troneggia uno spumeggiante albero di Natale alto 20 metri è gremita di gente, anche lungo tutto il loggiato perimetrale, nonostante il vento gelido che si insinua tra i vialetti adornati da angioletti illuminati. E' ora di rientrare: la fatica di un'intera giornata a zonzo per Manhattan e il vento freddo contribuiscono ad alimentare la stanchezza.
31.12.2001
Ultima mezza giornata a New York. Alzandomi dal letto scorgo un foglietto infilato sotto la porta della stanza: non si tratta del solito quotidiano USA-Today, ma del conto dell'albergo! Che tempestività. E con ancora più grande sorpresa mi rendo conto del suo ammontare: ben 871,64 USD!
Mi informo subito sui collegamenti per l'aeroporto JFK: la Concierge mi consiglia lo shuttle che parte dall'hotel alle 13.30; dice che normalmente ci vogliono 2 ore per arrivare all'aeroporto, ma oggi, ultimo giorno dell'anno, alcune strade sono chiuse al traffico e quindi ci si impiegherà più tempo. Ho ancora poche ore di tempo che dedico ad un'ultima passeggiata tra le Avenue e le Streets di Midtown. Anche oggi si prospetta una splendida giornata di sole che accompagna le forze dell'ordine nei preparativi per i festeggiamenti di questa notte.
Lo shuttle arriva con un po' di ritardo, ma accettabile. Anziché effettuare il tragitto attraverso Brooklyn, come era stato fatto all'arrivo, ci dirigiamo prima a nord est verso Queens, e poi nuovamente a sud; in questo modo arrivo all'aeroporto in meno di 1 ora!
Clicca per ingrandire. Imbarco alle 18.00, quando in Italia già si festeggia il Capodanno!
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