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Tutti gli eventi sono collegati al sito dei promotori per più dettagli, consultate anche la pagina dei Link per le descrizioni e i collegamenti ai siti dei gruppi storici, associazioni culturali e agenzie territoriali o ad altri servizi reperibili in rete.


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(e non solo, per un weekend insolito)

 

6-17 gennaio 2003

Carnevale storico d’Ivrea

196° edizione, da consultare sul sito ufficiale il ricco programma

 

22 Gennaio 2003

Festa patronale con Danza delle Spade

Giaglione Comune tel 0122622386

 

30 gennaio- 9 febbraio 2003

Festa di San Biagio e Sant’Agata

Venaus Comune tel 012250110

Esempi di riti di origine celtica innestati sul ceppo della religione cattolica

In tre centri della Valle di Susa, Giaglione, Venaus e San Giorio di Susa è ancora viva la tradizionale danza delle spade. I danzatori con il copricapo ornato di fiori, frutti e nastri colorati, mimano con gesti stilizzati il lavoro contadino nei campi, per propiziare la fertilità della terra. Sono protagonisti della festa quattro spadonari e una giovane che porta il "branch" (un'intelaiatura di legno a forma piramidale ricoperta di fiori, nastri colorati e frutti di carta) in equilibrio sulla testa in cui è posta una particolare forma di pane a ciambella cotta per l'occasione.

 

Venaus

lunedi 3 febbraio ore 11 SS Messa - al termine esibizione degli Spadonari
dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30 annullo speciale filatelico "la danza degli spadonari" con serie di cartoline inedite
domenica 9 febbraio ore 11 processione e SS Messa Solenne; ore 15 benedizione Eucaristica; ore 15.30 esibizione degli spadonari e concerto della soc filarmonica di Venaus diretta dal Maestro Carlo Campobenedetto
dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30 annullo speciale filatelico "la danza delle spade" con serie di cartoline inedite

1-2 Febbraio 2003

Festa di Santa Brigida e Ballo dell’Orso

Mompantero frazione di Urbania


Domenica alle alle 14,30 arrivo dell’Orso con inizio del “Ballo”: una tradizione particolarissima che ancora oggi stimola negli studiosi la ricerca del suo significato e della sua provenienza. L’antica consuetudine, secondo lo storico valsusino Luca Patria presenta tratti caratteristici della tradizione folklorica alpina: la caccia all’Orso della Candelora è infatti nota nelle terre di Carinzia austriaca, ma ci sono esempi anche nei Pirenei e abbiamo notizie di una danza rituale medievale orso-donna in un'opera del IX secolo di Incmaro di Reims. Anche il canonico Natalino Bartolomasi studiò il possibile collegamento tra il ballo di Urbiano e l’Artemide-Orsa della religione alpina, segno inequivocabile che in zona alcuni culti precristiani sopravvissero a lungo e che solo in parte l’autorità religiosa riuscì ad affiancarvi una celebrazione cristiana. A Mompantero alcuni cacciatori con il viso tinto di nero annunciavano alcuni giorni prima della festa la caccia all'orso, che nel frattempo visitava tutte le stalle spaventando a morte i bambini: oggi la festa prevede che nelle prime ore del pomeriggio l’Orso faccia la sua improvvisa comparsa sulla strada che porta al Rocciamelone. La belva, già incatenata, è preceduta dalla banda musicale e i domatori si sforzano di trattenerla, mentre i bambini la precedono in maschera bastonandola e lanciando frasi di scherno. L'orso sarà infine domato da una fanciulla con la quale aprirà le danze. (tratto da MontagneDoc News)

15-16 Febbraio 2002

Festività Valdesi

Val Chisone

La festa dei valdesi ricorda la concessione da parte del Re Carlo Alberto, il 17 febbraio 1848, dei diritti civili e politici a Valdesi ed ebrei. (tratto dal sito della Comunità montana:

http://www.chisone-germanasca.torino.it/)

La sera del 15 febbraio di ogni anno, che si trova a percorrere la Statale 23 del Sestriere e la Provinciale per Prali si imbatte in uno spettacolo unico ed emozionante; le vallate e le pendici dei monti sono costellate da falò e da fuochi artificiali e si ascoltano ancora i canti del popolo valdese che festeggia la libertà.

Le comunità valdesi, la sera del 16 febbraio si riuniscono intorno ai falò preparati in ogni borgata come vuole la tradizione. Il giorno dopo è dedicato al culto e al pranzo comunitario ed un lungo corteo in costume tradizionale, sfila per le strade di Perosa Argentina, Inverso Pinasca e Pomaretto. Un analogo corteo si snoda per le vie di San Germano Chisone. I cortei sono accompagnati dalle bande musicali.

fino al 12/02/2003

in Corso Trento 13

Torino

Ciclo di conferenze: il Piemonte preromano: cinque appuntamenti a cadenza mensile incentrati sulla cultura, storia, usi e costumi delle popolazioni che abitarono il Piemonte prima della romanizzazione. A cura di Terra Taurina.

 

 

15 Marzo-31 Maggio 2003
Cantavalli
Val Chisone e Germanasca
Ingresso: 6 Euro gratuito fino ai 14 anni di età

organizzazione: La Cantarana
Info: Comunità Montana
tel 0121802515
“Le Valli Chisone e Germanasca si animano nei mesi primaverili di danzatori più o meno esperti, che al suono delle 'courente' si scatenano in balli sfrenati che coinvolgono vecchi e giovani. Una rassegna iniziata nel 1987, una delle più importanti rassegne folk del Piemonte alla quale partecipano gruppi e solisti locali provenienti dall'Italia e da tutta Europa.
Un pubblico sempre numeroso, musicisti di alto livello, allegria e voglia di stare insieme sono gli ingredienti che hanno consentito alla manifestazione di imporsi come punto di riferimento. La manifestazione percorre le Valli Chisone e Germanasca portando ogni sabato in un comune diverso formazioni musicali tra le più affermate del settore”
Tratto dal sito

http://www.chisone-germanasca.torino.it/

Rassegna itinerante di musica popolare nelle Valli Chisone e Germanasca

 

In questa 17esima edizione 10 appuntamenti di alto profilo

MARZO

Sabato 15 Marzo ore 21,15 PEROSA ARGENTINA, Padiglione Plan de la Tour

CASTEMORE, musiche da ballo del Nord Italia: FESTA DA BALLO

Sabato 22 Marzo ore 21,15 PINASCA, Pista Coperta Comunale

WOLFSTONE, scottish Music, segue ballo con Enchavo Anar

Sabato 29 Marzo ore 21,15 PERRERO, Centro Sportivo Comunale

SURISCOT TRIO, folk progressive, segue ballo con i Musiciens Désaccordés

APRILE

Sabato 5 Aprile ore 21,15 SAN GERMANO CHISONE, Palazzotto dello Sport

RURAL CAFE’, musica tradizionale del Sud-est francese, concerto e ballo

Sabato 12 Aprile ore 21,15 PINEROLO, Auditorium Liceo Artistico

DOUNIA, suoni e ritmi del Mediterraneo

MAGGIO

Sabato 3 Maggio ore 21,15 PRAMOLLO, fraz Rue, Pista Coperta

YOLDA, musiche della penisola turca, segue ballo con Triolet

Sabato 10 Maggio ore 21,15 POMARETTO, Tempio Valdese

BRENDAN POWER, new irish armonica

Sabato 17 Maggio ore 21,15 FENESTRELLE, Forte San Carlo

LES BELETTES, canti polifonici sulla condizione femminile, concerto e ballo

Sabato 24 Maggio ore 21,15 ROURE, fraz Castel del Bosco, Impianti Gruppo Ricreativo Sportivo

PNEUMATICA EMILIANO ROMAGNOLA, canti e musiche della tradizione romagnola, segue ballo con Trigomiro

Sabato 31 Maggio ore 21,15 VILLAR PEROSA, Parco Società operaia

MINUIT GUIBOLLES, bal folk francese, per la prima volta in Italia

 

Da febbraio a Dicembre

Calendario iniziative culturali

Abbazia Sacra di San Michele

Avigliana

Tel 011939130

In posizione dominante, a 962 metri d'altezza, la Sacra di San Michele ingloba, tra i suoi vertiginosi ed arditi pilastri, la roccia del monte Pirchiriano. L'abbazia benedettina, monumento simbolo della val di Susa, fu fondata nel X secolo per volere del conte Ugone di Mont Boissier, detto “lo scucito”, perché dopo un pellegrinaggio a Roma, decise di elargire i suoi beni per la costruzione di numerose chiese. Il secolo XII segna il periodo di massimo splendore, quando l’abbazia fu luogo di ospitalità per pellegrini ed aristocratici, centro di spiritualità e crocevia di scambi culturali di straordinaria ricchezza.

Da Settembre a Giugno

Stagione musicale Chivasso in Musica

Chivasso

Ass culturale Contatto tel 0119106535

Un programma che si arricchisce di anno in anno a cura dell’associazione culturale Contatto e che si fregia del marchio di qualità “Piemonte in Musica” annovera anche proposte di musica antica (Accademia del Ricercare, Reverdie, canto gregoriano…)

Eventi

Borgo Medioevale- Torino

Tel 0114431701

 

Molte le iniziative e i concerti, sempre premiati da un pubblico numeroso

Ogni anno il museo organizza, in collaborazione con altri enti, incontri, convegni e altre manifestazioni sul medioevo e sul neomedievismo ed è impegnato in numerosi progetti di studio, valorizzazione e divulgazione.

Vie e piazze del museo sono spesso sede di numerosi eventi quali concerti, mostre, manifestazioni di vario tipo, iniziative culturali o di particolare rilievo sociale, promozioni, rinfreschi o incontri. Nel villaggio musiche e suoni animano vie e piazze; voci di persone, versi di animali e rumori rievocano aspetti significativi della vita quotidiana del basso medioevo. Tutte le domeniche (alle ore 11 e alle 16) una guida specializzata accompagna i visitatori nelle vie del Borgo raccontandone la storia e descrivendo le tante particolarità di case, fortificazioni, decorazioni. Ogni ultima domenica del mese e in particolari occasioni la visita approfondirà aspetti specifici.

(dal sito http://www.comune.torino.it/musei/civici/bm/)

Eventi

Castello di Malgrà

Rivarolo canavese

Amici del castello tel 012426377

Concerti e manifestazioni culturali nel castello e nel parco a cura degli Amici del Castello nell’ambiente di un’atmosfera unica

Metà aprile-Metà ottobre

Sesta edizione di Città d’arte a porte aperte

Info: tel. 011-8612204

http://www.provincia.torino.it/

 

Le piccole e grandi città d’arte del torinese aprono le porte per far conoscere le loro bellezze storico-artistiche e monumentali. Promosso dalla Provincia di Torino, il circuito coinvolge una novantina di località che proporranno ai visitatori i loro tesori d'arte e di cultura. Numerose e varie le manifestazioni collaterali, per le informazioni più dettagliate visitate il sito della Provincia in cui sono catalogate le cittadine e gli eventi con delle schede di agevole consultazione: la città viene visitata in modo virtuale con la presentazione dei suoi monumenti e delle sue peculiarità e sono indicati tutti i festeggiamenti organizzati dal Comune per la visita

1 Maggio 2003

Calendimaggio

Oglianico

 

Si son chetati li fochi, si son smorzati li suoni e lo Console invita per lo venturo anno.

martedì 1 maggio

Intorno alle tre de meriggio
La vicinantia s'aduna, si come gli Statuti van seguiti, li fochi si ritrovan a nominale lo Console con l'arme in pugno di questi bellicosi tempi, guardia sia de Compagni d'Abbadia il Castellan s'appresta, non per consueta giustizia ma per gaudio e letizia il borgo visita ed onora. Li rioni de mille color guarniti, Console e Castellano salutan li rioni in festa. Intorno alle ore sette de la sera Ed or si vedon, finito il giro, girar gli spiedi, li rioni tutti i tavoli preparan per la nova festa  Passata è ormai la nona ora E' tempo di posare il Maggio: ebbri di vino e de lo cibo sazi, pronti si è per il calendimaggio. Se mostreran con lor bona cera a li astanti li Gruppi Storici de lo Contato dei Savoia e il Teatro di Gomma di Colle Val d'Elsa

Cena Medioevale - sabato 3 maggio
Ore sette de sera
L'antico proclama s'annucia. Genti tutte di questo borgo, di dentro a queste mura o fuor, per le campagne amene: Udite! Udite! Udite! Il banditore annuncia l'apprestarsi dei giorni di festa. Delle otto da poco è scoccata la media ora Il giorno alfin è giunto per lo Console de borgo di invitar gli illustri ospiti ad assaporar passati aromi. Saporiti piatti, de Canavese emblema, ispiran nuove rime a li istrionici cantori che rallegra la serata

Teatro Popolare "Sogno o son desto" - sabato 10 maggio
Ore sette de sera Della fame è giunta l'ora, li cucinieri s'adopran per aprir la locanda.
Delle nove da poco s'è udito il rintocco Lo spettacolo inizia, l'ombra de lo maggio copre e nasconde questa strana storia d'amori, di celie e di silvane imprese.

Festa de le Idi di Maggio - domenica 13 maggio
Homini et Madonne che amar vogliono il bello, siamo li benvenuti! Il giorno è giunto dell'antica sagra che del borgo di Oglianico riempie corti e vie: l'è un caravanserraglio di colori e di piaceri dove ogni più strabiliante cosa si potrà ben mirare. A le dieci de mattina Il mercato de la Marca: profumi, colori, urla e commerci, tutto questo si ritrova ne lo mercato in piazza. A mezzo die Il porco il fuoco rosola e profuma, il rigirar de lo bestio, che tanto buon appare, prova è per le genti nell'ora giusta de la sostentazione.
Da le tre de meriggio Si apre ancor la Torre Porta a riportar le genti a li tempi antichi, d'Euterpe l'arte pura si spande ogni dove e corre la musica a rallegrar le genti. Libere corporazioni di arti e di mestieri d'umana opra mostrano i tratti più riusciti e da vicino e da lontano giungono d'ogni parte li più sommi e capaci artisti che la lor arte fan vivere e giostrare. Se tu sei bravo, o viandante, a prova è messa la tua bravura ne le perigliose prove che i giochi ti presentan. Son le sette de la sera Da le trabacche l'odor è fino, gli aromi de la carne si spandono ovunque ad invitar lo viandante. De li numeri è il momento e le gentil Madonne de Console e Castellano, come la bendata Dea, baceran il fortunato. intorno a le nove de la sera Tra canti e carole, con musica e batter di piedi, la festa si sposta a l'ombra de lo Maggio per render l'ultimo saluto a la Primavera che avanza.

17-25 Maggio 2003

Torneo alla corte di Re Arduino

Cuorgne’

Il Torneo di Maggio alla Corte di Re Arduino da 16 anni per iniziativa dell'Associazione Pro Loco Courgnatese in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, costituisce un appuntamento ormai tradizionale con Cougnè, la sua storia ed il suo patrimonio di attrattive turistiche

Sabato 17 maggio
Ore 20.30 - Ritrovo dei borghi cuorgnatesi in piazza Morgando
Ore 21.00, piazza Pinelli - Incoronazione e omaggio ai Reali, all'Ordine Ex Regine e all'Ordine dei Cavalieri; danze a cura della scuola "La Fenice" di Cuorgnè
Ore 22.30 - Corteo storico

Domenica 18 maggio
Centro storico - Ore 9.00-19.00 - Spettacolo del Gruppo Storico del Palio di Asti; Accampamento Medievale; Antro delle Streghe; Pranzo Reale; Omaggio ai Reali
Ore 21.00, Manifattura - Passeggio Medievale, sfilata di moda in collaborazione con i Commercianti Cuorgantesi

Mercoledì 21 maggio
Ore 21.00, piazzetta del Municipio - "Guarda dentro, la vita nei colori", teatro popolare

Giovedì 22 maggio
Ore 21.00, piazzetta del Municipio - "Giochi di corte - 1° Festival del Giullare"

Venerdì 23 maggio
Centro storico
Ore 19.00 - Apertura delle Bettole allestite dai Borghi
Ore 20.30 - Corteo storico, spettacoli medievali e Corsa dj Butaj
Ore 23.00 - Premiazione della Corsa dj Butaj
Ore 01.00 - Chiusura delle bettole

Sabato 24 maggio
Centro storico
Ore 19.00 - Apertura delle Bettole allestite dai Borghi
Ore 20.00 - Spettacoli medievali e ritrovo Gruppi Storici e Borghi Cuognatesi 
Ore 21.00 - Rientro di Re Arduino con la sua Armata dalla Rocca di Sparone
Ore 22.30 - Corteo Storico
Ore 02.00 - Chiusura delle bettole

Domenica 25 maggio
Centro storico
Ore 11.00 - Apertura delle Bettole
Ore 14.00 - Corto storico
Ore 16.00 - Svolgimento 17° Torneo Equestre e premiazione; esibizione Falconieri di Macerata.
Ore 21.00 - Spettacolo "Arduino 2000" con gli Heredium
Ore 22.30 - Spettacolo pirotecnico

1-6-7-8 giugno 2003

IX EDIZIONE FERIE MEDIEVALI
Pavone Canavese

(dal sito della Provincia di Torino)

Il Castello di Pavone è uno dei monumenti più belli del patrimonio artistico italiano.
Nel 1885 il portoghese Alfredo d'Andrade, viaggiatore, pittore, incisore, architetto, nonché creatore, l'anno precedente, del Borgo Medioevale di Torino, fu nominato Regio Soprintendente ai Monumenti del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Lo stesso anno acquistò per sé e per farne la propria dimora un vetusto castello canavesano, un baluardo difeso da una doppia cinta muraria a protezione di un antico ricetto, munito di torri e di un possente mastio, abbandonato al degrado dall'inizio del Settecento. Al castello di Pavone D'Andrade dedicò trent'anni della sua vita, ne studiò le origini e lo riportò al passato splendore con le linee architettoniche delle costruzioni medioevali piemontesi: alte torri quadrate e mura merlate, un arioso cortile con un bel pozzo, un giardino, la chiesetta romanica di San Pietro. Stanze e saloni furono affrescati e decorati secondo le erudite indicazioni dell'architetto. Nel castello riecheggiarono ancora le voci lontane dei castellani e degli uomini della piccola guarnigione armata, la concitazione dei momenti di pericolo e la gioia dei giorni di festa.
La storia di Pavone, antico possedimento feudale dei vescovi di Ivrea, torna a rivivere ogni anno nelle suggestive Ferie Medievali, giornate di studio, di rievocazione storica e di festa tra le più interessanti e coinvolgenti del nostro territorio.

Domenica 1 giugno

(ore 15.00) Museo D'Andrade: Inaugurazione mostra a tema.Visita alla mostra archeologica "Al di là del Po ci sono i Salassi".

(ore 17.00) Salone Comunale: Convegno "L'età medievale e le strutture fortificate rurali ("ricetti") in Canavese"; "I Templari nei territori subalpini del Piemonte in Canavese"; "Scrivere in piemontese nel medioevo". Campo d'armi: Giostra dei cavalieri. Animazione, giocoleria e spettacoli medievali.

(ore 20.00) Convivio Medievale

Venerdì 6 giugno

(ore 19.30) Antico Borgo e Ricetti: Apertura delle "Taverne".

(ore 21.30) In piazza e nelle taverne: Concerto di musica celtica e occitana con i Lou Dalfin e altri musici.

Sabato 7 giugno

(ore 18.00) Incontro con i gruppi partecipanti al VI Torneo Nazionale di "duello storico".

(ore 19.30) Apertura delle "Taverne". Spettacoli itineranti.

(ore 22.00) Piazza del Comune: Rievocazione storica. Spettacolo teatrale e di animazione.Giuramento dei Cavalieri al Console.Duello a torce infuocate.Veglia al campo d'arme

Domenica 8 giugno

(dal mattino) Ricostruzione dell'antico Borgo con mestieri, bancarelle, esposizioni e spettacoli itineranti con gruppi di animazione, musici, giocolieri, saltimbanchi. Messa solenne e benedizione dello stendardo. Rievocazione storica: Giuramento di fedeltà del Console al Vescovo Palaynus. VI Torneo di duello storico cui parteciperanno 20 scuole d'armi e accademie provenienti da diverse regioni d'Italia. Corto storico e cerimoniali. Spettacoli medievali.

Concerto di musica medievale e celtica. Sino a tarda notte saranno aperte le Taverne.

8-12-14 giugno 2003

XII EDIZIONE SETTIMANA FRUCTUARIENSE

San Benigno Canavese

(dal sito della Provincia di Torino)

A S. Benigno Canavese sorge uno dei più antichi e grandiosi complessi monastici dell'Italia settentrionale, che racchiude al suo interno due abbazie sovrapposte, una del 1003 e l'altra del 1776. La più recente, opera degli architetti Vittone e Quarini, fu voluta dal cardinale Delle Lanze, per suggellare sette secoli di potere e fasto dell'importante istituzione religiosa creata intorno al Mille dall'abate Guglielmo di Volpiano, nipote di Arduino d'Ivrea ed illuminato rinnovatore, in senso spirituale e strutturale, di monasteri.
A quarant'anni Guglielmo ritornava alle terre di famiglia dopo un lungo soggiorno in Francia, durante il quale aveva diretto e dato nuovo impulso a più di 40 abbazie tra Borgogna, Lorena e Normandia, introducendo un'architettura romanica imponente ed elegante, degno involucro di una vita monastica rigenerata e aperta al secondo millennio della cristianità.
La nuova abbazia di Guglielmo da Volpiano ebbe il nome di Fruttuaria - poiché sorta in un antico sito destinato alla riproduzione degli agnelli (fructus) - e godette di straordinaria prosperità spirituale e materiale, divenendo nel tempo una potentissima signoria ecclesiastica.
In questo luogo di pace volto al futuro, lontano dai titanici conflitti che l'avevano coinvolto e sconfitto, Arduino scelse di concludere in umiltà e solitudine la sua esistenza terrena. Erano trascorsi pochi anni dal giorno in cui aveva assistito alla consacrazione dell'abbazia di Fruttuaria cingendo la corona di Re, circondato dalla corte e dai massimi dignitari del regno d'Italia.

Domenica 8 giugno

(pomeriggio) animazione in costume e visite al Ricetto

(ore 21.30-23.00) piazza antistante l'Abbazia: Rievocazione storica degli eventi e degli uomini che parteciparono alla fondazione e costruzione del millenario monastero

Giovedì 21 giugno

(ore 21.00) piazza antistante l'Abbazia: Dama vivente in costume

(ore 22.00) piazza antistante l'Abbazia: replica rievocazione storica

Sabato 14 giugno

(ore 20.00) cena medievale in costume in un cortile del centro storico (prenotazione obbligatoria)

 

28-29 giugno 2003

II EDIZIONE STORIE D’AMORE

PIOSSASCO

(dal sito della Provincia di Torino)

L'amore è il tema, affascinante e complesso, celebrato da Piossasco con una suggestiva rievocazione storica di appassionanti storie che ebbero luogo nella comunità tra Cinque e Settecento. Nella città in festa, affollata di ospiti e visitatori, si susseguono due giornate fitte di appuntamenti con la storia, l'arte, la cultura e la gioia. Le musiche, i canti, le danze, i banchetti, i dipinti sono la migliore cornice per raccontare un'antica storia d'amore che appartiene alla memoria del luogo.
L'illustre passato della cittadina è legato all'ascesa e all'affermazione della robusta dinastia dei Piossasco, di antichissimo ceppo longobardo. In epoca feudale Piossasco fu uno dei contadi più importanti del Piemonte, e nel Quattrocento la dinastia fu insignita del titolo comitale. I Conti di Piossasco estesero i loro domini su tutti i territori circostanti, istituirono la castellania di Rivoli e il casato si divise in diversi rami: i Rossi, signori di Scalenghe, i Feys, signori di None, i Federici, signori di None, e i Folgori, signori di Piossasco.
A quest'ultima discendenza appartennero i cugini Marco Antonio e Carlo Piossasco Folgore, pretendenti, rispettivamente per amore e per interesse, alla mano della bella e determinata Isabella Piossasco Rossi. L'unione di Isabella e Marco Antonio - contrastata dall'infido patrigno di lei, che le carpì addirittura un'ingente donazione - volse al lieto fine grazie alla fermezza dei sentimenti della ragazza e all'intervento di un influente giurista, che difese i suoi diritti in tribunale.

Sabato 28 giugno
(ore 16.00 - 24.00) Mercato di prodotti tipici e afrodisiaci. Festa in onore di Isabella con assaggi e degustazioni, musiche danze e partecipazione di gruppi folcloristici; la festa celebra il 10° anniversario di Piossasco con Cran Gevrier (Alta Savoia) e vedrà la partecipazione delle delegazioni di numerose Regioni italiane.

Domenica 29 giugno
(ore 10.00 - 19.00) Piossasco celebra l'Amore animando le vie del centro di musici, poeti, pittori, mercanti, sbandieratori, giocolieri, saltimbanchi, mangiafuoco, illusionisti, artisti di strada, e poi carrozze e cavalli, punti di degustazione e vendita di prodotti tipici ed esposizione di oggetti di artigianato, intrattenimenti ludici per bambini (teatrino delle marionette, giochi del Re, giostra del pony).
Nel corso della giornata avranno luogo i Cortei d'apertura dalle Borgate al Capoluogo; il Banchetto Nuziale, aperto a tutti; la rappresentazione teatrale della Storia d'Amore tra Isabella e Marco Antonio "Amor che è favola"; giochi pirotecnici.
Saranno possibili visite guidate agli edifici storici e alle ville.

12 luglio 2003
XVI RIEVOCAZIONE STORICO-RELIGIOSA DEL BEATO BERNARDO DI BADEN

Moncalieri

(dal sito della Provincia di Torino)

A Baden, nel cuore della Selva Nera, nel 1428 nacque Bernardo, secondogenito del margravio Giacomo I e della pia Caterina di Lorena. Il principe trascorse serenamente i suoi primi anni, spesso ospite di lontane corti come quelle di Carlo VII e di Renato d'Angiò, e - fattosi uomo - scelse uno stile di vita avventuroso e distaccato dai piaceri terreni.
Capitano di ventura votato alla castità, all'ardimento militare e ad un alto ideale di giustizia, di missione in missione percorse l'Europa. Nel 1458, diretto verso casa, rientrava da Genova con uno sparuto drappello di uomini. Era inseguito dalla peste, contratta in quella città. Il 15 luglio la malattia lo uccise appena trentenne a Moncalieri, nel convento di San Francesco.
Un'esistenza breve e intensa che forse non avrebbe lasciato memoria di sé, se non fosse divenuta immediato oggetto della devozione popolare. Ai suoi funerali, infatti, avvenne un primo miracolo, seguito poi da innumerevoli altri.
Il principe Bernardo di Baden, giovane capitano di ventura, fu così acclamato patrono e protettore della città di Moncalieri, e nel 1769 proclamato beato dalla Chiesa.
Il culto del Beato Bernardo è tuttora vivissimo a Moncalieri, che ogni anno ricorda il suo passaggio in città e la sua morte con una sentita e coinvolgente rievocazione storico-religiosa, che si articola attorno alla solenne processione con la quale l'urna contenente le reliquie di Bernardo viene trasportata dalla Collegiata di S. Maria della Scala alla parrocchia del Beato.

Sabato 12 luglio 2003 (ore 21.30) - La Processione, composta da circa 400 figuranti in costume quattrocentesco (esponenti degli antichi casati di Moncalieri e dintorni, notabili, popolani, damigelle, frati e prelati), vede la commossa partecipazione di migliaia di persone (35.000 nel 2002) e si muove da piazza Vittorio Emanuele. Sarà presente una delegazione di Baden Baden, città gemellata con Moncalieri. Il corteo sfila per via S. Croce, viale Porta Piacentina e Strada Genova, fino alla parrocchia del Beato Bernardo. Lungo il cammino sono rappresentati momenti di vita quotidiana del XV secolo: ricamatrici, lavandaie e pescatori al lavoro, pellegrini e soldati del principe accampati.
All'incrocio tra strada Genova e strada Villastellone viene rievocata in modo toccante la caduta da cavallo del Principe vinto dalla peste.

26 - 27 luglio 2003

XVII TORNEO STORICO DEI BORGHI DI SUSA

(dal sito della Provincia di Torino)

Adelaide di Susa (1020-1091) ebbe un ruolo fondamentale nel determinare le sorti di un vasto territorio e il destino di un casato. Il suo rango nobiliare era quello di contessa, ma già dai contemporanei fu acclamata marchesa (l'ufficio marchionale aveva allora carattere strettamente militare), in virtù della fermezza con cui seppe difendere e mantenere sottomessi i suoi territori, governando da sola dopo morte del marito, Oddone di Savoia, direttamente e indirettamente attraverso i figli e le loro famiglie acquisite, tenendo in scacco persino il suo potente genero, l'imperatore Enrico IV.
Ogni anno i sei Borghi di Susa ricordano la fulgida figura di Adelaide sfidandosi in un acceso torneo, nel quale danno prova di forza e destrezza nelle gare di tiro con l'arco e di tiro alla fune, e nella giostra del Saracino. In palio, ogni anno, un pregiato e conteso dipinto dedicato ad un argomento della millenaria storia segusina.
Nel 2003 il tema del Palio sarà la Zecca di Susa, la prima zecca di Stato aperta dai Savoia in Italia. Le prime monete vennero coniate nel 1091 sotto il regno di Umberto II (1091-1103), nipote di Adelaide; seguirono le monete di Amedeo III (1103-1148), di Umberto III (1148-1189) e di Tommaso I (1189-1233). Tutte recavano da un lato la croce, emblema del principe cristiano, circondata dal nome del regnante - dall'altro una stella a sei punte, simbolo di splendore e gloria, e la scritta "Secusia". La monete Segusine erano di valore variabile (c'erano i soldi buoni, i soldi forti, i soldi deboli, le lire, i denari e le monete d'oro e d'argento), avevano corso in tutti i Paesi e continuarono a circolare ancora dopo il 1400

Sabato 26 luglio

  • ore 20.00 - Dai borghi, partenza dei cortei con destinazione il castello.
  • ore 21.00 - Dal castello, partenza e fiaccolata del Corteo Storico della Marchesa Adelaide.
  • ore 21.30 Arrivo del corteo storico nell'arena romana. Spettacolo Medievale sul tema del Palio ("La Zecca di Stato") con la partecipazione di Borghi di Susa.
  • ore 23.00 - Giuramento dei capi-borgo e apertura ufficiale del Torneo Storico.

Domenica 27 luglio

  • ore 10.00 - Castello della Marchesa Adelaide, partenza del Corteo Storico verso la cattedrale.
  • ore 10.30 - Cattedrale di San Giusto: S.Messa e benedizione del Palio.
  • ore 11.15 - Da piazza Savoia, partenza del Corteo Storico nell'arena romana.
  • ore 15.30 Arrivo del Corteo Storico nell'arena romana.
  • ore 16.30 Inizio del Torneo.
  • ore 19.00 - Consegna del Palio al Borgo vincitore.
  • ore 21.00 - Festa finale al salone "Beato Rosaz".

 

30 - 31 agosto
6 - 7 - 13 - 14 settembre 2003
VIII EDIZIONE DI “C’ERA UNA VOLTA UN RE”

Rivoli

(dal sito della Provincia di Torino)

La storia di Rivoli è strettamente allacciata a quella del suo castello, che domina la città dall'alto della collina affacciata sul rettifilo dell'antica strada reale di Francia.
L'antica fortezza medievale, posta strategicamente all'imbocco della Val di Susa, fu trasformata all'inizio del Seicento in una sontuosa residenza della corte sabauda. Alla fabbrica di questa prima "dimora di delizie" lavorarono i maggiori architetti del tempo, che la dotarono di una grande galleria, di un vasto giardino terrazzato e di arredi preziosi. In seguito alle devastazioni subite nel corso della guerra di Successione spagnola, il Castello fu oggetto di un grandioso progetto di ricostruzione che prevedeva soluzioni architettoniche di straordinaria suggestione. I lavori, più volte interrotti dagli eventi storici, non furono mai portati a termine. Gli ultimi restauri d'epoca contemporanea, condotti con lucida sensibilità da Andrea Bruno, ci hanno restituito lo straordinario fascino del capolavoro incompiuto, evocativo dei fasti e degli splendori della vita di corte e al contempo di un'epoca segnata da avvenimenti drammatici.
In questa VIII edizione di C'era una volta un Re, Rivoli dedica al suo intenso e illustre passato tre momenti di rievocazione storica di grande suggestione. Nel centro storico cittadino, spogliato di tutti i segni dell'attuale civiltà, i visitatori rivivranno nei giorni di festa l'atmosfera e gli episodi di vita quotidiana del primo Settecento, in una meticolosa ricostruzione dei luoghi, degli abiti e delle usanze. Il ricchissimo programma degli spettacoli e delle manifestazioni si articola in tre fine settimana e prevede spettacoli di Suoni e Luci, l'esibizione di gruppi storici militari provenienti da diversi Paesi e la rievocazione della famosa improvvisa abdicazione del re di Sardegna Vittorio Amedeo II in favore del figlio Carlo Emanuele III, avvenuta il 30 settembre 1730.

Sabato 30 agosto

  • (pomeriggio) Visite culturali su temi storici, con la partecipazione di esperti della materia e guide turistiche. Sono previsti momenti d'animazione musicale o teatrale.
  • (sera) Castello. Spettacolo di Sons et Lumières.

Domenica 31 agosto

  • (mattina e pomeriggio) Visite culturali su temi storici.
  • (pomeriggio) Convegno di studi "Rivoli e gli architetti dei Savoia"
  • (sera): "Dono del Re de l'Alpi a Madama Reale": viene riproposta la festa danzante indetta a Rivoli il 10 febbraio 1645.

Sabato 6 settembre

  • (pomeriggio) Visita degli accampamenti militari: percorso storico dall'Epoca romana al Risorgimento.
  • (sera) Castello. Spettacolo di Sons et Lumières, con l'intervento dei gruppi storici, che si esibiscono in manovre militari con fucili, spade, cannoni, cavalli.

Domenica 7 settembre

  • (mattina e pomeriggio) Visita degli accampamenti militari.
  • (pomeriggio) Castello. Spettacolo di Sons et Lumières, con l'intervento dei gruppi storici.
  • (sera) Visita notturna degli accampamenti militari, alla luce di fuochI e fiaccole, durante la preparazione e la consumazione del pasto serale, cui è possibile partecipare, in numero limitato, indossando costumi dell'epoca.
  • (notte) Spettacoli e divertimenti negli accampamenti.

Sabato 13 settembre

  • (sera) Castello. Spettacolo di Sons et Lumières.

Domenica 14 settembre

  • (mattina e pomeriggio) C'era una volta un Re. Il Centro storico si rivela al visitatore com'era Rivoli il 3 settembre 1730, con concerti di musica barocca, momenti di vita popolare e aristocratica, danze, giochi dei bambini e spettacoli di marionette, passeggiate a dorso d'asino e a cavallo o in carrozza. Borgo degli artigiani. Presso il Castello: manovre militari, salve di mortaio, esibizioni a cavallo, visite agli alloggiamenti della Guardia del Re e alle prigioni, caroselli di cavalieri ed amazzoni.
  • (sera) Rappresentazione teatrale della Solenne cerimonia dell'abdicazione del Re (3 settembre 1730)
  • (notte) Alti fuochi di gioia barocchi (Meraviglie pirotecniche)

Dal 30 agosto al 14 settembre

  • (tutte le sere) Il piatto del Re. Locande e menù tipici del 1730

20-25-26-27-28 settembre 2003
VI EDIZIONE DELL’ASSEDIO DI CHIVASSO DEL 1705

(dal sito della Provincia di Torino)

Chivasso fu coinvolta nei primi anni del Settecento in eventi bellici di straordinaria portata, determinanti per la storia Piemontese ed Europea.
Nel corso della guerra di successione spagnola il duca Vittorio Amedeo II, impegnato nella riconquista dei propri domini invasi dai francesi, si ritira a Chivasso, ultimo baluardo rimasto in difesa di Torino. Il 24 giugno 1705 le truppe di Luigi XIV di Francia attaccano e bombardano la cittadina da più parti, stringendola d'assedio per oltre un mese. La notte del 29 luglio, dopo una strenua resistenza, la città stremata assiste all'ingresso dei francesi vittoriosi. L'indomani i Sindaci di Chivasso suggellano la resa consegnando le chiavi della città a Vendôme.
Il sacrificio di Chivasso non fu vano, durante il lungo assedio Torino organizzò le proprie difese e nel 1706 l'azione militare congiunta di Vittorio Amedeo II e di Eugenio di Savoia determinò il fallimento della presa della capitale sabauda. L'assetto urbanistico di Chivasso conserva tuttora la traccia - a tratti alterata ma non dispersa - della vasta opera di ricostruzione che seguì l'assedio del 1705 e che comportò la demolizione degli edifici e dei monumenti più antichi.
La rievocazione della battaglia conclusiva dell'assedio di Chivasso è interpretata da Gruppi Storici che indossano le uniformi e portano le armi fedelmente ricostruite dei corpi militari settecenteschi del ducato di Savoia. Sfilano per le vie cittadine, si esibiscono in esercitazioni militari e scendono sul campo i battaglioni del gruppo storico "Pietro Micca", i Granatieri del Brandeburgo, i Dragoni della Reale Mandria, le Guardie del Corpo a cavallo di Sua Maestà, in un clima di grandissima suggestione.

Sabato 20 - domenica 28 settembre
Vie e piazze del centro storico: La storia nelle strade della memoria
Mostra all'aperto con pannelli e gigantografie con i ritratti dei personaggi e le illustrazioni dell'episodio, allestita nel centro storico imbandierato con i gonfaloni della Città
Palazzo del Lavoro e dell'Economia "L. Einaudi": Moda e modi del Settecento piemontese
Mostra di costumi, stoffe e arredamenti

Giovedi 25 settembre
(ore 21.15) Duomo Collegiata di Santa Maria Assunta: Concerto inaugurale
Orchestra Sinfonica nazionale della RAI

Venerdì 26 settembre
(ore 21.00) Vie e piazze del centro storico: In ogni spazio mai fuori luogo
Compagnia teatrale Faber Teater e Compagnie Ospiti nell'ambito del Festival "Teatri di confine"

Sabato 27 settembre
(ore 21.00) Vie, piazze e antichi cortili del centro storico: Alla luce di mille candele: meraviglie e sorprese oltre la scenografia urbana
Antichi mestieri, musiche, giochi e scene di vita di corte e di popolo nella Chivasso di inizio '700

Domenica 28 settembre
(ore 9.00 - 19.00) Centro storico: Antichi mestieri e arti manuali
(ore 10.00) Duomo Collegiata di Santa Maria Assunta: Missa pro pace et iustitia servanda
Solenne funzione in lingua latina accompagnata dal Coro "Goitre" di Torino
(ore 11.00) Piazza della Repubblica: Movimenti da fermo e di massa delle truppe sabaude
(ore 12.30) Parco del Mauriziano: Pranzo all'accampamento di Vittorio Amedeo II
Menù e sapori d'epoca fra le verdi quinte della battaglia
(ore 16.00) Parco del Mauriziano: RIEVOCAZIONE DELLA BATTAGLIA DELL'ASSEDIO DI CHIVASSO DEL 1705
(ore 21.15) Chiesa di Santa
Maria degli Angeli: Concerto di chiusura eseguito dal Coro "Goitre"

 

sabato 4 - domenica 5 ottobre 2003
V EDIZIONE IL MISTERO DELLA MASCHERA DI FERRO TRA STORIA E LEGGENDA

Pinerolo

(dal sito della Provincia di Torino)

Il filosofo illuminista Voltaire fu il primo a diffondere la leggenda di un mistero tuttora irrisolto, che continua ad affascinare gli storici. Prigioniero nel carcere parigino della Bastiglia, Voltaire raccolse le testimonianze di guardiani e prigionieri che avevano conosciuto un enigmatico detenuto noto come "l'Uomo dalla Maschera di Ferro", morto il 19 novembre 1703. Attraverso le loro confidenze Voltaire tratteggiò la figura di quell'uomo, alto, di nobile aspetto e di raffinata educazione, trattato con grande rispetto dai suoi carcerieri ma obbligato a portare una maschera di ferro che nascondeva a chiunque i tratti del suo viso. Il prigioniero aveva il divieto, pena la morte la morte sua e dei propri interlocutori, di rivelare la propria identità.
Questa storia, romanzata da Alexandre Dumas ne "Il Visconte di Bragelonne", opera terza della trilogia dedicata ai tre moschettieri, ha conosciuto celebri trasposizioni cinematografiche che hanno contribuito a rinnovare la leggenda di un presunto ed infelice fratello gemello del Re Sole. Tuttavia pochi ricordano che, prima di terminare i suoi giorni alla Bastiglia, l'Uomo dalla Maschera di Ferro soggiornò a lungo nel carcere della cittadella di Pinerolo, allora munita piazzaforte in territorio francese. Il governatore della cittadella, Saint Mars, legò la sua vita a quella del suo misterioso prigioniero e lo seguì nelle sue successive destinazioni.
All'Uomo dalla Maschera di Ferro, al suo doloroso segreto, e ai forti contrasti della sua difficile epoca, Pinerolo dedica una suggestiva rievocazione, diretta da una perfetta regia

Sabato 4 - Domenica 5 ottobre
Ogni anno Pinerolo ricorda, con una coinvolgente festa, l'uomo dalla Maschera di Ferro. Nelle vie e nelle piazze si succedono le danze al suono delle ghironde, i giochi di destrezza, le sfide, i duelli, le parate e gli spari di cannoni, mortai e colubrine. Un clima di gioiosa aspettativa per gli incontri e le sorprese che attendono i visitatori ad ogni passo.
Domenica sera, al termine di due giorni di manifestazioni, con una solenne cerimonia verrà svelata l'identità dell'uomo che ha impersonato il misterioso prigioniero nel corso di questa V edizione della rievocazione storica

4 - 5 ottobre 2003
VII EDIZIONE IEVOCAZIONE STORICA DELLA BATTAGLIA DELLA MARSAGLIA

Volvera

(dal sito della Provincia di Torino)

 

 

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