Per un discernimento di alcuni segni dei tempi
L'attuale situazione, creatasi a seguito della crisi esplosa l'11 settembre 2001, costituisce un segno dei tempi; la crisi internazionale vorrebbe imprimere un'accelerazione dei tempi, ma, in quanto "segno dei tempi" può ricondurre soltanto ad approfondire la nostra identità cristiana. Il conclamato "scontro di civiltà", di fatto si rivela uno "scontro di inciviltà".
L'identità cristiana, che si riscopre in questi ultimi anni, è molto più profonda, più impegnativa: è qualcosa che si stenta a proclamare, perché non può ridursi a una dottrina politica, sociale, morale, o "religiosa"; tale identità cristiana sembra rivelarsi sempre più spropor-zionata non solo per gli uomini del nostro tempo, ma anche per gli uomini di ogni tempo.
Sul finire del "Giubileo"
La celebrazione giubilare dei martiri del secolo XX° non è da annoverare semplicemente tra le tante "celebrazioni giubilari", poiché si sta sempre più delineando come segno "destabilizzante", che lo Spirito ha mandato alle Chiese. Circa un anno prima dell'11 settembre 2001, lo Spirito ha detto alle Chiese (cf. Ap 2,7) che non sarebbe stata più possibile una vita cristiana "normale", esente dalla persecuzione e dalla "grande tribolazione" (cf. 1Ts 1,6): tante Chiese nel secolo appena trascorso l'hanno già vissuto e lo stanno ancora vivendo e ce l'hanno comunicato in un dialogo di fede.
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