Altri segni dei tempi nella medesima direzione
Credo di dover cogliere, accanto al segno della società secolarizzata post-cristiana, altri tre segnali che, pur appartenendo in modi diversi all'ambito degli impulsi religiosi nell'umanità del nostro tempo, pongono radicalmente la questione del mistero di Cristo e soprattutto del "Cristo crocifisso", anche se da punti di osservazione diametralmente opposti.
Li elenco brevemente, poiché non intendo trattarli tutti per esteso, mentre è mia intenzione soffermarmi su un compito specifico: operare un possibile discernimento cristiano in rapporto all'"islam".
È, infatti, possibile che l'impegnarsi per un discernimento cristiano su cos'è l'"islam" sia un modo concreto e attuale attraverso il quale obbedire ai due imperativi biblici isaiani: "Convertitevi, venite".
Alcune istanze delle dottrine induiste e buddiste
Innanzi tutto, emergono alcune istanze delle dottrine induiste e buddiste, largamente accolte nel mondo occidentale come "supplementi d'anima", o di "spiritualità", sia nella versione di tecniche di meditazione parzialmente utilizzate in ambito cristiano, come nella forma di sistemi integralmente assunti e sostitutivi della fede in Cristo. In ogni caso è evidente la tendenza a evadere, o a ridurre, o a risolvere il mistero del Cristo crocifisso tra i vari simboli, o stadi di una "spiritualità", "senza enfatizzazioni", come si suole dire.
Non intendo rispondere a simili istanze, ma voglio inequivocabilmente sottolineare che il loro relativizzare, o mettere tra parentesi il mistero di Cristo crocifisso, teorizzati anche da alcune correnti della cosiddetta "teologia delle religioni", non possono essere considerati compatibili con la fede in Cristo.
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