La questione "islam"
La terza istanza è costituita dall'"islam", dalla sua struttura religiosa, che vorrebbe porre l'uomo non in diretto contatto con Dio, ma con la sua legge, la quale di fatto sostituisce Dio nel rapporto di quotidianità con l'uomo, senza intermediazioni e senza alcun mediatore, riducendo perciò irrimediabilmente il Cristo, e in particolare cancellandone l'immagine e la realtà di "crocifisso", oltre che di "figlio di Dio", a qualsiasi livello. Tutto ciò è evidente ed esplicito nel "sunnismo", che rappresenta il 90% dell'islam mondiale; è vero anche per lo "sciismo", che rappresenta circa il 10% dell'islam mondiale. Neppure nel "sufismo" , nonostante il suo tentativo di dare una certa importanza nelle sue dottrine ascetico-mistiche alla figura di Gesù, l'esito reale dell'operazione ermeneutica su Gesù cambia .
In questo senso, il ricentrarsi sul Cristo crocifisso diventa la riscoperta di un'identità cristiana radicale, quanto irriducibile, assolutamente caratterizzante e capace di discernimento, proprio perché messa sotto pressione dal secolarismo, dalle istanze orientaleggianti, da una nuova ermeneutica giudaica emergente e dall'islam, che diventano, anche nel loro insieme, "segni dei tempi", in quanto mettono a tema appunto il mistero di Cristo crocifisso.
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