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Roma,
18 marzo 2004
STRAGE
FRATELLI MATTEI. RAMPELLI: "PETIZIONE POPOLARE
E MOZIONI IN TUTTI GLI ENTI LOCALI PER LA REVOCA DELLO
STATUS DI RIFUGIATO DI LOLLO"
Petizione
per la raccolta delle firme e mozione in Consiglio regionale.
Impegno
a tutto campo per chiedere la revoca dello status di
rifugiato politico di Achille Lollo, l'assassino dei
fratelli Mattei. Fabio Rampelli, dirigente nazionale
e componente il coordinamento nazionale di An, punta
alla mobilitazione popolare e istituzionale attraverso
una petizione e una mozione per far intervenire i ministri
degli Esteri e di Giustizia, affinché si facciano
promotori presso il governo brasiliano della richiesta
di revoca dello status di rifugiato politico ad Achille
Lollo.
"Siamo
certi che con una massiccia campagna di adesioni alla
petizione popolare - osserva Rampelli - il governo italiano
non potrà fare a meno di impegnarsi a chiedere
al Brasile la revoca dello status di rifugiato politico
ad Achille Lollo e a inoltrare una nuova richiesta per
la sua estradizione. Oltre alla petizione, ho già
formalizzato in Regione una mozione per chiedere l'impegno
della Giunta in questa battaglia, che deve coinvolgere
tutti gli enti locali affinché le istituzioni
territoriali facciano sentire la propria voce: l'assassino
dei fratelli Mattei - aggiunge Rampelli - deve tornare
in Italia a scontare la sua pena come tutti i cittadini
che commettono dei reati e che sono condannati dalla
giustizia".
"Le
protezioni e i privilegi - conclude Rampelli - di cui
Lollo ha goduto in questi decenni grazie alla complicità
della sinistra devono cessare".
Roma,
17 marzo 2004
ROGO DI PRIMAVALLE. RAMPELLI:
"IL GOVERNO CHIEDA AL BRASILE LA REVOCA DELLO STATUS
DI RIFUGIATO POLITICO PER OTTENERE L'ESTRADIZIONE"
"L'articolo 1 comma f lettera b della Convenzione
di Ginevra del 28 luglio 1951, sottoscritta da tutti
i paesi dell'Onu (quindi anche dal Brasile), relativa
allo status di rifugiato, stabilisce testualmente che
'le disposizioni di questa convenzione non saranno applicabili
alle persone delle quali si abbiano serie ragioni per
credere che esse abbiano commesso un grave reato comune
fuori dal paese di accoglimento prima di esservi ammesse
come rifugiati': Lollo è stato condannato per
omicidio volontario aggravato per essere stato l'artefice
del rogo che causò la morte dei Fratelli Mattei
nella loro abitazione a Primavalle nel 1973, quindi
il Brasile ha l'obbligo morale e politico di far venir
meno la condizione che consente all'ex attivista di
Potere Operaio di non essere estradato". E' quanto
dichiara Fabio Rampelli, dirigente nazionale componente
il coordinamento nazionale di An.
"Nel
ringraziare l'avvocato Luciano Randazzo, legale della
famiglia Mattei, per l'impegno e la collaborazione che
sta mettendo per portare avanti questa battaglia, sottolineo
che è inammissibile - osserva Rampelli - che
il Brasile possa considerare Lollo un rifugiato alla
stregua dei profughi curdi che sono venuti in Italia
per sfuggire dalle persecuzioni di Saddam Hussein: un
conto è non concedere l'estradizione, come fa
l'Italia, per quei ricercati nei paesi che ancora praticano
la pena di morte, altra cosa è dare ospitalità
ad una persona che si è macchiata di un atroce
delitto e che deve essere rimpatriato per scontare la
giusta pena, passata in giudicato".
"Il
Ministro degli Esteri e quello della Giustizia - conclude
Rampelli - devono intervenire con fermezza e decisione
per chiedere al Brasile la revoca dello status di cui
Lollo gode e inoltrare una nuova richiesta di estradizione,
come è stato fatto più volte per ottenere
dalla Francia quella per l'ex leader dei Pac, Cesare
Battisti".
Roma,
11 marzo 2004
AVVISO
DI GARANZIA A TOTARO PER DICHIARAZIONI SUL GAPPISTA
FANCIULLACCI. RAMPELLI: "ACCUSA ASSURDA, LA SINISTRA
E' ANCORA PRIGIONIERA DELLA CULTURA DELL'ODIO"
"L'avviso
di garanzia al consigliere Achille Totaro per aver definito
il gappista Bruno Fanciullacci 'assassino' in riferimento
alla morte del filosofo Giovanni Gentile rappresenta
un'assurdità e dimostra quanto la sinistra sia
ancora prigioniera di schemi ideologici ormai superati".
E' quanto dichiara Fabio Rampelli, dirigente nazionale
e componente il coordinamento nazionale di Alleanza
nazionale, che nel 2000 si fece promotore di una mozione
per il pluralismo culturale e contro la faziosità
dei manuali scolastici di storia.
"Achille
Lollo e Cesare Battisti, acclarati pluriomicidi - sottolinea
Rampelli - scorrazzano liberi per il mondo con lo status
di rifugiati politici (come se fossero stati condannati
per reati d'opinione e non per strage), l'intellighenzia
rossa rivendica la grazia per un altro assassino, Adriano
Sofri, senza neanche che il condannato si abbassi a
chiederla, mentre definire assassino chi ha stroncato
la vita a un'inerme uomo di Stato e maestro di filosofia
corrisponde a essere denunciati e addirittura, cosa
ancora più grave, a ricevere un avviso di garanzia".
"Voglio
pertanto esprimere a Totaro e ai militanti di Azione
Giovani raggiunti da questo assurdo provvedimento la
mia solidarietà - aggiunge Rampelli - l'aver
affermato che quello di Giovanni Gentile è stato
un assassinio corrisponde alla verità storica,
si trattò di un atto di vigliaccheria e non di
un gesto di eroismo, come invece a sinistra continuano
a sostenere".
"Qualche
decina di milioni di persone sono convinte che Gentile
sia stato ammazzato e che gli esecutori sono, dunque,
assassini: sarebbe interessante - conclude Rampelli
- se tutti costoro si autodenuciassero
".
Roma,
10 marzo 2004
ROGO
DI PRIMAVALLE. RAMPELLI: "IL GOVERNO ITALIANO INTERVENGA
SUL BRASILE PER CHIDERE LA REVOCA DELLO STATUS DI RIFUGIATO
POLITICO A LOLLO"
"Il governo intervenga immediatamente per chiedere
al Brasile la revoca dello status di rifugiato politico
ad Achille Lollo". E' quanto chiede il consigliere
regionale di Alleanza nazionale, Fabio Rampelli.
"Lollo - precisa Rampelli - è stato condannato
in contumacia per duplice omicidio volontario aggravato
per motivi abbietti e futili e con efferatezza: ciò
nonostante vive indisturbato in Brasile, dove, per effetto
dello status di rifugiato politico di cui gode da molti
anni, si è costruito un'attività editoriale
e politica di sostegno alla sinistra brasiliana, senza
contare il libero accesso al consolato per firmare il
sostegno ad una lista che fa riferimento all'Ulivo".
"E' necessario ed urgente che il nostro governo
intervenga con estrema decisione - aggiunge Rampelli
- per ottenere la revoca dello status di rifugiato politico
a Lollo, condizione della quale questo assassino si
fa scudo per non essere estradato. Oltre a ciò,
il suo nome deve essere cancellato dalle liste elettorali
dei Comites al Ministero degli Interni, perché
un condannato per omicidio e contumace non può
godere dei diritti politici".
"E' veramente il colmo - conclude Rampelli - che
questo soggetto, dopo essersi macchiato di uno dei più
atroci delitti della stagione degli anni di piombo,
possa addirittura fare politica attiva, e sarebbe anche
interessante sapere se, per la pubblicazione dei suoi
giornali, non usufruisca magari di contributi da parte
dello Stato italiano".
Rampelli ha infine annunciato la presentazione di un
ordine del giorno per chiedere che la Regione Lazio
metta a disposizione il suo ufficio legale per sostenere
la battaglia per l'estradizione dell'attivista di Potere
Operaio.
Roma,
10 marzo 2004
APPROVATA
ALL'UNANIMITA' MOZIONE DI RAMPELLI PER CHIEDERE LA REVOCA
PER LA DISCARICA DI FALCOGNANA
Tutti
contro la discarica di Falcognana: tutti i gruppi regionali
hanno sottoscritto e approvato oggi, nella seduta del
Consiglio regionale, la mozione presentata dal consigliere
regionale di Alleanza nazionale, Fabio Rampelli, per
la revoca dell'autorizzazione dell'un impianto per il
trattamento del fluff, il materiale di scarto non metallico
delle autodemolizioni.
"Il decreto, firmato dal commissario ai rifiuti
- ha spiegato Rampelli - sta sollevando le proteste
dei residenti della zona del Divino Amore e sta creando
preoccupazione perché le dimensioni di questa
discarica, costituita da un impianto di oltre due milioni
di metri cubi, andrebbero a stravolgere un'area vincolata
dove vi sono fonti di acque oligominerali e aziende
vitivinicole e che ricade all'interno delle aree contigue
al parco dell'Appia Antica".
"Adesso - sottolinea Rampelli - il commissario
deve prendere atto che i cittadini di questa zona hanno
il pieno sostegno di tutte le forze politiche e che
per questo motivo non si può più far finta
di nulla, la localizzazione di questa discarica dovrà
essere un'altra".
In merito alla approvazione della mozione è intervenuto
anche il presidente della commissione Ambiente, Luigi
Celori: "Il provvedimento regionale per la realizzazione
della discarica è stato preso con l'avallo del
Comune di Roma, il Consiglio regionale di oggi si è
espresso chiaramente, non mi pare che attualmente sia
altrettanto nitida la posizione del Campidoglio tramite
il suo assessore all'Ambiente e ai suoi tecnici".
Roma,
10 marzo 2004
VARIANTE
AUTOSTRADA CISTERNA VALMONTONE. RAMPELLI PROPONE COMMISSIONE
CONGIUNTA A VELLETRI: "PARERE AMMINISTRAZIONI COMUNALI
NON SARA' SCAVALCATO DA REGIONE"
Due
delegazioni di cittadini, una appartenente al Comitato
'per Malatesta' di Velletri e l'altra di Cisterna sono
state ricevute oggi in Consiglio regionale da una rappresentanza
di consiglieri regionali e dall'assessore ai Lavori
pubblici per discutere sul tracciato della Cisterna-Valmontone
e sulle eventuali proposte di variante.
"Abbiamo avuto conferma - ha dichiarato il consigliere
di Alleanza nazionale Fabio Rampelli - della totale
disponibilità della Regione a prendere in considerazione
ipotesi di tracciato alternativo e migliorativio. Non
verranno quindi scavalcate, come accaduto in passato,
le indicazioni che perverranno dalle amministrazioni
comunali e dai cittadini, e questo mi pare un dato importante
e innovativo".
"Per evitare comunque - aggiunge Rampelli - che
la Regione si esprima su questioni che non conosce e
che non domina, ho proposto la convocazione delle commissioni
Lavori pubblici e Ambiente sul posto. Tutte le forze
politiche presenti si sono espresse favorevolmente,
quindi - conclude Rampelli - saremo a Velletri e Cisterna
per effettuare il sopralluogo e celebrare i lavori della
Commissione".
Roma,
2 marzo 2004
OCCUPAZIONE GALILEI, RAMPELLI
REPLICA A ROSA RINALDI: "STIAMO PREPARANDO DOSSIER"
"Prendiamo atto con rammarico che nel comunicato
della vicepresidente della Provincia di Roma, Rosa Rinaldi,
si trovi lo spazio per condannare una qualificata presenza
democratica degli esasperati cittadini residenti nel
rione Esquilino e non ci sia una sola riga di condanna
per l'ennesima occupazione abusiva effettuata a danno
della collettività". È quanto dichiara
il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Fabio
Rampelli, a commento delle affermazioni rilasciate da
Rosa Rinaldi.
"Spero che il presidente Gasbarra - ha aggiunto
Rampelli - abbia proceduto in queste ore, tutelando
i cittadini che istituzionalmente rappresenta, a denunciare
il reato di occupazione che fino a ieri non era stato
rilevato. Un conto è decidere di utilizzare le
armi della dialettica per convincere chi ha commesso
un reato a pentirsi, altro è ignorare che il
reato sia stato commesso".
"An - ha concluso Rampelli - intende comunque supplire
alla scarsa sensibilità istituzionale dimostrata
dalla Provincia di Roma e preannuncia la presentazione,
nei prossimi giorni, di un dossier sulla palazzina dell'Istituto
Galilei occupata divulgandolo il documento ai cittadini
romani ed, eventualmente, anche alla magistratura ordinaria".
Roma,
10 febbraio 2004
RAMPELLI: APPLICARE IL PRINCIPIO
DELLE CASE A RISCATTO E BLOCCARE LE VENDITE DEGLI IMMOBILI
IMMESSI SUL MERCATO DOPO LA RIFORMA
L'esponente di An, promotore del principio della
casa a riscatto, invierà una lettera a Storace
e Dionisi per sollecitare il varo dei criteri attuativi
"La vera rivoluzione della riforma dell'Ater è
nell'applicazione del principio della casa a riscatto.
Per questo è fondamentale procedere alla tempestiva
applicazione della nuova legge, interrompendo vendite
di quegli immobili immessi sul mercato dopo il varo
della nuova legge in modo da evitare futuri ricorsi
degli inquilini. Mi sento quindi di condividere le preoccupazioni
di Giachetti. Se qualcuno non è d'accordo deve
chiedere un nuovo passaggio in aula e la modifica della
legge con l'eliminazione dell'art. 15 comma C".
E' quanto ha dichiarato Fabio Rampelli, consigliere
regionale di Alleanza nazionale, primo firmatario dell'articolo
sulle case a riscatto, che preannuncia una lettera al
presidente Storace e all'assessore Dionisi per sollecitare
il varo dei criteri attuativi dell'acquisto della casa
a riscatto.
"I vantaggi per la Regione e per l'Ater sono evidenti-
ha proseguito Rampelli- Attraverso questa operazione
si consente il risparmio sugli elevati costi della manutenzione
ordinaria e straordinaria, quantificabili in centinaia
di miliardi l'anno di vecchie lire, che passerebbero
nelle mani degli inquilini divenuti proprietari e condomini.
Dall'altra parte l'affittuario dello Iacp, che appartiene
a una fascia di reddito bassa, non sarà più
povero perché diventerà proprietario di
un bene immobile la cui valutazione di mercato si aggira
mediamente intorno ai 150 milioni delle vecchie lire".
"Il problema dell'Ater di risanare i conti non
è dunque dato dal prezzo di vendita, - ha puntualizzato
Rampelli- al contrario la vendita deve avvenire a prezzi
scontatissimi se non stracciati, in modo da favorire
l'inquilino nell'acquisto. In tal modo si trasferiscono
i costi dei lavori di manutenzione ai nuovi proprietari.
In più l'inquilino, che oggi vive nella maggior
parte dei casi in alloggi con gravi carenze strutturali
e non sente propria la casa nella quale vive, sarebbe
stimolato nell'intervenire su un bene divenuto suo a
tutti gli effetti, impedendo la costante avanzata del
degrado che contraddistingue gli attuali alloggi di
Edilizia Residenziale Pubblica".
· Questa la cronistoria della legge di riforma
Ater e delle case a riscatto
Durante la precedente legislatura, con Badaloni presidente
della Regione, Bonadonna (Prc) assessore alla Casa e
Appetecchia (Ds) presidente dello Iacp di Roma, furono
presentate da Alleanza nazionale due proposte tese a
consentire agli inquilini regolari di poter diventare
proprietari dell'alloggio.
Il meccanismo della casa a riscatto, nell'elaborazione
formulata consisteva nel considerare il canone mensile
versato per l'affitto alla stregua di una rata per riscattare
l'abitazione nella quale l'inquilino regolare viveva,
opportunità offerta anche all'affittuario moroso
che si fosse messo in regola con gli arretrati.Questa
proposta è stata rilanciata durante la campagna
elettorale del 2000 vinta dal centrodestra, la cui amministrazione
ha varato un anno e mezzo fa la riforma dello Iacp che
diventa Ater (Azienda territoriale per l'edilizia residenziale
pubblica). Nell'originaria formulazione della legge
di riforma non era tuttavia prevista la proposta per
la casa a riscatto, introdotta nel corso del dibattito
da un emendamento riproposto da Fabio Rampelli e approvato
dal Consiglio regionale.
Il comma C recita:"La Giunta regionale emana direttive
per l'assegnazione a riscatto di alloggi di edilizia
residenziale pubblica destinata all'assistenza abitativa,
sia con patto di futura vendita, sia in proprietà
immediata, definendo in particolare tempi, costi, garanzie
e facilitazioni ai sensi della normativa vigente".
Roma,
5 febbraio 2004
PALAZZO
RIVALDI, RAMPELLI: FARNE UN MUSEO DEI FORI, NON DISPERDERE
LA FRUTTUOSA COLLABORAZIONE TRA ISTITUZIONI
"In questi annI il rapporto di collaborazione tra
Ipab e Comune di Roma ha prodotto la salvaguardia di
Palazzo Rivaldi rispetto ad altri disegni che lo avrebbero
comunque sottratto alla città. La tutela e la
valorizzazione di Palazzo Rivaldi sono state una battaglia
sociale condotta da Alleanza nazionale che per anni
si è mobilitata per sollecitare la ristrutturazione
e il restauro dell'immobile per utilizzarlo a beneficio
della collettività".
È quanto ha dichiarato il consigliere regionale
di Alleanza nazionale, Fabio Rampelli, a commento delle
polemiche sorte sui destini del palazzo.
"Il circolo di Alleanza nazionale di Colle Oppio,-
ha aggiunto- convergendo su una proposta fatta dalla
Sovrintendenze e da Italia Nostra, riprese una idea
di Cederna per fare del prestigioso immobile un museo
dei Fori, raccogliendo oltre 1500 firme".
"Sono certo che - ha concluso Rampelli - la fruttuosa
collaborazione tra le istituzioni non andrà dispersa"
Roma,
2 febbraio 2004
RAMPELLI,
SU ACQUISTO CASE EX IACP, BENE STORACE, MA
"Apprezziamo l'iniziativa di Storace di dare priorità,
in questa nuova gestione degli Ater, all'acquisto delle
case popolari da parte degli inquilini. Tuttavia, sono
convinto che il presidente Storace ricorderà
agli amministratori degli Ater che è da un anno
e mezzo ormai che la riforma sull'edilizia residenziale
pubblica prevede la possibilità di applicare
i parametri delle case a riscatto (ovvero di considerare
gli oneri d'affitto pagati come anticipo sull'acquisto).
Per applicare questo principio mancano degli adempimenti
amministrativi non più prorogabili: gli inquilini
sono in attesa che le aziende emanino i regolamenti
attuativi. Soltanto così si potrà attuare
quella vera rivoluzione per la quale i cittadini delle
fasce sociali più deboli dei quartieri Erp ci
hanno votato nelle scorse elezioni".
È quanto dichiara il consigliere regionale di
Alleanza nazionale, Fabio Rampelli, primo firmatario
dell'emendamento che introduce il principio della casa
a riscatto, a commento della lettera inviata dal presidente
Storace ai presidenti di Ater di Roma e del Lazio.
Roma,
31 gennaio 2004
TRAM
EUR - TOR DE' CENCI. RAMPELLI: "STOP AL PROGETTO
PER TRASFORMARE LA ROMA LIDO IN METROPOLITANA"
"No
allo sventramento dell'Eur, occorre impegnare i fondi
governativi previsti per realizzare una linea ferroviaria
fino a Tor De' Cenci per trasformare in metropolitana
la Roma Lido". E' quanto dichiara il consigliere
regionale di Alleanza nazionale, Fabio Rampelli, in
merito all'ordine del giorno approvato dal Consiglio
regionale nell'ambito della manovra finanziaria sul
progetto del Comune relativo a quest'opera.
"Far
attraversare via della Grande Muraglia al Torrino e
via Borghi a Mostacciano da una linea tranviaria - sottolinea
l'esponente di An - comporterebbe gravi disagi all'assetto
viario attuale, su quest'ipotesi si sono del resto già
pronunciati negativamente sia i comitati dei residenti
che il XII Municipio con una specifica risoluzione".
"Mi
sembra molto più ragionevole - osserva Rampelli
- l'ipotesi di trasformare la linea attualmente esistente,
la Roma Lido, in una metropolitana che si fermerebbe
in località Mezzcammino, utilizzando parte dei
fondi stanziati per il progetto del tram e i 70 milioni
di euro stanziati dalla Regione per acquistare le nuove
vetture di questa linea: in questo caso si andrebbe
a creare un nodo di scambio per raggiungere su gomma
Spinaceto e Tor De' Cenci senza martoriare l'Eur".
"Questa
soluzione - conclude Rampelli - con la previsione di
nuove stazioni e idonei collegamenti tangenziali di
trasporto pubblico, potrà infatti garantire un
rapido collegamento con i quartieri del XII e XIII Municipio
di Spinaceto, Tre Pini, Vitinia, Casal Brunori per finire
a Mostacciano senza invadere il territorio e creare
altri problemi ad una viabilità che è
già caotica".
Roma,
31 gennaio 2004
ODG CONTRO PROGETTO PER AUDITORIUM
B. RAMPELLI: "LA REGIONE NON FIRMERA' L'ACCORDO
DI PROGRAMMA"
"La proposta della Giunta capitolina per realizzare
il cosiddetto Auditorium B è scandalosa e sbagliata
sotto tutti i punti di vista, per recuperare gli enormi
costi di costruzione e di gestione dell'Auditorium,
infatti, Veltroni e Morassut vogliono edificare 250.000
metri cubi di nuove costruzioni nelle aree circostanti
lo stadio Flaminio che verrebbe completamente soffocato
e non potrebbe più essere utilizzato per i grandi
eventi sportivi". E' quanto dichiara il consigliere
regionale di Alleanza nazionale, Fabio Rampelli, a commento
dell'ordine del giorno approvato dal Consiglio a margine
della manovra finanziaria che impegna la Regione a non
dar corso all'Accordo di programma promosso dal Comune
su questo progetto.
"Quest'opera - sottolinea l'esponente di An - stravolgerebbe
il quartiere e danneggerebbe irrimediabilmente l'unico
esempio di architettura moderna del dopoguerra che si
salva a Roma, oltre allo stadio, il cavalcavia di Nervi,
il Villaggio Olimpico e lo stesso Auditorium di Piano".
"Si tratta di una speculazione in piena regola
- aggiunge il consigliere di An Francesco Aracri - per
la quale sono stati già pagati a Renzo Piano
526.000 euro solo di consulenza, mentre i dati della
Ragioneria del Comune ci dicono che per la realizzazione
dell'Auditorium abbiamo toccato oltre 207 milioni di
euro, senza contare le spese correnti, cioè quello
che la città paga ogni anno per la gestione del
complesso, che ammonta a oltre 10 milioni di euro".
"Tenuto conto che il nuovo Prg di Roma - concludono
Rampelli e Aracri - non prevede per quest'area alcuna
nuova edificazione, riteniamo fondamentale che, grazie
all'approvazione di questo ordine del giorno, la Giunta
si impegni a tutelare il quartiere da questa vergognosa
speculazione, attivando al contrario tutte le iniziative
tese a riqualificare il Villaggio Olimpico e il quartiere
Flaminio".
"Bloccare questo progetto - precisa ancora l'assessore
all'Urbanistica del II Municipio, Lavinia Mennuni -
significa anche evitare lo sbancamento della collina
di Villa Glori, che ospita il parco della Rimembranza,
considerato che è lì prevista la realizzazione
di un parcheggio interrato. E' infine importante ricoradare
che la Regione ha dato seguito ad una petizione firmata
da oltre 11.000 cittadini che si sono opposti alla decisione
del Comune di Roma, raccogliendo e facendo proprie queste
istanze".
Roma,
31 gennaio 2004
LA
REGIONE LAZIO SPERIMENTA LA DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE:
PASSA EMENDAMENTO DI RAMPELLI PER 5 MILIONI DI EURO
"Roma sperimenterà la demolizione e la ricostruzione
con l'emendamento di cui sono il firmatario, approvato
oggi dal Consiglio regionale del Lazio". E' quanto
dichiara il consigliere regionale di Alleanza nazionale,
Fabio Rampelli.
"Adesso - sottolinea l'esponente di An - si potranno
iniziare a riqualificare le periferie più degradate
non attraverso l'espansione edilizia, ma attraverso
la 'sostituzione', strumento da tempo usato in tutto
il mondo occidentale e misteriosamente inattivo in Italia".
"Abbattere gli 'ecomostri' - conclude Rampelli
- come Corviale e i ponti del Laurentino 38, non è
più un sogno, l'obiettivo è quello di
ridare nuova dignità urbanistica alle nostre
periferie, rendendole vivibili e a misura d'uomo, e
perciò mi auguro che la Regione non abbandoni
questa strada, sviluppando sempre più le idee
per riconvertire l'espansione edilizia in riqualificazione
urbanistica".
Roma,
29 gennaio 2003
RAMPELLI: "VIOLANTE PARTECIPI
ALLA GIORNATA DEI VALORI NAZIONALI INDETTA DALLA REGIONE
E LANCIAMO UN APPELLO AGLI EDITORI, MAI PIU' DEFINIZIONI
DELLE FOIBE COME GOLINE CARSICHE"
"Apprezziamo la ritrovata serenità di giudizio
su uno dei drammi più atroci vissuto dai cittadini
italiani nel corso della guerra civile e per questo
invitiamo l'on. Luciano Violante a partecipare alla
giornata della celebrazione dei valori nazionali indetta
dalla Regione Lazio". È quanto ha dichiarato
Fabio Rampelli, consigliere regionale di Alleanza nazionale,
autore della proposta di legge per istituire la giornata
della memoria in onore delle vittime delle foibe e degli
esuli Giuliano-Dalmati e Fiumani.
"La tanto decantata pacificazione nazionale - ha
aggiunto Rampelli - deve passare attraverso i conti
con il proprio passato, la destra lo ha fatto anche
rischiando incomprensioni ed emorragie, ora si tratta
di rimboccarsi trasversalmente le maniche perché
le foibe non siano più parole impronunciabili
o politicamente scorrette. Invitiamo allora gli editori
e gli autori a scrivere la verità sui manuali
di storia ad uso dei licei e sui dizionari. Da un attento
monitoraggio, che anni fa scatenò una isterica
levata di scudi dell'intelligenza di sinistra, è
risultato che i maggiori libri di testo ignorano la
persecuzione titina ai danni di giovani e donne italiane
o, peggio ancora, come nel dizionario della lingua dell'ex
ministro Tullio De Mauro, si definiscono le foibe semplicemente
<doline carsiche>, quando addirittura non si manipola
la realtà storica dicendo che si tratta di <cavità
dove i nazisti gettavano le vittime delle rappresaglie>.
Ben vengano tutte le iniziative che spengano il fuoco
dell'odio ideologico e recuperino le radici di un'identità
nazionale che va al di là della destra e della
sinistra, ma è semplicemente italiana. Come dimostra
l'origine romana dell'anfiteatro di Pola e di tutte
le terre istriane".
"Evitiamo però - conclude Rampelli - il
balletto delle date e il copyright sulla toponomastica.
Su proposta di An alla Camera la giornata della memoria
tricolore è stata individuata per il 10 febbraio.
Perché proporne un'altra?".
22
gennaio 2004
VIA DEGLI IBERNESI. RAMPELLI
E MARSILIO: "SFRATTO RINVIATO GRAZIE AI MILITANTI
DI AN CHE SI SONO OPPOSTI ALL'INTERVENTO DELLA FORZA
PUBBLICA".
"L'intervento forza pubblica non è stato
sufficiente a sfrattare gli inquilini di via degli Ibernesi,
decine di militanti di Alleanza nazionale hanno impedito
che ciò avvenisse schierandosi al fianco dei
residenti fino dalle prime ore dell'alba". E' quanto
dichiarano il consigliere regionale di Alleanza nazionale,
Fabio Rampelli e il consigliere comunale Marco Marsilio.
"Grazie alla resistenza passiva dei nostri ragazzi
- hanno precisato Rampelli e Marsilio - che si sono
schierati barricati dentro l'edificio e degli inquilini
che hanno fatto picchetto davanti al portone, alla fine
la Polizia ha dovuto recedere dall'intenzione di sfrattare
gli inquilini, anche se restano i rischi di nuovi blitz
a breve termine poiché il rinvio non è
stato notificato dall'ufficiale giudiziario. Questo
decennale problema sociale, che oggi ha raggiunto un'altissima
tensione, ha mobilitato molti consiglieri del I Municipio
e consiglieri comunali delle varie forze politiche,
a testimonianza che la battaglia di An contro la desertificazione
del centro storico sia definitivamente diventata un
patrimonio comune".
"E' vergognoso - hanno aggiunto i due esponenti
di An - che gli appartamenti dello stabile siano già
stati messi in vendita, con tanto di annunci sui giornali,
senza che sia stata fatta nessuna proposta di acquisto
agli inquilini".
"Chiediamo pertanto alla proprietà - hanno
concluso Rampelli e Marsilio - un atto di ragionevolezza
e lanciamo la proposta affinché il Comune acquisti
in blocco l'immobile per risolvere la vicenda".
Roma,
22 gennaio 2004
RAMPELLI SU MUSEO DELLA SHOAH
IN VIA CAPO D'AFRICA
"Siamo ovviamente favorevoli all' istituzione di
un museo della Shoah a Roma e penso che le istituzioni
debbano insieme individuare una localizzazione idonea".
È quanto dichiara il consigliere regionale di
Alleanza nazionale, Fabio Rampelli, che precisa: "L'immobile
di via Capo d'Africa mi pare però che sia poco
adatto a ospitare una tale struttura. Voglio rammentare
che abitanti e operatori del rione Celio aspettano da
decenni dalle istituzioni il trasferimento del locale
centro anziani. Quello attuale è insufficiente
e insalubre nella sua ubicazione. E sarebbe bello, in
una prospettiva di continuità, affiancare una
nuova biblioteca e ludoteca per ragazzi all'interno
della quale custodire - magari - come propose il primo
Municipio all'epoca governato dal centrodestra, una
sorta di casa dei rioni. Un luogo dell'identità
di Roma dove conservare e valorizzare simboli e tradizioni
della nostra città".
"Penso comunque - ha concluso Rampelli - che la
Regione debba trovare il modo di preservare l'esperienza
dell'attuale gruppo di giovani occupanti".
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