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Fabio Rampelli
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Roma, 18 marzo 2004
STRAGE FRATELLI MATTEI. RAMPELLI: "PETIZIONE POPOLARE E MOZIONI IN TUTTI GLI ENTI LOCALI PER LA REVOCA DELLO STATUS DI RIFUGIATO DI LOLLO"
Petizione per la raccolta delle firme e mozione in Consiglio regionale.
Impegno a tutto campo per chiedere la revoca dello status di rifugiato politico di Achille Lollo, l'assassino dei fratelli Mattei. Fabio Rampelli, dirigente nazionale e componente il coordinamento nazionale di An, punta alla mobilitazione popolare e istituzionale attraverso una petizione e una mozione per far intervenire i ministri degli Esteri e di Giustizia, affinché si facciano promotori presso il governo brasiliano della richiesta di revoca dello status di rifugiato politico ad Achille Lollo.
"Siamo certi che con una massiccia campagna di adesioni alla petizione popolare - osserva Rampelli - il governo italiano non potrà fare a meno di impegnarsi a chiedere al Brasile la revoca dello status di rifugiato politico ad Achille Lollo e a inoltrare una nuova richiesta per la sua estradizione. Oltre alla petizione, ho già formalizzato in Regione una mozione per chiedere l'impegno della Giunta in questa battaglia, che deve coinvolgere tutti gli enti locali affinché le istituzioni territoriali facciano sentire la propria voce: l'assassino dei fratelli Mattei - aggiunge Rampelli - deve tornare in Italia a scontare la sua pena come tutti i cittadini che commettono dei reati e che sono condannati dalla giustizia".
"Le protezioni e i privilegi - conclude Rampelli - di cui Lollo ha goduto in questi decenni grazie alla complicità della sinistra devono cessare".

Roma, 17 marzo 2004
ROGO DI PRIMAVALLE. RAMPELLI: "IL GOVERNO CHIEDA AL BRASILE LA REVOCA DELLO STATUS DI RIFUGIATO POLITICO PER OTTENERE L'ESTRADIZIONE"
"L'articolo 1 comma f lettera b della Convenzione di Ginevra del 28 luglio 1951, sottoscritta da tutti i paesi dell'Onu (quindi anche dal Brasile), relativa allo status di rifugiato, stabilisce testualmente che 'le disposizioni di questa convenzione non saranno applicabili alle persone delle quali si abbiano serie ragioni per credere che esse abbiano commesso un grave reato comune fuori dal paese di accoglimento prima di esservi ammesse come rifugiati': Lollo è stato condannato per omicidio volontario aggravato per essere stato l'artefice del rogo che causò la morte dei Fratelli Mattei nella loro abitazione a Primavalle nel 1973, quindi il Brasile ha l'obbligo morale e politico di far venir meno la condizione che consente all'ex attivista di Potere Operaio di non essere estradato". E' quanto dichiara Fabio Rampelli, dirigente nazionale componente il coordinamento nazionale di An.
"Nel ringraziare l'avvocato Luciano Randazzo, legale della famiglia Mattei, per l'impegno e la collaborazione che sta mettendo per portare avanti questa battaglia, sottolineo che è inammissibile - osserva Rampelli - che il Brasile possa considerare Lollo un rifugiato alla stregua dei profughi curdi che sono venuti in Italia per sfuggire dalle persecuzioni di Saddam Hussein: un conto è non concedere l'estradizione, come fa l'Italia, per quei ricercati nei paesi che ancora praticano la pena di morte, altra cosa è dare ospitalità ad una persona che si è macchiata di un atroce delitto e che deve essere rimpatriato per scontare la giusta pena, passata in giudicato".
"Il Ministro degli Esteri e quello della Giustizia - conclude Rampelli - devono intervenire con fermezza e decisione per chiedere al Brasile la revoca dello status di cui Lollo gode e inoltrare una nuova richiesta di estradizione, come è stato fatto più volte per ottenere dalla Francia quella per l'ex leader dei Pac, Cesare Battisti".

Roma, 11 marzo 2004
AVVISO DI GARANZIA A TOTARO PER DICHIARAZIONI SUL GAPPISTA FANCIULLACCI. RAMPELLI: "ACCUSA ASSURDA, LA SINISTRA E' ANCORA PRIGIONIERA DELLA CULTURA DELL'ODIO"
"L'avviso di garanzia al consigliere Achille Totaro per aver definito il gappista Bruno Fanciullacci 'assassino' in riferimento alla morte del filosofo Giovanni Gentile rappresenta un'assurdità e dimostra quanto la sinistra sia ancora prigioniera di schemi ideologici ormai superati". E' quanto dichiara Fabio Rampelli, dirigente nazionale e componente il coordinamento nazionale di Alleanza nazionale, che nel 2000 si fece promotore di una mozione per il pluralismo culturale e contro la faziosità dei manuali scolastici di storia.
"Achille Lollo e Cesare Battisti, acclarati pluriomicidi - sottolinea Rampelli - scorrazzano liberi per il mondo con lo status di rifugiati politici (come se fossero stati condannati per reati d'opinione e non per strage), l'intellighenzia rossa rivendica la grazia per un altro assassino, Adriano Sofri, senza neanche che il condannato si abbassi a chiederla, mentre definire assassino chi ha stroncato la vita a un'inerme uomo di Stato e maestro di filosofia corrisponde a essere denunciati e addirittura, cosa ancora più grave, a ricevere un avviso di garanzia".
"Voglio pertanto esprimere a Totaro e ai militanti di Azione Giovani raggiunti da questo assurdo provvedimento la mia solidarietà - aggiunge Rampelli - l'aver affermato che quello di Giovanni Gentile è stato un assassinio corrisponde alla verità storica, si trattò di un atto di vigliaccheria e non di un gesto di eroismo, come invece a sinistra continuano a sostenere".
"Qualche decina di milioni di persone sono convinte che Gentile sia stato ammazzato e che gli esecutori sono, dunque, assassini: sarebbe interessante - conclude Rampelli - se tutti costoro si autodenuciassero…".

Roma, 10 marzo 2004
ROGO DI PRIMAVALLE. RAMPELLI: "IL GOVERNO ITALIANO INTERVENGA SUL BRASILE PER CHIDERE LA REVOCA DELLO STATUS DI RIFUGIATO POLITICO A LOLLO"
"Il governo intervenga immediatamente per chiedere al Brasile la revoca dello status di rifugiato politico ad Achille Lollo". E' quanto chiede il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Fabio Rampelli.
"Lollo - precisa Rampelli - è stato condannato in contumacia per duplice omicidio volontario aggravato per motivi abbietti e futili e con efferatezza: ciò nonostante vive indisturbato in Brasile, dove, per effetto dello status di rifugiato politico di cui gode da molti anni, si è costruito un'attività editoriale e politica di sostegno alla sinistra brasiliana, senza contare il libero accesso al consolato per firmare il sostegno ad una lista che fa riferimento all'Ulivo".
"E' necessario ed urgente che il nostro governo intervenga con estrema decisione - aggiunge Rampelli - per ottenere la revoca dello status di rifugiato politico a Lollo, condizione della quale questo assassino si fa scudo per non essere estradato. Oltre a ciò, il suo nome deve essere cancellato dalle liste elettorali dei Comites al Ministero degli Interni, perché un condannato per omicidio e contumace non può godere dei diritti politici".
"E' veramente il colmo - conclude Rampelli - che questo soggetto, dopo essersi macchiato di uno dei più atroci delitti della stagione degli anni di piombo, possa addirittura fare politica attiva, e sarebbe anche interessante sapere se, per la pubblicazione dei suoi giornali, non usufruisca magari di contributi da parte dello Stato italiano".
Rampelli ha infine annunciato la presentazione di un ordine del giorno per chiedere che la Regione Lazio metta a disposizione il suo ufficio legale per sostenere la battaglia per l'estradizione dell'attivista di Potere Operaio.

Roma, 10 marzo 2004
APPROVATA ALL'UNANIMITA' MOZIONE DI RAMPELLI PER CHIEDERE LA REVOCA PER LA DISCARICA DI FALCOGNANA
Tutti contro la discarica di Falcognana: tutti i gruppi regionali hanno sottoscritto e approvato oggi, nella seduta del Consiglio regionale, la mozione presentata dal consigliere regionale di Alleanza nazionale, Fabio Rampelli, per la revoca dell'autorizzazione dell'un impianto per il trattamento del fluff, il materiale di scarto non metallico delle autodemolizioni.
"Il decreto, firmato dal commissario ai rifiuti - ha spiegato Rampelli - sta sollevando le proteste dei residenti della zona del Divino Amore e sta creando preoccupazione perché le dimensioni di questa discarica, costituita da un impianto di oltre due milioni di metri cubi, andrebbero a stravolgere un'area vincolata dove vi sono fonti di acque oligominerali e aziende vitivinicole e che ricade all'interno delle aree contigue al parco dell'Appia Antica".
"Adesso - sottolinea Rampelli - il commissario deve prendere atto che i cittadini di questa zona hanno il pieno sostegno di tutte le forze politiche e che per questo motivo non si può più far finta di nulla, la localizzazione di questa discarica dovrà essere un'altra".
In merito alla approvazione della mozione è intervenuto anche il presidente della commissione Ambiente, Luigi Celori: "Il provvedimento regionale per la realizzazione della discarica è stato preso con l'avallo del Comune di Roma, il Consiglio regionale di oggi si è espresso chiaramente, non mi pare che attualmente sia altrettanto nitida la posizione del Campidoglio tramite il suo assessore all'Ambiente e ai suoi tecnici".

Roma, 10 marzo 2004
VARIANTE AUTOSTRADA CISTERNA VALMONTONE. RAMPELLI PROPONE COMMISSIONE CONGIUNTA A VELLETRI: "PARERE AMMINISTRAZIONI COMUNALI NON SARA' SCAVALCATO DA REGIONE"
Due delegazioni di cittadini, una appartenente al Comitato 'per Malatesta' di Velletri e l'altra di Cisterna sono state ricevute oggi in Consiglio regionale da una rappresentanza di consiglieri regionali e dall'assessore ai Lavori pubblici per discutere sul tracciato della Cisterna-Valmontone e sulle eventuali proposte di variante.
"Abbiamo avuto conferma - ha dichiarato il consigliere di Alleanza nazionale Fabio Rampelli - della totale disponibilità della Regione a prendere in considerazione ipotesi di tracciato alternativo e migliorativio. Non verranno quindi scavalcate, come accaduto in passato, le indicazioni che perverranno dalle amministrazioni comunali e dai cittadini, e questo mi pare un dato importante e innovativo".
"Per evitare comunque - aggiunge Rampelli - che la Regione si esprima su questioni che non conosce e che non domina, ho proposto la convocazione delle commissioni Lavori pubblici e Ambiente sul posto. Tutte le forze politiche presenti si sono espresse favorevolmente, quindi - conclude Rampelli - saremo a Velletri e Cisterna per effettuare il sopralluogo e celebrare i lavori della Commissione".

Roma, 2 marzo 2004
OCCUPAZIONE GALILEI, RAMPELLI REPLICA A ROSA RINALDI: "STIAMO PREPARANDO DOSSIER"
"Prendiamo atto con rammarico che nel comunicato della vicepresidente della Provincia di Roma, Rosa Rinaldi, si trovi lo spazio per condannare una qualificata presenza democratica degli esasperati cittadini residenti nel rione Esquilino e non ci sia una sola riga di condanna per l'ennesima occupazione abusiva effettuata a danno della collettività". È quanto dichiara il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Fabio Rampelli, a commento delle affermazioni rilasciate da Rosa Rinaldi.
"Spero che il presidente Gasbarra - ha aggiunto Rampelli - abbia proceduto in queste ore, tutelando i cittadini che istituzionalmente rappresenta, a denunciare il reato di occupazione che fino a ieri non era stato rilevato. Un conto è decidere di utilizzare le armi della dialettica per convincere chi ha commesso un reato a pentirsi, altro è ignorare che il reato sia stato commesso".
"An - ha concluso Rampelli - intende comunque supplire alla scarsa sensibilità istituzionale dimostrata dalla Provincia di Roma e preannuncia la presentazione, nei prossimi giorni, di un dossier sulla palazzina dell'Istituto Galilei occupata divulgandolo il documento ai cittadini romani ed, eventualmente, anche alla magistratura ordinaria".

Roma, 10 febbraio 2004
RAMPELLI: APPLICARE IL PRINCIPIO DELLE CASE A RISCATTO E BLOCCARE LE VENDITE DEGLI IMMOBILI IMMESSI SUL MERCATO DOPO LA RIFORMA
L'esponente di An, promotore del principio della casa a riscatto, invierà una lettera a Storace e Dionisi per sollecitare il varo dei criteri attuativi

"La vera rivoluzione della riforma dell'Ater è nell'applicazione del principio della casa a riscatto. Per questo è fondamentale procedere alla tempestiva applicazione della nuova legge, interrompendo vendite di quegli immobili immessi sul mercato dopo il varo della nuova legge in modo da evitare futuri ricorsi degli inquilini. Mi sento quindi di condividere le preoccupazioni di Giachetti. Se qualcuno non è d'accordo deve chiedere un nuovo passaggio in aula e la modifica della legge con l'eliminazione dell'art. 15 comma C".
E' quanto ha dichiarato Fabio Rampelli, consigliere regionale di Alleanza nazionale, primo firmatario dell'articolo sulle case a riscatto, che preannuncia una lettera al presidente Storace e all'assessore Dionisi per sollecitare il varo dei criteri attuativi dell'acquisto della casa a riscatto.
"I vantaggi per la Regione e per l'Ater sono evidenti- ha proseguito Rampelli- Attraverso questa operazione si consente il risparmio sugli elevati costi della manutenzione ordinaria e straordinaria, quantificabili in centinaia di miliardi l'anno di vecchie lire, che passerebbero nelle mani degli inquilini divenuti proprietari e condomini. Dall'altra parte l'affittuario dello Iacp, che appartiene a una fascia di reddito bassa, non sarà più povero perché diventerà proprietario di un bene immobile la cui valutazione di mercato si aggira mediamente intorno ai 150 milioni delle vecchie lire".
"Il problema dell'Ater di risanare i conti non è dunque dato dal prezzo di vendita, - ha puntualizzato Rampelli- al contrario la vendita deve avvenire a prezzi scontatissimi se non stracciati, in modo da favorire l'inquilino nell'acquisto. In tal modo si trasferiscono i costi dei lavori di manutenzione ai nuovi proprietari. In più l'inquilino, che oggi vive nella maggior parte dei casi in alloggi con gravi carenze strutturali e non sente propria la casa nella quale vive, sarebbe stimolato nell'intervenire su un bene divenuto suo a tutti gli effetti, impedendo la costante avanzata del degrado che contraddistingue gli attuali alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica".
· Questa la cronistoria della legge di riforma Ater e delle case a riscatto
Durante la precedente legislatura, con Badaloni presidente della Regione, Bonadonna (Prc) assessore alla Casa e Appetecchia (Ds) presidente dello Iacp di Roma, furono presentate da Alleanza nazionale due proposte tese a consentire agli inquilini regolari di poter diventare proprietari dell'alloggio.
Il meccanismo della casa a riscatto, nell'elaborazione formulata consisteva nel considerare il canone mensile versato per l'affitto alla stregua di una rata per riscattare l'abitazione nella quale l'inquilino regolare viveva, opportunità offerta anche all'affittuario moroso che si fosse messo in regola con gli arretrati.Questa proposta è stata rilanciata durante la campagna elettorale del 2000 vinta dal centrodestra, la cui amministrazione ha varato un anno e mezzo fa la riforma dello Iacp che diventa Ater (Azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica). Nell'originaria formulazione della legge di riforma non era tuttavia prevista la proposta per la casa a riscatto, introdotta nel corso del dibattito da un emendamento riproposto da Fabio Rampelli e approvato dal Consiglio regionale.
Il comma C recita:"La Giunta regionale emana direttive per l'assegnazione a riscatto di alloggi di edilizia residenziale pubblica destinata all'assistenza abitativa, sia con patto di futura vendita, sia in proprietà immediata, definendo in particolare tempi, costi, garanzie e facilitazioni ai sensi della normativa vigente".

Roma, 5 febbraio 2004
PALAZZO RIVALDI, RAMPELLI: FARNE UN MUSEO DEI FORI, NON DISPERDERE LA FRUTTUOSA COLLABORAZIONE TRA ISTITUZIONI
"In questi annI il rapporto di collaborazione tra Ipab e Comune di Roma ha prodotto la salvaguardia di Palazzo Rivaldi rispetto ad altri disegni che lo avrebbero comunque sottratto alla città. La tutela e la valorizzazione di Palazzo Rivaldi sono state una battaglia sociale condotta da Alleanza nazionale che per anni si è mobilitata per sollecitare la ristrutturazione e il restauro dell'immobile per utilizzarlo a beneficio della collettività".
È quanto ha dichiarato il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Fabio Rampelli, a commento delle polemiche sorte sui destini del palazzo.
"Il circolo di Alleanza nazionale di Colle Oppio,- ha aggiunto- convergendo su una proposta fatta dalla Sovrintendenze e da Italia Nostra, riprese una idea di Cederna per fare del prestigioso immobile un museo dei Fori, raccogliendo oltre 1500 firme".
"Sono certo che - ha concluso Rampelli - la fruttuosa collaborazione tra le istituzioni non andrà dispersa"

Roma, 2 febbraio 2004
RAMPELLI, SU ACQUISTO CASE EX IACP, BENE STORACE, MA…
"Apprezziamo l'iniziativa di Storace di dare priorità, in questa nuova gestione degli Ater, all'acquisto delle case popolari da parte degli inquilini. Tuttavia, sono convinto che il presidente Storace ricorderà agli amministratori degli Ater che è da un anno e mezzo ormai che la riforma sull'edilizia residenziale pubblica prevede la possibilità di applicare i parametri delle case a riscatto (ovvero di considerare gli oneri d'affitto pagati come anticipo sull'acquisto). Per applicare questo principio mancano degli adempimenti amministrativi non più prorogabili: gli inquilini sono in attesa che le aziende emanino i regolamenti attuativi. Soltanto così si potrà attuare quella vera rivoluzione per la quale i cittadini delle fasce sociali più deboli dei quartieri Erp ci hanno votato nelle scorse elezioni".
È quanto dichiara il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Fabio Rampelli, primo firmatario dell'emendamento che introduce il principio della casa a riscatto, a commento della lettera inviata dal presidente Storace ai presidenti di Ater di Roma e del Lazio.

Roma, 31 gennaio 2004
TRAM EUR - TOR DE' CENCI. RAMPELLI: "STOP AL PROGETTO PER TRASFORMARE LA ROMA LIDO IN METROPOLITANA"
"No allo sventramento dell'Eur, occorre impegnare i fondi governativi previsti per realizzare una linea ferroviaria fino a Tor De' Cenci per trasformare in metropolitana la Roma Lido". E' quanto dichiara il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Fabio Rampelli, in merito all'ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale nell'ambito della manovra finanziaria sul progetto del Comune relativo a quest'opera.
"Far attraversare via della Grande Muraglia al Torrino e via Borghi a Mostacciano da una linea tranviaria - sottolinea l'esponente di An - comporterebbe gravi disagi all'assetto viario attuale, su quest'ipotesi si sono del resto già pronunciati negativamente sia i comitati dei residenti che il XII Municipio con una specifica risoluzione".
"Mi sembra molto più ragionevole - osserva Rampelli - l'ipotesi di trasformare la linea attualmente esistente, la Roma Lido, in una metropolitana che si fermerebbe in località Mezzcammino, utilizzando parte dei fondi stanziati per il progetto del tram e i 70 milioni di euro stanziati dalla Regione per acquistare le nuove vetture di questa linea: in questo caso si andrebbe a creare un nodo di scambio per raggiungere su gomma Spinaceto e Tor De' Cenci senza martoriare l'Eur".
"Questa soluzione - conclude Rampelli - con la previsione di nuove stazioni e idonei collegamenti tangenziali di trasporto pubblico, potrà infatti garantire un rapido collegamento con i quartieri del XII e XIII Municipio di Spinaceto, Tre Pini, Vitinia, Casal Brunori per finire a Mostacciano senza invadere il territorio e creare altri problemi ad una viabilità che è già caotica".

Roma, 31 gennaio 2004
ODG CONTRO PROGETTO PER AUDITORIUM B. RAMPELLI: "LA REGIONE NON FIRMERA' L'ACCORDO DI PROGRAMMA"
"La proposta della Giunta capitolina per realizzare il cosiddetto Auditorium B è scandalosa e sbagliata sotto tutti i punti di vista, per recuperare gli enormi costi di costruzione e di gestione dell'Auditorium, infatti, Veltroni e Morassut vogliono edificare 250.000 metri cubi di nuove costruzioni nelle aree circostanti lo stadio Flaminio che verrebbe completamente soffocato e non potrebbe più essere utilizzato per i grandi eventi sportivi". E' quanto dichiara il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Fabio Rampelli, a commento dell'ordine del giorno approvato dal Consiglio a margine della manovra finanziaria che impegna la Regione a non dar corso all'Accordo di programma promosso dal Comune su questo progetto.
"Quest'opera - sottolinea l'esponente di An - stravolgerebbe il quartiere e danneggerebbe irrimediabilmente l'unico esempio di architettura moderna del dopoguerra che si salva a Roma, oltre allo stadio, il cavalcavia di Nervi, il Villaggio Olimpico e lo stesso Auditorium di Piano".
"Si tratta di una speculazione in piena regola - aggiunge il consigliere di An Francesco Aracri - per la quale sono stati già pagati a Renzo Piano 526.000 euro solo di consulenza, mentre i dati della Ragioneria del Comune ci dicono che per la realizzazione dell'Auditorium abbiamo toccato oltre 207 milioni di euro, senza contare le spese correnti, cioè quello che la città paga ogni anno per la gestione del complesso, che ammonta a oltre 10 milioni di euro".
"Tenuto conto che il nuovo Prg di Roma - concludono Rampelli e Aracri - non prevede per quest'area alcuna nuova edificazione, riteniamo fondamentale che, grazie all'approvazione di questo ordine del giorno, la Giunta si impegni a tutelare il quartiere da questa vergognosa speculazione, attivando al contrario tutte le iniziative tese a riqualificare il Villaggio Olimpico e il quartiere Flaminio".
"Bloccare questo progetto - precisa ancora l'assessore all'Urbanistica del II Municipio, Lavinia Mennuni - significa anche evitare lo sbancamento della collina di Villa Glori, che ospita il parco della Rimembranza, considerato che è lì prevista la realizzazione di un parcheggio interrato. E' infine importante ricoradare che la Regione ha dato seguito ad una petizione firmata da oltre 11.000 cittadini che si sono opposti alla decisione del Comune di Roma, raccogliendo e facendo proprie queste istanze".

Roma, 31 gennaio 2004
LA REGIONE LAZIO SPERIMENTA LA DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE: PASSA EMENDAMENTO DI RAMPELLI PER 5 MILIONI DI EURO
"Roma sperimenterà la demolizione e la ricostruzione con l'emendamento di cui sono il firmatario, approvato oggi dal Consiglio regionale del Lazio". E' quanto dichiara il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Fabio Rampelli.
"Adesso - sottolinea l'esponente di An - si potranno iniziare a riqualificare le periferie più degradate non attraverso l'espansione edilizia, ma attraverso la 'sostituzione', strumento da tempo usato in tutto il mondo occidentale e misteriosamente inattivo in Italia".
"Abbattere gli 'ecomostri' - conclude Rampelli - come Corviale e i ponti del Laurentino 38, non è più un sogno, l'obiettivo è quello di ridare nuova dignità urbanistica alle nostre periferie, rendendole vivibili e a misura d'uomo, e perciò mi auguro che la Regione non abbandoni questa strada, sviluppando sempre più le idee per riconvertire l'espansione edilizia in riqualificazione urbanistica".

Roma, 29 gennaio 2003
RAMPELLI: "VIOLANTE PARTECIPI ALLA GIORNATA DEI VALORI NAZIONALI INDETTA DALLA REGIONE E LANCIAMO UN APPELLO AGLI EDITORI, MAI PIU' DEFINIZIONI DELLE FOIBE COME GOLINE CARSICHE"
"Apprezziamo la ritrovata serenità di giudizio su uno dei drammi più atroci vissuto dai cittadini italiani nel corso della guerra civile e per questo invitiamo l'on. Luciano Violante a partecipare alla giornata della celebrazione dei valori nazionali indetta dalla Regione Lazio". È quanto ha dichiarato Fabio Rampelli, consigliere regionale di Alleanza nazionale, autore della proposta di legge per istituire la giornata della memoria in onore delle vittime delle foibe e degli esuli Giuliano-Dalmati e Fiumani.
"La tanto decantata pacificazione nazionale - ha aggiunto Rampelli - deve passare attraverso i conti con il proprio passato, la destra lo ha fatto anche rischiando incomprensioni ed emorragie, ora si tratta di rimboccarsi trasversalmente le maniche perché le foibe non siano più parole impronunciabili o politicamente scorrette. Invitiamo allora gli editori e gli autori a scrivere la verità sui manuali di storia ad uso dei licei e sui dizionari. Da un attento monitoraggio, che anni fa scatenò una isterica levata di scudi dell'intelligenza di sinistra, è risultato che i maggiori libri di testo ignorano la persecuzione titina ai danni di giovani e donne italiane o, peggio ancora, come nel dizionario della lingua dell'ex ministro Tullio De Mauro, si definiscono le foibe semplicemente <doline carsiche>, quando addirittura non si manipola la realtà storica dicendo che si tratta di <cavità dove i nazisti gettavano le vittime delle rappresaglie>. Ben vengano tutte le iniziative che spengano il fuoco dell'odio ideologico e recuperino le radici di un'identità nazionale che va al di là della destra e della sinistra, ma è semplicemente italiana. Come dimostra l'origine romana dell'anfiteatro di Pola e di tutte le terre istriane".
"Evitiamo però - conclude Rampelli - il balletto delle date e il copyright sulla toponomastica. Su proposta di An alla Camera la giornata della memoria tricolore è stata individuata per il 10 febbraio. Perché proporne un'altra?".

22 gennaio 2004
VIA DEGLI IBERNESI. RAMPELLI E MARSILIO: "SFRATTO RINVIATO GRAZIE AI MILITANTI DI AN CHE SI SONO OPPOSTI ALL'INTERVENTO DELLA FORZA PUBBLICA".
"L'intervento forza pubblica non è stato sufficiente a sfrattare gli inquilini di via degli Ibernesi, decine di militanti di Alleanza nazionale hanno impedito che ciò avvenisse schierandosi al fianco dei residenti fino dalle prime ore dell'alba". E' quanto dichiarano il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Fabio Rampelli e il consigliere comunale Marco Marsilio.
"Grazie alla resistenza passiva dei nostri ragazzi - hanno precisato Rampelli e Marsilio - che si sono schierati barricati dentro l'edificio e degli inquilini che hanno fatto picchetto davanti al portone, alla fine la Polizia ha dovuto recedere dall'intenzione di sfrattare gli inquilini, anche se restano i rischi di nuovi blitz a breve termine poiché il rinvio non è stato notificato dall'ufficiale giudiziario. Questo decennale problema sociale, che oggi ha raggiunto un'altissima tensione, ha mobilitato molti consiglieri del I Municipio e consiglieri comunali delle varie forze politiche, a testimonianza che la battaglia di An contro la desertificazione del centro storico sia definitivamente diventata un patrimonio comune".
"E' vergognoso - hanno aggiunto i due esponenti di An - che gli appartamenti dello stabile siano già stati messi in vendita, con tanto di annunci sui giornali, senza che sia stata fatta nessuna proposta di acquisto agli inquilini".
"Chiediamo pertanto alla proprietà - hanno concluso Rampelli e Marsilio - un atto di ragionevolezza e lanciamo la proposta affinché il Comune acquisti in blocco l'immobile per risolvere la vicenda".

Roma, 22 gennaio 2004
RAMPELLI SU MUSEO DELLA SHOAH IN VIA CAPO D'AFRICA
"Siamo ovviamente favorevoli all' istituzione di un museo della Shoah a Roma e penso che le istituzioni debbano insieme individuare una localizzazione idonea". È quanto dichiara il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Fabio Rampelli, che precisa: "L'immobile di via Capo d'Africa mi pare però che sia poco adatto a ospitare una tale struttura. Voglio rammentare che abitanti e operatori del rione Celio aspettano da decenni dalle istituzioni il trasferimento del locale centro anziani. Quello attuale è insufficiente e insalubre nella sua ubicazione. E sarebbe bello, in una prospettiva di continuità, affiancare una nuova biblioteca e ludoteca per ragazzi all'interno della quale custodire - magari - come propose il primo Municipio all'epoca governato dal centrodestra, una sorta di casa dei rioni. Un luogo dell'identità di Roma dove conservare e valorizzare simboli e tradizioni della nostra città".
"Penso comunque - ha concluso Rampelli - che la Regione debba trovare il modo di preservare l'esperienza dell'attuale gruppo di giovani occupanti".