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Fabio Rampelli
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GLOSSARIO

Con il glossario giuridico e amministrativo s'inaugura sul portale una sorta di abbecedario per i nostri iscritti e amministratori, dai semplici militanti ai singoli consiglieri municipali, dagli assessori comunali ai sindaci.
Se la "via della politica" è irta di difficoltà anche a causa della mancanza di strumenti formativi adeguati, essa può diventare meno complicata spiegando dalla 'A' alla 'Zeta' le voci più importanti legate all'amministrazione pubblica. Se ai molti parrà inutile leggere come si fa un'interrogazione e quale sia la sua differenza con l'interpellanza, noi avremo raggiunto il nostro scopo anche informando l'1 per cento dei nostri lettori che ne ignora la diversità.
Naturalmente tutti voi potete contribuire alla stusura delle voci suggerendo una glossa, con relativa spiegazione, alla casella di posta elettronica:
rampelli@tin.it

Accordo di Programma:
E' uno strumento di coordinamento tra enti previsto dall'art. 27 della legge 142/90 che attiva procedure semplificate per la realizzazione di opere o interventi di rilevante complessità. Consente l'approvazione contestuale di varianti di natura urbanistica, sostituendosi alla concessione edilizia. Pur essendo le sole parti pubbliche competenti a promuovere l'Accordo di Programma nulla impedisce che sia un soggetto interessato a presentare istanza per l'approvazione di uno specifico accordo. Per la definizione e l'attuazione di opere, interventi o di programmi di interventi che richiedono per la loro completa realizzazione, l'azione integrata e coordinata di Comuni, Province e Regioni, di amministrazioni statali e di altri soggetti pubblici, il presidente di Regione o di Provincia o il sindaco, in relazione alla competenza primaria o prevalenti sull'opera o sugli interventi o sui programmi di intervento, promuove la conclusione di un Accordo di Programma anche su richiesta di uno o più soggetti interessati, per assicurare il coordinamento delle azioni e per determinare i tempi, le modalità, il finanziamento e ogni altro connesso adempimento.
Per verificare la possibilità di concordare l'Accordo di Programma, il presidente della Regione o il presidente della Provincia o il sindaco convoca una conferenza tra i rappresentanti di tutte le amministrazioni interessate. L'Accordo, consistente nel consenso unanime del presidente della Regione, del presidente della Provincia, dei sindaci delle altre amministrazioni interessate, e approvato con atto formale del presidente della Regione o del presidente della Provincia o del sindaco, è pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione.
L'accordo, qualora adottato con decreto del presidente della Regione, produce gli effetti
dell'intesa determinando le eventuali e conseguenti variazioni degli strumenti urbanistici, e sostituendo le concessioni edilizie, sempre che vi sia l'assenso del Comune interessato. Nel caso in cui l'Accordo comporti variazione degli strumenti urbanistici, l'adesione del sindaco allo stesso deve essere ratificata entro trenta giorni dal Consiglio comunale, a pena di decadenza. L'approvazione dell'Accordo di Programma comporta la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza delle medesime opere. Tale dichiarazione cessa di avere efficacia se le opere non hanno avuto inizio entro tre anni. La vigilanza sull'esecuzione dell'accordo e gli eventuali interventi sostitutivi sono svolti da un collegio presieduto dal presidente della Regione o dal presidente della Provincia, e composta da rappresentati degli enti interessati, dal prefetto della provincia interessata se all'Accordo partecipano amministrazioni statali o enti pubblici nazionali.

Agenda 21
L'Agenda 21 assume questo nome alla conferenza di Rio del 1992, intendendo richiamare gli impegni, gli obiettivi per il Ventunesimo secolo. Un intero capitolo dell'Agenda 21 di Rio, (cap. 28) sottolinea l'importanza delle città e delle comunità locali nella realizzazione dello sviluppo sostenibile. L'agenda 21 locale ha come scopo principale la condivisione tra tutti gli attori sociali di una comunità locale (associazioni, categorie produttive ecc.) di un piano di azione ambientale da definire e attuare con lo sguardo, appunto, al Ventunesimo secolo.
Il risultato che s'intende perseguire non è solo un piano di azione ambientale, ma anche e soprattutto l'avvio di un percorso condiviso di miglioramento della sostenibilità e della qualità dell'ambiente locale, responsabilizzando i cittadini e sollecitando gli amministratori al confronto. Nel 1994, ad Aalborg, in Danimarca 80 città europee hanno approvato la Carta per un modello urbano sostenibile la cui adesione costituisce il presupposto per l'avvio di una comunità locale del percorso Agenda 21 locale (attualmente le città aderanti sono quasi mille). Il testo integrale è scaricabile al sito www.fareverde.it. Seppure non esista uno schema metodologico unico per la realizzazione dell'Agenda 21 locale, l'elemento fondamentale è tuttavia il Forum permanente che accoglie tutti i soggetti sociali ed economici (Istituzioni, associazioni di categoria e di volontariato, aziende municipalizzate) che abbiano una significativa rappresentatività nell'ambito locale e rilevanti ai fini di una strategia ambientale. Per affrontare, approfondire le proposte di azione ambientale, (un piano di discussione può essere elaborato e sottoposto al Forum dalla stessa amministrazione locale) è opportuno che il Forum si suddivida in Commissioni (gruppi di lavoro) a carattere tematico (es. acqua, aria, rifiuti, rumore, paesaggio) o per fattori di pressione (es. trasporti, industria, agricoltura, commercio). I lavori possono basarsi anche sulla relazione sullo stato dell'ambiente locale presentata dall'amministrazione locale che può costituire il punto di partenza per fissare le priorità e sviluppare le proposte dei partecipanti al Forum. Maggiori informazioni sull'Agenda 21 possono essere raccolte sul sito internet del coordinamento. www.comune.modena.it/ag21.

Abrogazione:
atto di annullamento, di abolizione di una legge o di un decreto.

Area metropolitana:
L'art.17 della L. 142/90 considera "aree metropolitane" gli enti locali intesi come zone comprendenti realtà territoriali estese. Secondo quanto disposto dall'art. 18 della L. 142/90, all'interno dell'area metropolitana sono previsti due livelli di governo: la città metropolitana e il comune. Oltre alle funzioni di competenza provinciale, agli enti in esame sono affidate le funzioni normalmente di competenza del Comune quando rivestano un carattere sovracomunale o debbano, per ragioni di economicità e di efficienza, essere svolte in forma coordinata nell'area metropolitana.

Art. 21
È diventato per antonomasia il simbolo della libertà di espressione. Si riferisce all'art. 21 della Costituzione che stabilisce che: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". E' l'articolo costituzionale che sancisce anche la libertà di stampa ove afferma che: "La stampa non può essere soggetta ad autorizzazione o censure". Per approfondire la legislazione su questa materia (stampa clandestina, iscrizione al Tribunale, reati legati all'informazione, diritto di rettifica) la legge di riferimento è la 47 del 1948. per ulteriori informazioni si possono reperire notizie utili navigando sul sito dell'Ordine nazionale dei Giornalisti, www.odg.it, oppure su www.interlex.it

Art. 138
È l'articolo costituzionale che regola la revisione della Costituzione e delle leggi costituzionali. Trattandosi della Carta fondamentale dello Stato, la sua modifica necessita di un iter più complesso rispetto alle leggi ordinarie. In particolare si prevede che: "Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni a intervallo non minore di tre mesi e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. Le leggi stesse sono sottoposto a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera, o 500 mila elettori o cinque consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Per consultare la costituzione on line si vedano www.quirinale.it o www.cortecostituzionale.it o www.camera.it

Atto amministrativo
È un atto giuridico emanato da un organo della pubblica amministrazione. Gli atti amministrativi si suddividono in diverse categorie: se riguardano casi e situazioni specifiche sono licenze, concessioni o autorizzazioni, se sono atti strumentali oaccessorie, sono pareri, proposte, deliberazioni preliminari, atti che attestano pubblicamente fatti o circostanze aventi rilevanza giuridica certificati verbali, attestazioni; di controllo visti o approvazioni.