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Fabio Rampelli
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8 MAGGIO 2002
dal quotidiano on line www.ilnuovo.it
"Una vittoria contro i poteri forti"
Fabio Rampelli brinda al voto che salva Tormarancia dalla cementificazione e rivendica una battaglia che iniziò come consigliere comunale nel 1994.
di Alessandro Calvi

ROMA - Quando pose sul tappeto la questione Tormarancia era solo, isolato anche dentro il suo partito. Oggi, dopo oltre dieci anni, quella battaglia è diventata patrimonio di tutta la città. Fabio Rampelli però non dimentica le difficoltà affrontate in questi anni e oggi, con la vittoria in tasca, si toglie qualche sassolino dalle scarpe. "Una vittoria contro i poteri forti e contro i trasformisti", attacca ricordando le divisioni nel centrosinistra e le contraddizioni di una intera classe politica. Sulle compensazioni dice: "Pensiamo a soluzioni innovative" e propone di esaurirle nella riqualificazione dei quartieri degradati invece di costruire ex novo.

Rampelli, per lei oggi è una giornata davvero particolare, il coronamento di una battaglia durata oltre 10 anni.
E' una vittoria epica. Lo avevamo giurato che a Tormarancia non si sarebbe costruito neanche un mattone. E così è stato anche grazie alla caparbietà di chi ha sempre creduto nelle sfide impossibili. La tutela di Tormarancia è un messaggio ai poteri forti e ai trasformisti di ogni specie e razza.
Gli unici a opporsi sin dall'inizio alla cementificazione siamo stati noi. Già nel 1994 presentammo in consiglio comunale i primi emendamenti che avrebbero costituito la cosiddetta opzione zero. Furono bocciati, ebbero soltanto 4 voti a favore. Ciò dimostra come anche dentro Alleanza Nazionale la situazione non fosse molto fluida. Allora mi fu consentito di portare avanti una battaglia personale. Soltanto nel '96 posi al partito il problema politico di Tormarancia e finalmente il partito decise di schierarsi con me.

Oggi però sembra che tutti abbiano sempre voluto questo risultato.
Capita. Siamo un popolo che è abituato a salire sul carro dei vincitori. Sono contento che vi sia stata una convergenza di tutti su questa posizione ma sono anche consapevole che a questo risultato non si sarebbe arrivati senza il ruolo giocato da Alleanza Nazionale.

Si riferisce in particolare ai partiti del centrosinistra?
I Verdi negli ultimi dieci anni hanno prima votato sì alla lottizzazione, poi si sono astenuti, poi hanno lasciato l'aula, oggi hanno votato per l'ampliamento del parco. Quando erano al governo e avevano la possibilità reale di ampliarlo non lo hanno fatto. I Ds invece hanno avuto una posizione coerentissima fin dall'inizio. Ma a favore del cemento. Poi è prevalsa una scelta politica, e non di merito, e hanno modificato la loro posizione per non correre il rischio di rimanere isolati all'interno della loro stessa coalizione.

Il rischio cementificazione non è però del tutto escluso. Si apre la partita delle compensazioni e il rischio è che si finisca comunque per costruire.
Su questo quadrante avrei preferito una vittoria su tutta la linea ma sul principio delle compensazioni non sono contrario. E' un principio giusto che tutela i diritti di chi aveva acquisito quei terreni pagandoli come edificabili e che non lede il diritto dell'amministrazione di modificare la destinazione degli stessi terreni. Non sono però d'accordo con l'idea di distribuire i 2 milioni di metri cubi che dovevano essere cotruiti a Tormarancia sul resto della città, magari su terreni agricoli. La città è satura. Invece occorre pensare a soluzioni innovative come la riqualificazione dei quartieri degradati con demolizioni e ricostruzioni che esauriscano almeno parte delle compensazioni.

Recentemente lo stesso Veltroni ha proposto un intervento di questo tipo sui quartieri degradati.
Anche in questo caso non posso dire altro che benvenuto. Però noi lo diciamo da almeno dieci anni.