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Fabio Rampelli
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Tratto dalla campagna elettorale per le elezioni politiche del 2001

Abbiamo bisogno di FATTI

Ci hanno ingannato ancora una volta.
Hanno giurato che si sarebbero occupati di noi risolvendo i problemi della nazione e delle nostre città. Non lo hanno fatto e in una democrazia moderna chi sbaglia deve andare a casa: è il nostro unico strumento di difesa. Anche il centrodestra una volta al governo, se fallisse come Dini, Prodi, D’Alema e Amato dovrà essere punito con il voto.
Prendiamo impegno per diminuire le tasse, condizione essenziale per sostenere le piccole aziende, per rimettere in moto l’economia e generare occupazione, anche attraverso agevolazioni sulle nuove assunzioni.
Intendiamo garantire sicurezza ai cittadini di fronte al dilagare della delinquenza, ripristinando la legalità: pene certe, controllo del territorio, prevenzione della devianza giovanile, snellimento dei processi, lotta all’immigrazione clandestina. Per liberarci da una burocrazia infernale, che nasconde corruzione e vecchie clientele, taglieremo centinaia di leggi varando testi unici chiari e trasparenti.
Per fermare la crescita informe della nostra città, che è al penultimo posto nella classifica europea per qualità della vita, siamo pronti a riqualificare le periferie degradate con gli strumenti fondamentali per renderle a misura d’uomo: viabilità, trasporti, verde, manutenzione, illuminazione, rete idrica e fognaria, arredo urbano, pulizia, servizi. Vogliamo garantire il diritto alla salute a tutti, non solo a chi può permettersi costose cure private, risanando gli ospedali, diminuendo gli sprechi, valorizzando medici e operatori sanitari.

Tempo scaduto per chi ci ha ingannato. La speranza si rimette in cammino… stavolta per non fermarsi.

Abbiamo bisogno di sogni

Senza emozioni tutto diventa grigio. Abbiamo assistito alla distruzione del sentimento nazionale: le nostre radici si sono avvizzite, la comune identità è andata in pezzi, la parola patria - orgogliosamente rivendicata in ogni parte del mondo - è diventata scomoda da pronunciare.
Non tolleriamo pensioni sociali da fame e vogliamo pari opportunità tra poveri e meno poveri, difendendo coloro che nessuno ha mai garantito e che non hanno avuto privilegi.
Vogliamo entrare nel millennio dell'Unione europea e della globalizzazione ricostruendo la comunità nazionale, valorizzando le peculiarità d’ogni popolo. Per noi l'Europa delle banche non ha significato senza l'Europa delle patrie, delle culture e della solidarietà.
Senza vita non c’è futuro. Noi vogliamo difendere il diritto alla vita fin dal concepimento e rimettere la famiglia al centro della società.
L’esclusione degli anziani e la mortificazione dei giovani sono segni di inciviltà. Il futuro senza il passato è una dimensione astratta e irrealizzabile.
La terza età è per noi una risorsa, non un problema. Il crollo dei valori ha umiliato anche le nuove generazioni, per questo aspiriamo a formare una gioventù motivata, capace di guidare l'Italia del domani. Senza onestà non c’è dignità. Abbiamo subìto il saccheggio di speculatori e poteri forti, abbiamo visto i governi piegarsi agli interessi particolari. Restituiremo dignità e onestà alla politica e riconquisteremo la libertà dai ricatti di faccendieri senza scrupoli.

Tempo di rinascita per il nostro popolo. La libertà torna e ha il sapore di una grande festa.