restauro di un antico armadio da sagrestia |
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Relazione Fasi Restauro 3
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appartenente agli arredi della Chiesa dei Ss. Pietro e Paolo di Anzola dell'Emilia Il Restauro: Terza parte Restauro del Basamento La base si presenta in condizioni di degrado sia nella finitura che nella struttura. Infatti sono mancanti le cornici laterali sinistre che andranno reintegrate con cornici nuove (come si è precedentemente visto). Le cornici mancanti furono volutamente rimosse in quanto anche la spizza corrispondente di quella frontale fu tagliata. Inoltre occorrerà sistemare adeguatamente i frontalini dei cassetti, si è scelto di non ricostruire e cassetti. La parte sinistra ha preso molta umidità o acqua, si dovrà cercare di consolidare meglio.
In questa foto si nota il fronte del basamento con quello che resta dei due cassetti che impegnavano tutta la fascia.
Pulizia sommaria: Si è proceduto quindi con una pulizia dell’interno e dell’esterno, eliminando la polvere e residui di pittura murale che sporcavano alcune parti dei fianchi. Consolidamento delle Cornici: La cornice frontale sinistra era molto rovinata e indebolita dall’umidità e dall’attacco di insetti silofagi. Ho provveduto pertanto a consolidare con Paraloid B72 e colla caravella diluita (colletta). Reintegrazione delle cornici di sinistra: Poi si è iniziato il lavoro di reintegro delle cornici. Come si è accennato, sul lato sinistro del basamento mancano entrambi le cornici, quella più spessa inferiore e quella più piccola superiore. Prima di ogni cosa si è cercato di regolarizzare il più possibile la parte frontale che è stata tagliata alla quale si dovrà giuntare la spizza della cornice nuova. Si è quindi tagliato la cornice per creare la spizza di quella inferiore. Poiché questa andrà incollata in legno di testa, che ha poca tenuta, ho inserito una spina da 6 mm al fine di assicurare meglio il fissaggio. Per il fissaggio della cornice inferiore ho utilizzato colla caravella. Per garantire una solida tenuta e reversibilità dell’intervento, ho rinforzato il fissaggio, invece dell'utilizzo di chiodi, con cavicchi metallici passanti bloccati da un dado. La testa dei cavicchi, l' ho sagomata in forma rettangolare come chiodi antichi. Le teste dei cavicchi sono state affondate nel legno in corrispondenza di una rientranza della cornice. Il foro andrà poi stuccato. Il foro passante è stato posizionato in modo che internamente al basamento, sia a fianco dello scasso dove andranno inserite i tenoni dei fianchi. Il dado sarà poi nascosto da un listello messo in modo trasversale al tenone del fianco con funzione di fermo.
Intervento sulla cornice di destra: La cornice di destra risulta essere deformata e la parte posteriore è staccata muovendosi verso l’esterno, inoltre è rotta nella parte posteriore bassa. Ho deciso di rimuoverla completamente per meglio intervenire. Ho reintegrato la parte mancante, poi è stata reicollata con colla caravella e rinforzata con lo stesso metodo dei cavicchi metallici visto per la cornice di sinistra. In questo modo sono riuscito a ridurre notevolmente (ma non ad eliminare) la deformazione posteriore.
Intervento sull’interno: L’interno presentava una larga fessurazione e altre fessure più ridotte. La fessurazione più vistosa è stata reintegrata con una sfilza in pioppo, quelle più ridotte non sono state reintegrate ma semplicemente stuccate. Sono stati poi fissati i frontalini dei cassetti utilizzando tre assicelle poste verticalmente. Quella centrale bloccava contemporaneamente due lati dei frontalini (quelli interni) e le due laterali, svolgono la duplice funzione di blocco dei frontalini e guide per il tenone delle spalle. Sono stati inoltre reintegrate le guide per i due tenoni dei fianchi. Non è stato fatto alcun intervento sulla parte in corrispondenza dello scrocco della chiusura. Si è poi eseguita la stuccatura e successiva sverniciatura di tutta la superficie. A questo punto ho tinto la cornice nuova utilizzando bicromato di potassio per patinate e mordente all’acqua per portare a colore. Il risultato di patinatura è stato più che soddisfacente. Infine, è stata data una prima finitura a cera.
Restauro della Cuspide La cuspide è in condizioni forse ancora più precarie del basamento. Sono mancanti entrambe le cornici superiori destra e sinistra. E le cornici subito al di sotto di quella superiore e quella inferiore della parte sinistra. Il piano superiore è da consolidare completamente avendo assorbito nel tempo molta acqua probabilmente filtrata dal soffitto. Pulizia sommaria: Si è iniziato l’intervento con la solita pulizia sommaria, ovvero si è tolta polvere, residui di vernice ecc. a secco con l’ausilio di spazzole, pennelli e aspirapolvere. Consolidamento: Si è consolidato il tetto e alcuni frammenti delle cornici nelle parti più indebolite con Paraoid B72 e colla caravella molto diluita (colletta). Intervento sulle cornici: Sono state montate le cornici mancanti con una certa difficoltà in quanto le assi di supporto utilizzate erano leggermente imbarcate e i tagli della cornice frontale, come al solito non erano perfetti e quindi si è dovuto intervenire per regolarizzarli. Per il montaggio si è lavorato con la cuspide posizionata col tetto verso l’alto (vedi foto seguente). Le cornici sono state fissate con colla garavella e chiodi. Il fissaggio si è poi garantito con zeppe incollate nel retro della cornice.
Una volta montate le cornici si è rovesciata la cuspide (vedi foto seguente) e si è continuato l’operazione di perfezionamento dei punti di raccordo tra le nuove e vecchie cornici, la stuccatura, sverniciatura e lucidatura. In questa fase sono stati ricostruiti piccoli frammenti delle cornici che era andati persi, sia per scheggiatura che per indebolimento maerico dovuto all'attacco xilofago. Intervento sull’interno: Si è eseguito un’azione di pulizia rimuovendo eventuale rimasugli di carta del vecchio rivestimento. E’ stata poi chiusa una grossa fessurazione inserendo una sfilza di pioppo dello spessore adeguato. Tale fessurazione, è stata dovuta al restringimento delle due assi che costituiscono il tetto e sono calettate attraverso l'uso di spine d'unione poste sullo spessore. Si è poi eseguita la stuccatura e successiva sverniciatura di tutta la superficie. A questo punto ho tinto le cornice nuove utilizzando bicromato di potassio per patinate e mordente all’acqua per portare a colore. Infine è stata lucidata a cera.
La cuspide a restauro terminato
Il Montaggio L'armadio, come previsto inizialmente, è stato montato nella Sagrestia della Parrocchia. Nella stessa sala sono presenti due Credenze coeve e una più recente, atabile all'inizio Ottocento. Per il montaggio è stato necessario intervenire in una squadra di 5 persone. Sono stati avvitati i montanti ai fianchi in quanto la deformazione (imbarcamento) di questi non permette un adeguato montaggio limitato alla chiusura dei ganci originali.
Nella foto di sinistra si notano le viti che assicurano i montanti ai fianchi. I fori saranno poi stuccati
Sono poi stati montati due traversi sui quali verrà fissata la schiena ripristinando la tecnica di montaggio originale. La fase più difficoltosa è stato il montaggio della cuspide soprattutto per il peso e le dimensioni ingombranti da manovrare a oltre 3 metri da terra. In questa fase è accaduto un piccolo incidente di percorso, infatti scivolando, la cispide ha subito un urto sulla cornice di sinistra che ha provocato il distacco delle viti che fissavano l’asse di sostegno, senza però distaccare le parti incollate. Una volta montato l’armadio, ho proceduto al restauro della parte incidentata della cornice, ho stuccato i fori delle viti che assicurano i montanti alle spalle, ho rimontato la ferramenta e lucidato nuovamente con cera tutta la superficie esterna.
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Ultimo Aggiornamento: 16/05/08.