A cura del
Gruppo di ricerca
storico-archeologica
del
Centro Culturale Anzolese
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CHIESA PARROCCHIALE DEI
SS. PIETRO E PAOLO
Cappelle laterali (lato sinistro)
1^ Cappella
Ha la volta affrescata, non ha altare e vi è collocato un confessionale identico
a quello descritto nella cappella sul lato opposto della chiesa.
E' dedicata a S.Domenico. S.Lucia e S.Apollonia, raffigurati in un quadro
seicentesco del pittore Lucio Massari (1569-1633, allievo di Bartolomeo
Passerotti (o Passarotti),
maestro di pittura bolognese del '500, celebre
ritrattista) e questa tela è segnalata anche da M.Oretti in: Pitture delle
Chiese fuori della città di Bologna -pag.88 - Bologna- Biblioteca
dell'Archiginnasio -Manoscritto B 110.
Nella cappella è collocato anche un'inginocchiatoio a parete in legno, la cui
manifattura è databile alla fine del XVII secolo. Ha il dossale in tre corpi e
il centrale è sormontato da timpano. Le due parti laterali più basse sono
raccordate alla centrale da due volute spezzate con motivi di foglie. Alla
sommità vi è una croce.
L'inginocchiatoio e i poggiabraccia sono raccordati da quattro colonnette, due
ogni lato, con varie strozzature ed anelli lavorati al tornio. |
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1a cappella: Inginocchiatoio |
2^Cappella (cappella dei Vergognosi)
Questa cappella, oggi dedicata al Sacro Cuore di Gesù, (opera del XX secolo) ha
l'altare e la volta affrescati. In origine era dedicata ai Santi Carlo e Filippo
con il giuspatrono dell'Opera Pia dei Peveri Vergognosi, che aveva anche il
diritto di officiarvi le funzioni religiose. L'ingresso è proteto da una
balaustra in marmo e la statua di Gesù è collocata all'interno di una pregevole
ancona lignea del XVI secolo che la dott.ssa A.Arfelli, del Ministero della
Cultura Popolare, nella sua visita del 6 marzo 1936 attribuì a mano ignota,
seppure giudicandola un'opera fine, sobria e riccamente decorata.
Altre documentazioni (prof.A.Baccilieri, 11 luglio 1972) concordano nella
datazione e la attribuiscono alla scuola di Andrea Marchesi detto il Formiggine
(Formigine (Mo) 1480-Bologna 1559, si formò come intagliatore di legno,
mantenendo la sua attività di architetto che si svolse quasi interamente a
Bologna) e probabilmente anche questa fu recuperata e conservata quando fu
demolita la vecchia chiesa.
Questa cappella venne restaurata dal commendator Romeo Melloni, ricco possidente
e imprenditore agricolo di Bologna (era proprietario della villa Melloni, sulla
via Emilia) e Podestà del Comune negli anni precedenti la seconda guerra
mondiale, e a perenne ricordo dei lavori fu posta la lapide a perenne memoria |
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2a Cappella a sinistra: Ancona
lignea finemente intagliata e dorata del XVI sec. e statua del Sacro Cuore
di Gesù |
3^ Cappella
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Anche questa cappella ha il soffitto affrescato ed una balaustra in metallo
davanti all'ingresso, però di fattura relativamente recente e databile fra la
fine dell'Ottocento e i primi anni del secolo successivo.
Sull'altare vi è un quadro centinato, olio su tela, raffigurante la Vergine con
il Bambino e i Santi Luigi IX di Francia, Francesco d'Assisi, Giovanni Battista,
Domenico ed Alessandro (seguendola perizia dell dott.ssa Arfelli del 1936) e gli
ultimi due sono invece identificati in S.Lodovico e S.Espedito dalla perizia del
prof.Baccilieri del 1972.
Secondo M.Oretti (Pitture delle Chiese.... opera già citata) i personaggi
effigiati raffigurerebbero i componenti della nobile famiglia dei conti Orsi,
che avevano il diritto di farvi celebrare delle Messe come se fosse la cappella
di famiglia. Successivamente i diritti relativi alle celebrazioni passarono ai
conti Tacconi.
La tela risale al XVII secolo ed è del pittore Vincenzo Spisanelli (Spisanelli o Pisanelli, Vincenzo, 1595-1662, pittore molto ativo
nella Bologna seicentesca, di carattere solitario non volle allievi, tranne il
figlio Giulio Maria che morì prematuramente. Era nato ad Orta, in provincia di
Milano).
Nel muro laterale destro è stata ricavata una nicchia nella quale è inserita una
scultura a tutto tondo, di terracotta policroma, raffigurante l'Immacolata
Concezione e risalente al XVIII secolo. |
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