Recensioni:
Le altre rubriche:
Servizi:
|
|
|
New South
Le nuove strade del
rock sudista
|
Il
terreno musicale dentro il quale si formano le nuove
leve del rock sudista non è qualcosa di effimero e denota
l'esistenza di un moderno sentiero per il Sud del rock'n'roll
americano, capace di metabolizzare le regole della mai
dimenticata stagione del southern-rock con una visione
più moderna. Giovani band cresciute nell'alveo depresso
della provincia americana, lontane parenti delle grandi
adunate rock dei Lynyrd Skynyrd e dei fratelli Allman
negli anni settanta, più vicine al sentire della generazione
alternative-country, di cui rappresentano una seconda
evoluzione, un ramo a suo modo distinto, in cui il ciclone
del punk e le fervide intuizioni dell'alternative-rock
degli anni ottanta hanno giocato un ruolo essenziale
nel ricostruire e svecchiare il suono di queste lande.
Memphis prima di tutto e non potrebbe essere altrimenti,
per il luogo magico in cui il melting pot di stili e
razze americano ha creato il miracolo chiamato rock'n'roll.
Al crocevia fra punk-rock e radici si muove da tempo
in città Greg Cartwright, che dopo aver dato
lustro verso la metà degli anni novanta al garage più
feroce con i leggenari Oblivians, si è reiventato rocker
più tradizionale e dedito ad incursioni nel soul con
i Reigning Sound. Time Bomb High School
(In The Red 2002) surclassa qualsiasi novellino alle
prese con la materia, facendo mangiare la polvere a
White Stripes, Kings of Leon e compagnia cantante.
|
Restando
a Memphis, qui hanno messo radici i Lucero di
Ben Nichols (originario dell'Arkansas) e di questa
culla della cultura musicale americana hanno assimilato
la carica più viscerale. Se l'esordio ominimo del 2000
conteneva un suono figlio legittimo degli Uncle Tupelo
e di tutta la progenie no depression, la maturazione
di Ben Nichols e soci si è resa evidente nel successivo
Tennessee
(Madjack 2002). Le ballate strazianti del leader
hanno preso una forma più originale, oscillando tra
i poli opposti di un country-rock grezzo e di un rock
bagnato dalle radici e travolto dalla passione per le
chitarre elettriche. Una produzione leggermente più
ricercata a cura dell'amico Cody Dickinson (North Mississippi
All Stars) ha chiuso idealmente il cerchio. Il recente
That
Much Further West (Tiger Style 2003)
sembra aver fatto tesoro di quegli insegnamenti, cercando
al tempo stesso di recuperare la cruda elettricità degli
esordi, mostrando una band spudoratamente rock'n'roll,
il cui fulcro è rappresentato dalle chitarre in stile
Crazy Horse e da un'anarchia figlia dei Replacements.
|
Un
marchio, quello della band per eccellenza di Neil Young,
che segna indelebilmente il lavoro degli affini Drive
by Truckers da Birmingam, Alabama. Sono una delle
novità più chiacchierate del momento e con ogni probabilità
la band più stimata del circuito roots di questi ultimi
due anni: l'entusiasmo generato dai loro show infuocati
e l'appoggio incondizionato della critica li ha fatti
decollare a livello indipendente, portandoli persino
ad una brevissima parentesi in casa Lost Highway (per
essere immediatamente scaricati). Etichettare la musica
di Patterson Hood (figlio di David Hood, apprezzato
musicista dei Muscle Shoals negli anni settanta), Mike
Cooley e Jason Isbell, i tre chitarristi
ed autori, come southern-rock è quanto meno riduttivo
e anche un po' fuorviante. Il successo ottenuto dall'ambizioso
progetto doppio Southern
Rock Opera nel 2001, sorta di riflessione
sulla propria crescita adolescenziale negli stati del
Sud, non deve ricondurli a semplici imitatori o prosecutori
del genere. In realtà suonano troppo rozzi per ripetere
le gesta del nobile rock sudista. Hanno alle spalle
un background più ruvido, che spazia dall'hard-rock
al punk degli anni settanta agli Stones di Exile, mediato
da un songwriting di ottima fattura che implica frequentazioni
nobili e ascolti approfonditi dei numerosi folksingers
americani. La malinconia che attraversa il recente Decoration
Day (New West 2003) conferma queste
impressioni, andando di pari passo con l'inquietudine
acustica dei My Morning Jacket da Louisville,
Kentucky.
|
Del
lotto questi ultimi sono però i meno ortodossi e i più
sensibili ad un'anima indie-rock. Sono cresiuti con
la depressione del Neil Young di Tonight's The Night
e il cuore country-soul della Band, sovrapponendovi
la maestosità rock dei Mercury Rev e le bizzarrie dei
Flaming Lips. It Still Moves (ATO 2003),
che segna l'esordio adulto per una major, porta a compimento
questo viaggio attraverso ballate sontuose, segnate
dalla voce stridula di Jim James e da arrangiamenti
che sfiorano il barocco per poi piegarsi improvvisamente
alla forza delle chitarre elettriche.
Ancorati ad un suono "noir" e malinconico, ma con una
dose più evidente di radici rurali ci sono anche i misconosciuti
The Shiners, comunità allargata di musicisti
di Richmond, Virginia, che in See
Rock City (Planetary 2002) unisce
le chitarre del sounthern-rock con banjo e mandolini
dei Monti Appalachi. Wes Freed, ottimo disegnatore (cura
anche le copertine degli amici Drive By Truckers) ed
ex leader dei Dirt Ball guida la ciurma strizzando l'occhio
all'alternative-country, senza scadere nella semplice
imitazione del genere.
|
Un'attitudine
vagamente allucinata quella degli Shiners, che viene
poi spinta agli estremi nel suono vitale dei Legendary
Shack Shakers, misterioso combo di crudo rockabilly
cresciuto alla scuola Cramps, che sporca le acque limpide
di Nashville (scena sulla quale si sono fatti le ossa
suonando con Hank III) con canzoni feroci e fulminanti
sveltine delle chitarre elettriche. Nel surreale
Coockadoodledon't
(Bloodshot 2003) non disdegnano di fare scempio del
bluegrass e dell'old-time, conservando sempre un atteggiamento
punk nell'esecuzione, anche se il loro piatto forte
resta una sorta di psychobilly appreso alla scuola dei
Souther Culture on The Skids, vetarani del genere
(l'esordio nel lontano 1989) e nome poco considerato
della scena sudista da vent'anni a questa parte. Ancora
freschi e credibili nel loro recente Mojo
Box, la solita frizzante miscela
di rock dai sapori fifties, tracce country-rock e strumentali
in odore di surf music, con la chitarra funanbolica
di Rick Miller al centro dell'attenzione.
(Fabio Cerbone)
Discografia
consigliata
Drive by Truckers
- Southern
Rock Opera (Lost Highway 2002)
Drive by Truckers - Decoration
Day (New West 2003)
Lucero - Tennessee
(Madjack 2002)
Lucero - That
Much Further West (Tiger Style 2003)
Legenday Shack Shakers - Coockadoodledon't
(Bloodshot 2003)
My Morning Jacket - It
Still Moves (ATO 2003)
Reigning Sound - Time Bomb
High School (In The Red 2002)
The Shiners - See
Rock City (Planetary 2002)
Southern Culture on The Skids - Mojo
Box (Yep Roc 2004)
|
|
info@rootshighway.it
<Credits>
|