SCIENZA & COSCIENZA
per la libertà terapeutica dei medici
e il diritto alle cure dei cittadini farmacodipendenti


Petizione al Parlamento sull'eroina terapeutica

 

Il sottoscritto Augusto Magnone (*),

(*) medico ospedaliero per 18 anni e poi dipendente USL con funzioni di responsabile del servizio di medicina di base e successivamente del servizio di medicina specialistica ; dal 1/1/92 al 31/12/96 è stato dirigente responsabile del SERT della ex USSL 39 di Milano (servizio ad alta utenza con una media di 950 pazienti contemporaneamente in trattamento di cui 725 in trattamento metadonico quotidiano a tempo protratto).

come cittadino e come medico, sente il dovere di suggerire al Parlamento, un provvedimento per la salvaguardia della salute dei cittadini affetti da eroinodipendenza.

premesso che l'eroinodipendenza è una malattia cronica e recidivante con compromissione funzionale di più sistemi ed apparati ( sistema cerebrale di gratificazione, s. endocrino ed immunitario, apparato digerente, ecc.), ma che per il divario culturale esistente in Italia, tra conoscenze scientifiche e conoscenze degli operatori, è nota soprattutto o solamente per le rilevanti problematiche sociali create dalle modalità, spesso utilizzate dai pazienti, per procurarsi le risorse economiche necessarie all'acquisto dell'eroina;

considerato che nella maggior parte dei casi, per le alterazioni del sistema cerebrale di gratificazione, non è controllabile dalla volontà la necessità di far uso della sostanza, perché l'uso della stessa diventa per l'eroinodipendente un fine primario dell'esistenza al pari o più importanti del procurarsi il cibo;

considerato che per procurarsi tale sostanza l'eroinodipendente spesso è costretto ad acquisire capacità e conseguentemente comportamenti criminosi che rendono successivamente più difficoltoso il recupero ed il reinserimento sociale;

considerato che l'eroina, a differenza di altre droghe, essendo una sostanza ad azione sedativa non determina a seguito della sua assunzione comportamenti violenti, possibili invece in situazione di astinenza

considerato la scarsa capacità dei servizi pubblici e privati italiani, di attrarre ed inserire in percorsi terapeutici e riabilitativi i giovani eroinodipendenti;

considerato che per numerosi pazienti l'accesso e la permanenza nei servizi è attualmente condizionata negativamente dall'incapacità di molti servizi del pubblico e del privato di fornire risposte adeguate, ne sono testimonianza i lunghi periodi per la presa in carico, gli orari inadeguati, la scarsa efficacia dei programmi effettuati dalla maggior parte dei servizi, la pretesa che il paziente non usi eroina prima dell'inizio del programma o nelle fasi iniziali dello stesso, il non rispetto delle esigenze familiari e lavorative dei pazienti, il metadone somministrato a dosaggi insufficienti e per periodi troppo brevi, il tasso di abbandono elevato(nelle comunità ad esempio circa il 40% degli utenti abbandona nel primo trimestre ed un altro 30% tra il secondo ed il quarto trimestre), etc.;

considerata la scarsa efficacia dei programmi di prevenzione effettuati negli ultimi 10 anni, nel diminuire in modo significativamente apprezzabile il consumo dei principali farmaci d'abuso (alcol, tabacco, eroina,cocaina, amfetamine, ecstasy, etc.);

considerata l'elevata mortalità dell'eroinodipendente per AIDS ed altre malattie infettive (circa 14.000 dal 1986 al 1995), per la mancata e tempestiva attuazione, a differenza di quanto è avvenuto nella maggior parte dell'Europa di quelle strategie di riduzione del danno caldeggiate dall'O.M.S. e dal Parlamento Europeo sul finire degli anni 80;

considerato che 9.177 eroinomani sono morti nel decennio 1986/1995 per over dose a seguito di assunzione di eroina da strada;

 

CHIEDE

 

che vengano avviati presso i servizi pubblici già esistenti ed i centri diurni del privato sociale convenzionato con il S.S.N., che ne facciano richiesta, programmi sperimentali disomministrazione d'eroina, sotto controllo medico ed opportunamente integrati se necessario da interventi educativi, psicologici e sociali riservati ai pazienti concomprovata dipendenza fisica. Tali programmi devono essere considerati come un'utile risposta interlocutoria ai problemi creati dall'eroinondipendenza in attesa di possibili ed appropriati interventi terapeutici finalizzati alla cura di tale malattia.

 

Obiettivi di tali programmi:

- alleviare la sofferenza fisica e psichica provocate dall'eventuale astinenza

- interrompere la frequentazione dei luoghi di spaccio

- evitare al dipendente l'apprendimento ed il compimento di quelle attività illegali e degradanti, spesso necessarie per l'acquisto di eroina

- diminuire la mortalità per over dose

- instaurare tra eroinodipendenti ed operatori dei servizi pubblici o privati rapporti finalizzati sia alla prevenzione dei comportamenti a rischio nei confronti della trasmissione dell'infezione HIV e dell'epatite C e B sia alla partecipazione di programmi mirati alla diminuzione o alla cessazione dell'uso di eroina.

 

Con la speranza che la presente petizione venga valutata con attenzione ed animo sereno dagli organismi parlamentari competenti e trasmessa anche agli organi di Governo, il sottoscritto porge i più sinceri auguri di buon lavoro.

 

Milano 13/5/98

Dottor Augusto Magnone

Info e adesioni: Giorgio Inzani

Ultimo aggiornamento: 07/08/2000