HOMEPAGE
LA RIVISTA
CYCLOPEDIA
PRODUZIONI
CORSI TEATRALE
COMMEDIA DELL'ARTE
BIBLIOTECA
SIPARIO TEATRO
SIPARIO DANZA

LE FAVOLOSE MASCHERE DELLA COMMEDIA DELL'ARTE

Questa Mostra ha lo scopo di raccogliere in maniera organica la storia di ogni Maschera che ha popolato l'universo della Commedia dell'Arte, fino a trovare le linee di congiunzione e continuazione con il futuro.
Se è vero che esistono oltre quaranta Maschere, è anche vero che poche di esse hanno perpetuato la loro fama.
Molte sono scomparse dal panorama. Questo non significa che non siano state di grande valore creativo e di grande significato per quella che viene definita l'Epoca della Commedia dell'Arte.
Ricostruire la storia di ogni singolo personaggio, o meglio di ogni Macshera, è anche un modo per riconsegnare alla nostra memoria uno spaccato di grande valore artistico.

40 poster a colori plastificati (formato 50#70) inseriti in una apposita cartella già pronti per l'esposizione con scheda storica

Noleggio: Euro 300,00 a settimana

In vendita: Euro 930,00

Per ordinazioni: tel.39-02-653270 direzione@sipario.it

Pagine: Indice | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10

ARLECCHINO
È la maschera più nota della Commedia dell'Arte. Di probabile origine francese (Herlequin o Hallequin era il personaggio del demone nella tradizione delle favole francesi medievali), nel Cinque-Seicento divenne maschera dei Comici dell'Arte, con il ruolo del "secondo Zani" (in bergamasco è il diminutivo di Giovanni) il servo furbo e sciocco, ladro, bugiardo e imbroglione, in perenne conflitto col padrone e costantemente preoccupato di racimolare il denaro per placare il suo insaziabile appetito.
Col passare del tempo il carattere del personaggio andò raffinandosi: l'aspro dialetto bergamasco lasciò il posto al più dolce veneziano, l'originaria calzamaglia rattoppata divenne via via un abito multicolore col caratteristico e ricercato motivo a losanghe, ingentilirono gli originari lineamenti demonici della maschera nera, così come la mimica e la gestualità.
Nel corso del Settecento Arlecchino divenne oggetto di svariate interpretazioni ad opera di diversi autori, fra cui Carlo Goldoni, che rivestì il personaggio di un carattere sempre più realistico.
I più grandi interpreti che vestirono l'abito multicolore, furono Tristano Martinelli (m. 1630), Domenico Biancolelli (1646-1688), Angelo Costantini (1654-1729), Evaristo Gherardi (1663-1700) e ai nostri giorni gli indimenticabili Marcello Moretti (1910-1962) e Ferruccio Soleri.

 

ARLECCHINO
Arlecchino is the most famous of the Commedia dell’Arte masks. It probably has French origins (Herlequin or Hallequin was a demon figure in Medieval French tales), and in the 16th and 17th centuries it became the Commedia players’ mask, together with the role of the second zanni (in Bergamo dialect, a nickname for Giovanni), a crafty servant figure who is a thief, liar and trickster, at loggerheads with his master and obsessed with getting money to buy food to satisfy his enormous appetite.
Over the years the character has grown more refined; his strong Bergamo brogue has transmuted into the softer lilt of the Venetian dialect and today his originally tattered costume is magnificently multicoloured.
During the 18th century Arlecchino was interpreted and rewritten by numerous authors, including Carlo Goldoni who made him more realistic.
Among the famous actors, who have donned this multicoloured costume, we might mention: Tristano Martinelli (died in 1630), Domenico Biancolelli (1646-1688), Angelo Costantini (1654-1729), Evaristo Gherardi (1663-1770) and in more recent years, Marcello Moretti (1910-1962) and Ferruccio Soleri.

BALANZONE
Il Dottor Balanzone appartiene alla schiera dei vecchi della Commedia dell'Arte. Personaggio serio, tende però alla presunzione. Il Dottore è solitamente un uomo di legge o un medico, che si intende di tutto ed esprime opinioni su ogni cosa. Caratterizzato da una certa verbosità, tende ad infarcire di citazioni latine e ragionamenti rigorosi quanto strampalati i suoi discorsi, che riguardano la filosofia, le scienze, la medicina, la legge. L'aspetto è imponente, le guance rubizze. Indossa una piccola maschera che ricopre soltanto le sopracciglia e il naso, appoggiandosi su un gran paio di baffi. L'abito, piuttosto serio ed elegante, è completamente nero con colletto e polsini bianchi, un gran cappello, una giubba e un mantello. Fra i più noti interpreti di questo ruolo il più famoso fu Domenico Lelli, che lo caratterizzò come un erudito avvocato bolognese, pignolo e cavilloso. In epoca più recente invece si ricordano Bruno Lanzarini e Andrea Matteuzzi.

BALANZONE
Balanzone, one of the group of old people in the Commedia dell’Arte, is a serious old chap who tends to be pompous. This lawyer or doctor is rather big headed airing his opinions about all and sundry. He is notoriously too talkative and readily sticks Latin quotations and strange ramblings into his discourse about philosophy, science, medicine and law. This regal, hearty figure wears a small mask, covering only his nose and eyebrows, that rests on a huge moustache. His black suit, complete with white collar and cuffs, is deadly serious and very elegant. An enormous hat, jacket and cape are part of his attire. Thanks to Domenico Lelli, one of the most famous actors who played the part, Balanzone became synonymous with the learned Bolognese lawyer, rather stuffy and always picking hairs. In more recent times Bruno Lanzarini and Andrea Matteuzzi have interpreted the role.

BELTRAME
Beltrame è una maschera milanese nata nel Cinquecento. Al nome accompagna spesso il soprannome "de Gaggian", da Gaggiano, una borgata della bassa milanese di cui è originario, o anche "de la Gippa", per via dell'ampia casacca che era solito indossare. Rappresenta il tipo del contadino stolto e arruffone, capace solo di commettere grandi spropositi, volendosi mostrare più signore di quanto sia. Nel corso del Seicento Beltrame impersonava tutte le parti di marito e veniva caratterizzato come un "compare furbo e astuto". Secondo la tradizione il personaggio deve la sua nascita al comico Nicolò Barbieri (Vercelli, 1576), illustre attore che fece parte delle Compagnie dei Gelosi e dei Confidenti.

BELTRAME
Beltrame is a Milanese mask first recorded in the 16th century. He is often known by the nickname “de Gaggian”, from Gaggiano, a small village on the outskirts of Milan, where he was born. He is also called “de la Gippa” due to the flowing tunic he wears. He is of peasant stock and a bit of a blunderer who would like to appear of higher rank than he really is. During the 17th century Beltrame played several husband parts and made a reputation for himself as a “crafty, astute villager”. Tradition has it that it was the celebrated player Nicolò Barbieri (Vercelli, 1576), a member of both the Gelosi e Confidenti Companies, who created the role.

BRIGHELLA
L'origine di questa maschera è probabilmente bergamasca, ma la sua fama si deve all'attore Carlo Cantù (1609-1676 ca), che ne vestì i panni per molti anni. Nella Commedia dell'Arte Brighella ricopriva il ruolo di "primo Zani", ovvero il servo furbo, autore di intrighi architettati con sottile malizia, ai danni di Pantalone o per favorire i giovani innamorati contrastati. Nel corso del Seicento e del Settecento precisò i suoi caratteri in contrasto con quelli del "secondo Zani" (ruolo del servo sciocco, spesso impersonato da Arlecchino) e, soprattutto con Goldoni, divenne servo fedele e saggio, tutore a volte di padroncini scapestrati, oppure albergatore avveduto o buon padre di famiglia. Il costume di scena, che andò precisandosi nel corso del tempo, comprende la maschera e una livrea bianca, costituita di un'ampia casacca ornata di alamari verdi, con strisce dello stesso colore lungo le braccia e le gambe. Tra i maggiori interpreti di questo ruolo, oltre a Carlo Cantù, si ricorda Atanasio Zannoni nel 1700.

 

 

BRIGHELLA
This mask probably originated in the Bergamo area, but its fame derives from actor Carlo Cantù (1609-1676 circa) who played the part for many years. In the Commedia tradition Brighella plays the role of “first zanni”, the wily servant who schemes against Pantalone, or aids the star-crossed young lovers whose parents are against their marriage. During the 17th and 18th centuries, he develops in a very different way from the second zanni (the role of the silly servant often embodied by Arlecchino). It was thanks to Goldoni that he transmuted into a faithful, wise servant, sometimes serving wayward masters, astute inn owners or respectable father figures. His costume changed over the years until it became a white livery suit consisting of a flowing green braided tunic, with green stripes down the sleeves and trousers. The famous actors who have played Brighella include Atanasio Zannoni in the 18th century.