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LE FAVOLOSE MASCHERE DELLA COMMEDIA DELL'ARTE

Questa Mostra ha lo scopo di raccogliere in maniera organica la storia di ogni Maschera che ha popolato l'universo della Commedia dell'Arte, fino a trovare le linee di congiunzione e continuazione con il futuro.
Se è vero che esistono oltre quaranta Maschere, è anche vero che poche di esse hanno perpetuato la loro fama.
Molte sono scomparse dal panorama. Questo non significa che non siano state di grande valore creativo e di grande significato per quella che viene definita l'Epoca della Commedia dell'Arte.
Ricostruire la storia di ogni singolo personaggio, o meglio di ogni Macshera, è anche un modo per riconsegnare alla nostra memoria uno spaccato di grande valore artistico.

40 poster a colori plastificati (formato 50#70) inseriti in una apposita cartella già pronti per l'esposizione con scheda storica

Noleggio: Euro 300,00 a settimana

In vendita: Euro 930,00

Per ordinazioni: tel.39-02-653270 direzione@sipario.it

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RAGONDA
Fin dal primo apparire della Commedia dell'Arte, Ragonda rappresenta una delle forme prese dal personaggio della fantesca. Donna solitamente ormai matura e per questo esperta nei fatti della vita, la fantesca era a servizio di una padrona, sempre pronta a cavarla d'impaccio e a favorirne con inganni e sotterfugi le relazioni amorose, lecite o illecite che fossero. Il suo linguaggio era schietto e mai volgare, i suoi discorsi pungenti e pieni di buon senso e saggezza.
Secondo la tradizione il costume di scena era molto semplice: un'ampia gonna sormontata da un grembiale e stretta in vita da una fascia, una camicia e una piccola cuffia a ricoprire il capo.

 

RAGONDA
From the very beginning of the Commedia dell’Arte, Ragonda was one of several masks modelled on the figure of a maidservant. Usually a mature woman and well acquainted with the ways of the world, she serves a mistress whom she is ready to help out of trouble and is particularly skilled at helping her mistress when she is rejected by the man she loves. She does not mince her words, she is never vulgar and shows herself full of common sense and wisdom.
Traditionally her costume is a simple one; a large gathered skirt with an apron tied tight round her waist, a blouse and a small cap.




RUGANTINO
Maschera romanesca del teatro dei burattini; il suo nome deriva da "ruganza", arroganza. Ennesima variazione del Capitano, visto nella sua forma più popolare, impersona il tipo del litigioso inconcludente sempre sopraffatto dalle brighe che provoca.
Gli inizi della sua carriera lo vedono vestito come un gendarme, o capo delle guardie del Bangello, sempre pronto ad arrestare qualche innocente per dimostrare la propria forza.
Con il tempo smetterà l'abbigliamento militare e, vestiti panni civili, smusserà il suo carattere negativo per assumere un carattere più pigro e bonario che ne farà l'interprete di una Roma popolare ricca di sentimenti di solidarietà e giustizia.
Vestito in foggia bizzarra indossa un gilè di colore rosso e un imponente cappello di identico colore.
Numerosi furono gli interpreti, tra questi: Tacconi, Nino Tamburri, Nino Slari e il popolare cantastorie detto il Sor Capanna.

RUGANTINO
This is a Roman mask belonging to the puppet theatre tradition whose name derives from “ruganza” (arrogance). In this more popular version, he is one of the Capitan types, who is always rowing and comes off the worse. When he first appeared he was a kind of policeman figure or the leader of the Bandello squad who never tire of arresting innocent people to show how strong they are. As time went by, he swapped his military costume for plain clothes and dropped his negative side. He grew lazy and good natured and went to live in a Rome where justice and cordiality prevail.
He then started dressing eccentrically in a red waistcoat and large red hat.
Rugantino has had a number a fine interpreters ranging from Tacconi to Nino Tamburri, Nino Slari and the popular storyteller, Sor Capanna.




 

RUZANTE
La figura di Ruzante nasce dalla fantasia letteraria dell'attore e commediografo Angelo Beolco (Padova 1500 ca - 1542) e non può essere considerata tout-court tra le maschere della Commedia dell'Arte, anche se assume in sé particolari aspetti di una certa tradizione anti-villanesca, ma un personaggio teatralmente compiuto, che trova la sua realizzazione direttamente sulle scene grazie all'interpretazione dell'autore stesso.
Ruzante diventa la personificazione del contadino rozzo e volgare ma anche ladro e assassino, che si dibatte nella miseria in una condizione di inferiorità anche rispetto ai servi, suoi pari, che hanno trovato il sostentamento in città, coinvolgendo lo spettatore nel dramma della sua esistenza.
Due le ipotesi sull'origine del nome. La prima,viene dal cognome (estremamente diffuso nella campagna padana) di qualche noto personaggio dell'epoca del quale voleva proporre una ironica caratterizzazione; la seconda dalla formazione del nome che in esso rivela una sconcia allusione all'abitudine dei contadini di avere rapporti con gli animali.
Fra gli interpreti del teatro di Beolco ricordiamo, in epoca contemporanea, Gianfranco De Bosio, Franco Parenti, Dario Fo e Paolo Rossi.

 

 

RUZANTE
The figure of Ruzante is the literary invention of the actor writer Angelo Beolco (Padua 1500 circa - 1542) and should not be included among the Commedia masks without a proviso. While certain characteristics link him to anti-villains, he is a character who only came fully to life when the author himself interpreted the part onstage. Ruzante became synonymous to a rather vulgar peasant who was a thief and a murderer. He suffered from an inferiority complex even towards his servants and his peers but always managed to make spectators sympathise with his existential dilemma.
There are two hypothesis concerning his name: The first comes from his surname. a very common one in the area of the Padana plain, and it might be mocking a rather well-known figure; the second hypothesis alludes to the obscene habit of some peasants of having sexual intercourse with their animals.
Gianfranco De Bosio, Franco Parenti, Dario Fo and Paolo Rossi are among the celebrities who have played this role.



SANDRONE
Simpatica e astuta maschera modenese appartenente alla categoria del contadino grossolano e ignorante. Travagliato nell'animo per l'appartenenza sociale cerca di sfuggirle cercando di apparire più istruito di quanto sia. Si sforza di parlare italiano dando vita, però, ad un "pastiche" incomprensibile e senza senso.
Riconoscibile per il tipico costume composto da una grande giubba scura, sotto la quale porta un gilet a pois e l'immancabile berretto da notte a righe rosse e bianche.
Si attribuisce la sua nascita al burattinaio Luigi Campogalliani (1775 - 1839) anche se un almanacco di Reggio Emilia riporta la notizia su un personaggio di nome "Sandron Zigolla da Ruvolta". Col tempo gli venne affiancata la moglie Pulonia (Apolonnia) e un figliolo Sgurgheguel (Sgorghignello).

SANDRONE
This mask from the area of Modena represents a typically vulgar and ignorant peasant type. Despising his own lowly origins, he is anxious to appear more educated than he really is. Instead of dialect he does his best to speak Italian but the result is garbled and often without meaning. He usually wears a dark jacket with a spotted waistcoat and a familiar red and white striped night cap.
Puppeteer Luigi Campogiallini (1775-1839) is generally thought to have invented Sandrone even if an almanac compiled in Reggio Calabria mentions a character called Sandron Zigolla da Ruvolta. Later Luigi’s wife Pulonia and a son by the name of Sgurgheguel (Sgorghignello) joined him.