Maniraptora (Teropodi Saurischi Carnivori - Bipedi)
Ai Maniraptora appartengono i più piccoli Dinosauri carnivori conosciuti. Comparsi nel
Giurassico continuarono ad affermarsi anche nel
Cretaceo.
Al gruppo dei Maniraptora appartiene il Compsognato (bocca deliziosa), il più piccolo dei Dinosauri conosciuti.
Non superava i 60 centimetri di lunghezza ma, era agile e scattante e, cacciando in branchi poteva abbattere prede molto più grandi.
Il più famoso del gruppo dei Maniraptora è il Velociraptor (cacciatore veloce), un formidabile predatore di solo
2 metri di lunghezza che cacciava in branco servendosi dei lunghi ed affilati artigli dei quattro arti.
Il più studiato dei Maniraptora è il Deinonycus, vissuto nel
Cretaceo. Era dotato di artigli che potevano raggiungere i 15 centimetri
di lunghezza, in grado di chiudersi come quelli dei grandi rapaci in una morsa micidiale.
Il primato degli artigli del Deinonyco, come tutti i primati, era destinato a non durare per sempre.
Nel 1991 durante gli scavi condotti nel parco nazionale dell'Utah, negli Stati Uniti è stato portato
alla luce lo scheletro di un grosso Maniraptora di 6 metri di lunghezza con artigli lunghi
30 centimetri cui è stato dato il nome Utahraptor.
Un predatore aggressivo ed efficiente attrezzato con armi in grado competere, anche con i più grossi carnivori del tempo.
Un Maniraptora sul quale per molto tempo si sono fatte congetture, poi ritenute sbagliate, era l'Oviraptor
(ladro di uova). Fin dal suo ritrovamento si riteneva che questo Dinosauro fosse un esperto
ladro di uova essendo stato ritrovato sopra a uova di Dinosauro.
Nel 1992, invece, il ritrovamento nel deserto del Gobi (Cina) di uova di Oviraptor ha fatto
scoprire una nuova verità: gli scheletri all'interno delle uova erano di piccoli di Oviraptor.
La madre prestava loro cure come tutti gli Uccelli: covava, cioè, le uova.
Ornitomimidi (Teropodi Saurischi Carnivori - Bipedi)
Gli Ornitomimidi erano simili agli attuali Struzzi, un pò più grandi. Predavano piccoli animali ma includevano nella
propria dieta anche vegetali.
Le notevoli dimensioni della scatola cranica fanno supporre agli studiosi che fossero dotati di un'intelligenza nettamente
al di sopra della norma da cui è ipotizzabile un comportamento meno aggressivo e violento.
Lo scheletro leggero e le agili e lunghe zampe permettevano loro di raggiungere velocità intorno ai 40 chilometri, con grandi
vantaggi durante la predazione.