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 LIBRO  DENUNCIA:  LE  FOIBE    

Prefazione
Le foibe
Sentenza emessa dal tribunale di Roma sezione per il riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale
Prologo
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Prefazione

del Prof. Augusto Sinagra

“Ed ora, dalle nebbie della storia, prendono forma quei personaggi, come Motika Ivan e Piskulic Oskar che, arrogandosi potere di vita e di morte, hanno infierito sulla popolazione italiana dell'Istria uccidendo o facendo uccidere non avversari politici o persone comunque compromesse con il regime fascista, ma uomini, donne e bambini per il solo fatto di essere italiani, come tali da eliminare per cancellarne l'identità in una terra da cui sarebbe dovuta scomparire ogni memoria di italianità.”
Questo scrive il Tribunale Penale di Roma e questo è il risultato più importante che si poteva e si doveva ottenere : l'accertamento giudiziale della tragica verità della “pulizia etnica” degli Italiani delle Italianissime terre dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia.
Se questo risultato può essere anche solamente in parte ascritto alla nostra ostinazione e al nostro lavoro di questi anni, esso va dedicato a tutte le vittime della ferocia “titina”, fascisti ed antifascisti : non in dono, ma come pagamento di un debito morale che, come sulla nostra coscienza, pesa e deve pesare sulla coscienza di tutti gli italiani.
E' una verità tanto conosciuta quanto volutamente occultata dalla propaganda antinazionale di sinistra e da una classe politica, non per questo solo indegna, che per cinquant'anni ha progressivamente distrutto, secondo le parole di Benedetto Croce, la nostra “tempra nazionale” ed ogni parametro di moralità e di giustizia.
La riconoscenza di tutti deve andare al Pubblico Ministero Giuseppe Pititto, Magistrato Italiano senz'altre qualificazioni. Pensando a lui ricordo le parole di Papa Innocenzo III° quando del povero di Assisi, che chiedeva il riconoscimento della “regola” disse : “ Quest'uomo è un gigante”.
Il Tribunale Penale di Roma non ha, per ora, disposto l'arresto dei due nauseabondi personaggi Ivan Motika e Oskar Piskulic per la loro età avanzata e il loro conseguente “scadimento delle facoltà psichiche e fisiche”.
E' vero che il Tribunale Penale di Roma dimentica che abbiamo avuto un celebrato Presidente della Repubblica ultraottantenne, ma non importa che i due criminali ( complici del pari criminale Iosip Broz detto “Tito”) vengano a sporcare le Carceri italiane.
Quello che importa è che, a dispetto dei nostri governi imbelli e traditori, la verità venga accertata: non per coltivare il sentimento della vendetta, ma per conservare la memoria.
Il Tribunale Penale di Roma ha anche fatto stato della piena sussistenza della giurisdizione italiana per perseguire gli autori degli infami delitti commessi su territori italiani poi ceduti con violenza a sovranità straniera. I due assassini, come anche gli altri, saranno dunque giudicati (e condannati all'ergastolo) dalla Corte di Assise di Roma.
Però - ci si può domandare - si incarcera Erick Priebke e non i laidi criminali come Oskar Piskulic e Ivan Motika. La risposta l'ha data Forattini : i nazisti hanno perso la guerra, i comunisti l'hanno vinta!
Questa è la Foiba dove è sprofondata l'immoralità dello stato italiano.
Dice il laido assassino Oskar Piskulic (“ Il Giornale” del 7 luglio 1996) che ancora “ imbraccerebbe le armi” contro gli italiani. Se Dio e la Storia lo vorranno, lo faremo anche noi per rendere ancora una volta redente Capodistria, Isola, Parenzo, Pola, Cherso, Lussino, Fiume e giù fino a Zara, Spalato e Ragusa, ma non per colpire alla schiena, uccidere di notte e “infoibare” donne e bambini: ne stiano pur certi tutti gli assassini e stupratori della immonda “ macedonia” balcanica.