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Giochi, potere, teatro: un percorso di parole e silenzi, di memoria e oblìo, di scena e retroscena, di trame occulte e amene verità; i giochi del potere a confronto con il potere del teatro.
Dal mistero di Ustica al caso Moro, dalle perfide trame di Riccardo III agli aneddoti del mondo khassidico, dalla Varsavia occupata dai nazisti ad un carcere di massima sicurezza, per I Giochi del Teatro il potere è un universo da indagare nella sua teatralità.
Vanno in scena vicende drammatiche della storia italiana, ma quel copione scritto per i protagonisti del tempo è sottoposto all’incalzante e libera rilettura del teatro di narrazione. E la necessità del racconto, che accomuna Baliani, Paolini, Ovadia, lo trasforma in un nuovo testo, dove le domande scalzano i silenzi del potere, dove nei buchi neri delle verità celate, ingordi di risucchiare anche il presente, si proietta un fascio di curiosità, uno squarcio di insoddisfazione. Alla sottile seduzione del potere, al concerto delle parole orchestrate per la persuasione, teatro e cinema rispondono con la crudezza del ricordo, nel cupo resoconto della morte di Peppino Impastato o nella ricostruzione di Marco Risi della tragedia di Ustica. Note stonate che graffiano il muro di gomma.
I Giochi del Teatro sanno sorridere di teatrini e burattinai della realtà, grazie alla messa in scena teatrale che è finzione dei mezzi ma verità dei fini; e il gioco si fa beffardo scambio di ruoli nel dramma shakespeariano rivisto da Bruno Stori e Gyula Molnar, o autoironica parodia della vanità nell’opera di Lubitsch del 1942.
Al sorriso del potere, maschera imperturbabile esibita dai registi di quell’ingranaggio quasi perfetto fatto di comparse e retroscena, replica il potere del sorriso, che ad esempio nella chiave semiseria di Moni Ovadia ci racconta la profondità e la levità degli ebrei orientali di tradizione khassidica.
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4 - 16 aprile 2002
I Giochi del Teatro
7° Edizione - Il Sorriso del Potere
alla piccola Giuliana Superchi e a tutte le vittime del Potere
Casinò di Arco e Palazzo Panni, Arco (Tn).
Ingresso spettacoli teatrali Euro 10. Ingresso cinema gratuito.
Informazioni e prenotazioni: 0464/583608 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30.
I biglietti prenotati vanno ritirati 20 minuti prima dello spettacolo.
Progetto ed organizzazione "Il Gaviale"
Programma (prossime date):
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Sabato 6 aprile 2002 (Incontro)
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Note: incontro con Moni Ovadia, autore e regista e Daria Bonfietti, Presidente Associazione Parenti Vittime Strage di Ustica. Andrea Castelli, Attore. Conduce il dibattito Paolo Ghezzi Direttore quotidiano L’Adige.
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Domenica 7 aprile 2002 (Teatro)
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Note: Il delitto Moro, una generazione divisa. Con Marco Baliani, regia di Maria Maglietta. Collaborazione drammaturgica: Alessandra Ghiglione.
Dopo il successo dello spettacolo La bottiglia vuota di Moni Ovaia, si ritorna allo spettacolo díautore con: Corpo di stato - Il delitto Moro: una generazione divisa di e con Marco Baliani.
Amici, compagni, avversari, potranno avere i giusti motivi per non essere d'accordo o per trovare identità, per quelli che non cíerano, i giovani díoggi, sarà come visitare un mondo che appare tanto lontano, quasi incredibile: é un modo di uscire allo scoperto, di raccontarsi agli altri, di rievocare quei tempi difficili e densi. Quando si esce da momenti e tempi in cui la vita é stata pregna di avvenimenti, quando il vivere é sembrato intenso anche nel dramma, dopo, col tempo, ci si sente un poí stranieri, come reduci, testimoni di eventi troppo densi per essere dipanati. Il narratore compie sempre questa sfida, straniero nel tempo che cerca di vincere con il racconto la vecchiezza che stende sulle cose del mondo un manto spesso di oblio.
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Martedì 9 aprile 2002 (Cinema)
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I Cento Passi
Palazzo Panni, Arco (Tn). Ore 21.00.
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Note: Italia 2000. Regia di Marco Tullio Giordana.
Note 2: I cento passi: ricorda con rabbia. Il 9 maggio del 1978, il medesimo giorno in cui a Roma venne ritrovato il cadavere di Aldo Moro ucciso dalle Brigate Rosse, furono recuperati i miseri resti di Peppino Impastato, trentenne militante di "Lotta Continua" in prima linea nella battaglia contro la mafia, fatto saltare in aria su dei binari ferroviari con una carica di tritolo legata alla cintura. La notizia passò ovviamente in second’ordine, dapprima liquidata come un suicidio e relegata in brevi trafiletti: solo ora, ad oltre vent’anni dall’accaduto, dei pentiti accusano il boss Tano Badalamenti d’essere il mandante d’un assassinio per il quale s’annuncia, nella prossima primavera, un processo.
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Mercoledì 10 aprile 2002 (Cinema)
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Oltre le Sbarre
Palazzo Panni, Arco (Tn). Ore 21.00.
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Note: Israele 1984. Regia di Uri Barbash.
Note 2: In un supercarcere israeliano dove sono rinchiusi arabi ed ebrei, detenuti comuni e politici, la tensione tra i due gruppi etnico-religiosi è alta, alimentata con sagace cinismo dalla direzione. Poi Uri (l'ottimo A. Zadock), ebreo sefardita, delinquente abituale, e Isamm (l'intenso M. Bakri), terrorista palestinese e intellettuale, prendono coscienza della necessità di un fronte comune contro la repressione carceraria che sfocia in uno sciopero della fame. E un duro, critico film carcerario che fa onore a Israele. Opera a programma, ma la sua retorica è di alto livello. Premiato alla Settimana della Critica di Venezia.
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Giovedì 11 aprile 2002 (Cinema)
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Vogliamo Vivere
Palazzo Panni, Arco (Tn). Ore 21.00.
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Note: Usa 1942. Regia di Ernst Lubitsch.
Note 2: Nella Varsavia minacciata dall'imminente occupazione nazista la compagnia teatrale di Josef e Maria Tura prova la commedia Gestapo. L'intervento della censura ne impedisce però la messa in scena e il testo viene sostituito dall'Amleto. La primattrice, la bella Maria, non disdegna la corte di un affascinante tenente e approfitta del monologo shakespeariano per organizzare i propri incontri galanti. Intanto la minaccia della guerra si concretizza. Nulla sarà più come prima.
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Sabato 13 aprile 2002 (Teatro)
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Casa degli Alfieri
Rai Due/Trickster Teatro
Teatro città murata
Casinò di Arco (Tn), ore 21.30.
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Note: Riccardo, Riccardo, Riccardo dal Riccardo III di W. Shakespeare. Regia di Bruno Stori e Gyula Molnar. Con Giuseppe Adducci, Stefano Andreoli, Daniele Braiucca, Giuseppe Migliorini, Arianna Pollini.
Note 2: Una piccola compagnia di attori decide di mettere in scena il Riccardo III o meglio, alcuni dei passaggi salienti dell’opera di Shakespeare. Dopo un incipit da "tragedia classica", prende vita, a poco a poco, l’intreccio delle vicende dei personaggi con quelle private degli attori, che sul palco interpretano se stessi. La difficoltà di mettere in scena una tragedia così ricca e complessa, le rivalità e le invidie all’interno della compagnia, ci mostrano un gustoso "dietro le quinte" del mondo teatrale. Le dinamiche proprie della tragedia si insinuano tra gli interpreti creando due storie parallele in cui si confondono i momenti recitati con quelli reali.
La perfidia di Riccardo III, interpretato con vigore ed ironia da Braiucca, contagia il suo interprete Daniele, che sceglie come vittime dei suoi intrighi i colleghi stessi. Gli attori decidono di concentrarsi su una delle scene madri: la seduzione di Lady Anna da parte di Riccardo, di fronte al cadavere del marito. Ma la momentanea mancanza dell’attrice femminile costringe gli attori ad assumere vicendevolmente la parte della lady, dando origine ad un susseguirsi di momenti esilaranti in un crescendo di comicità. Ci si diverte grazie ad un umorismo arguto e gli attori mantengono l’equilibrio senza cadere mai nella banalità.
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Sito ufficiale: http://www.tcmurata.it/
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Lunedì 15 aprile 2002 (Cinema)
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Il Muro di Gomma
Palazzo Panni, Arco (Tn). Ore 21.00.
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Note: Italia 1991. Regia di Marco Risi.
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Martedì 16 aprile 2002 (Cinema)
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Accadema Perduta/Romagna Teatri
I-Tigi racconto per Ustica
Casinò di Arco (Tn), ore 21.30.
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Note: di Daniele Del Giudice e Marco Paolini. Con Marco Paolini.
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