Cappella della
Vergine del Rosario
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La terza cappella di sinistra, tuttora dedicata al santo Rosario,
accoglie in una nicchia con volta a conchiglia la statua lignea
della Madonna del Rosario, lodata da una preghiera scritta su una
grande cartella ovale al centro della soprastante zona.
Colonne tortili di marmo nero, con capitelli compositi, inquadrano la
nicchia sormontata da due putti che reggono una corona regale. Nel
sottarco spiccano partiture geometriche in stucco bianco,
definendo spazi privi di decorazioni pittoriche, ad eccezione
dell'ovale situato alla sommità il cui affresco è completamente
rovinato.
Il paliotto marmoreo dell'altare reca tre specchiature policromi ad
intarsio. Al centro di esse in una nicchia sono disposte delle
figure intagliate nel marmo bianco a forte altorilievo: in quella
centrale è raffigurata l'immagine della Madonna col Bambino,
mentre nelle laterali si riconoscono due santi domenicani tra i
quali San Domenico è identificato dal cane con la torcia in
bocca.
Presso questa cappella nel 1899 venne rifondata la confraternita del
Santissimo Rosario.
Il Parroco Schiavizzi "diede alla statua della Vergine col
Bambino gli attributi della Madonna di Pompei" di cui aveva
promosso la venerazione, inaugurando i festeggiamenti che si
ripetono l'otto maggio di ogni anno.
Il complesso decorativo, proprio della tradizione secentesca
dell'Alto lago, è giocato sul contrasto tra gli elementi
scultorei in marmo nero e l'ornamentazione plastica in stucco
bianco.
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