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BARLETTA

 

 

9. ERACLIO  I   E  COSROE  II  PARVIZ

 

 Eraclio I46 (Fig.3), figlio dell’esarca d’Africa, nel 610, deposto Foca, salì al trono d’Oriente.

La situazione dell’Impero era disastrosa per via della rivolta dei monofisti che aggravavano le condizioni difensive dei confini.

I Persiani, condotti da Cosroe II Parviz, infatti, conquistarono Antiochia (611) e Gerusalemme (614), che, dopo essere stata assediata per tre settimane e profanata per tre giorni, fu rapinata di “tutte le più venerate Reliquie del primo Cristianesimo”47.

Quando gli Avari entrarono in Costantinopoli, saccheggiandola (617), Eraclio trasferì la capitale nell’Africa bizantina trasportandovi il tesoro della Chiesa datogli in prestito dal patriarca Sergio.

L’imperatore, mentre il nemico era sicuro in Asia Minore e in Egitto, ebbe modo di riorganizzare l’esercito; quindi sbarcato in Nicomedia (622), attaccò i Persiani respingendoli  prima sull’Eufrate e annientandoli poi a Ninive (627).

L’anno successivo, con la occupazione di Dastagerd, provocò una rivolta tra i Persiani ed il conseguente rovesciamento del re Cosroe II Parviz.

Il successore di questi, Kavadh Shiroe fu costretto alla restituzione dei territori e delle sacre Reliquie trafugate a Eraclio, il quale riportò trionfalmente la Croce a Gerusalemme consegnandola al patriarca Zaccaria (630)48.

 

 


 

 

10.  GLI  ARABI   E  LE  LORO  CONQUISTE

 

 

Verso il 570 nacque alla Mecca, nell’attuale Arabia, Maometto.

L’Arabia non era ancora configurata a nazione; ivi vi erano colonie giudaiche, colonie cristiane, tribù nomade che spaziavano nella zona costiera del Mar Rosso, nello Témen e nell’Hegiaz.

Queste tribù  erano animate da credenze religiose  ancorate a forme politeistiche; ritenevano che il mondo naturale fosse abitato da divinità celesti.

In tali luoghi Maometto, presentandosi come Profeta dell’unico dio esistente Allah, manifestandoglisi attraverso un’apparizione dell’angelo Gabriele, predicò un ideale religioso basato sul credo monoteistico sostenendo la validità di un culto monoteistico.

Avendo trovato alla Mecca ostilità e persecuzione si rifugiò a Hegiaz (=  Medina) (622), fuga che fu detta Egira49.

Le mire espansionistiche degli Arabi iniziarono dopo la morte di Maometto (632) che comunque non era riuscito nell’intento di unificare l’Arabia. Nel 635 occuparono la Siria, nel 638 la Palestina, nel 639 la Mesopotamia, nel 641 la Persia, nel 642 l’Egitto e subito dopo la Cirenaica e la Tripolitania; sottomisero poi la Tunisia, l’Algeria e l’Africa alle quali seguì l’Afganistan. Sul versante occidentale del Pamìr attaccarono i Turchi. Poi, attraverso lo stretto di Gibilterra, invasero la Spagna e irruppero in Francia. L’avanzata degli Arabi fu arrestata dalle solide costruzioni politiche: la Francia romano-barbarica, l’Impero cinese e l’Impero bizantino.

I tentativi d’invasione dei territori bizantini da parte degli Arabi furono coronati da successo quando occuparono Creta (825-826)  e la Sicilia (827-829)50.

Oltre un secolo più tardi, Costantino VIII, imperatore d’Oriente (959-963), essendo privo di prole maschile, obbligò Romano III, Eparco (= Prefetto) di Costantinopoli, a divorziare dalla moglie ed a sposare la figlia Zoe. Questi, salito al trono (1028), mise in crisi l’Impero.

Con Costantino IX  (1042) ,che aveva avuto come predecessori al trono Costantino VIII , Romano VIII, Michele IV e Michele V, l’Impero d’Oriente incominciò a scricchiolare. In quell’epoca si registrano, infatti, i seguenti avvicendamenti: i Normanni conquistarono i possedimenti dell’Italia meridionale; il conflitto tra papa Leone IX e il patriarca Michele Cerulario che portò allo scisma definitivo tra Roma e Bisanzio (1054), l’annessione dell’Armenia (1045), gli attacchi dei Turchi Selgiudichi.

La situazione peggiorò quando Costantino X  Ducas (1059) ridusse gli effettivi dell’esercito rendendo l’Impero militarmente debole.

 I Turchi, popolo asiatico di religione maomettana, infatti, devastarono l’Armenia e sconfissero (1071) l’imperatore Romano IV (1068) nell’Asia Minore, conquistando Gerusalemme (1076).

 

 


46 Re Roberto d’ Angiò  nel 1309 (C.D.barlettano, vol. II, p.35,doc.23)  donò  al monastero dei frati domenicani di Manfredonia il metallo della statua depositata nella Dogana di Barletta per le campane della loro chiesa. Rifatte le mani e le gambe, la colossale statua fu eretta davanti alla chiesa del s. Sepolcro. I Barlettani la chiamano volgarmente Arè  (Eraclio).

47 Corrado Barbagallo “Storia Universale”, vol. I “Il Medioevo” –UTET 1956, p.154;  Giorgio Fedalto  ( “Le chiese d’Oriente” Ediz. Jaca  Book, Milano, 1983, p.30 ) riferisce che “ la celebre basilica costantiniana del S.Sepolcro fu incendiata e la reliquia della  Croce venne portata a Ctesifonte (città della Mesopotamia sul Tigri);  N.U. Gallo (o.c., p.42) scrive che Cosroe II nel 614, saccheggiata Gerusalemme, impose di trasportare in Persia le Reliquie della Passione di Cristo non esclusa la Croce.

48 Rizzoli-Larousse, o.c., vol. VI, Milano 1967, p.10

49 Da quell’anno, per i Musulmani inizia la loro èra.

50 Normanni provenienti  dalla Francia si trovavano nell’Italia meridionale, le cui vie e porti, utilizzati dai pellegrini verso la Terrasanta, si presentavano utili ad imprese di conquiste. Nel 1061, il normanno Ruggero d’Altavilla, profittando delle indebolite condizioni dei Musulmani di Sicilia, attraversò lo Stretto di Messina e nel periodo di trent’anni conquistò l’intera isola.

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