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BARLETTA

 

11.  LE  CROCIATE

Le cause delle Crociate furono sia religiose che economiche e sociali e si esplicarono con spedizioni militari dell’Occidente cristiano contro l’Oriente musulmano  per la liberazione dei Luoghi Santi.

Verso la fine dell’XI secolo, la Siria e la Palestina ed in gran parte l’Asia Minore erano sotto il dominio dei Turchi Selgiudichi (dal loro capostipite Selgiuq), popolazione di origine mongolia che aveva abbattuto il Califfato di Bagdad e vinto e fatto prigioniero (1071) lo stesso imperatore d’Oriente Romano IV Diogene, esercitando sui Cristiani maltrattamenti e violenze di ogni genere. Alla causa religiosa si aggiunsero cause economiche e sociali: presso le repubbliche marinare che si vedevano interrotti i traffici con l’Oriente; presso i feudatari, che nella decadenza del feudalesimo cercavano il mezzo per rifarsi dei territori perduti; presso i servi della gleba, che nelle Crociate riacquistavano la libertà e speravano migliorare le loro condizioni.

 Le  CROCIATE  furono otto: 1096/1099, 1147/1149, 1189/1192, 1202/1204, 1218/1221, 1228/1229, 1248/1249, 1270/1291.

La prima Crociata fu predicata da Pietro d’Amiens, detto l’Eremita, che aveva assistito agli orrori commessi dai Turchi in Terrasanta. Essa fu bandita da papa Urbano II dopo i Concili di Piacenza e di Clermont (1095); vi presero parte diversi principi feudali: Goffredo di Buglione conte della Bassa Lorena, i suoi fratelli Baldovino di Fiandra ed Eustachio, Boemondo d’Altavilla figlio di Roberto il Guiscardo col nipote Tancredi, Raimondo di Tolosa ed altri.  Si compose di due spedizioni:

   a)  La prima (1096), guidata caoticamente da Pietro l’Eremita, fu accolta con difficoltà dai Bizantini e quasi distrutta completamente dai Turchi in Asia Minore.

    b) La seconda, sotto la guida di Goffredo di Buglione, fu meglio organizzata. Strappata ai Turchi la città di Nicea, i Crociati entrarono nel sultanato turco di Iconio, passarono la Siria, occuparono Edessa, Antiochia, Tripoli di Soria. Gerusalemme fu conquistata alle ore 15 del 15 luglio 1099, venerdì51, giorno ed ora in cui Gesù spirò per la salvezza degli uomini. Essi, presso le mura della città, compirono un’orrenda  carneficina e penetrando nelle case fecero razzie uccidendo52, ma “ben presto distolsero lo sguardo dai tesori recati loro dalla vittoria per ammirare una conquista più preziosa agli occhi loro; era questa la Vera Croce rapita da Cosroe e riportata a Gerusalemme da Eraclio”53.

I Cristiani chiusi nella città durante l’assedio l’avevano celata alla vista dei Musulmani. L’aspetto di questa eccitò il più vivo entusiasmo dei pellegrini . I Cristiani – dice un’antica cronaca – “ ne furono tanto lieti, come se avessero veduto a quella sospeso il corpo di Gesù Cristo. Fu portata in trionfo per le vie di Gerusalemme e riportata poi nella chiesa della Risurrezione “. Ivi i Crociati s’inginocchiarono e l’adorarono  (fig. 4).

Con la presa di Ascalona, si fondò il Regno di Gerusalemme, attribuito a  Goffredo di Buglione  con il titolo di DIFENSORE DEL SANTO SEPOLCRO.

Con la caduta di Edessa (1144), il più forte baluardo degli Stati Cristiani della Siria nelle mani dei Turchi, si diede origine alla seconda Crociata (1147-1149) predicata da S.Bernardo di Chiaravalle; fu bandita da papa Eugenio III, con esito quasi nullo.

La spedizione, a cui parteciparono il re di Francia Luigi VII e l’imperatore Corrado III di Hoenstaufen (zio di Federico Barbarossa), fallì presso Damasco e valse solo a ritardare la caduta di Gerusalemme.

Caduta Gerusalemme (1187) nelle mani del sultano Saladino, il mondo cattolico intese riconquistarla organizzando una terza Crociata  (1189) che fu bandita da Clemente III. Vi aderirono tre sovrani: Filippo II  Augusto re di Francia, Riccardo Cuor di Leone re d’Inghilterra e l’imperatore Federico  I  Barbarossa,  peraltro nemici tra loro.

Anche questa Crociata ebbe esito quasi nullo sia per la morte di Federico Barbarossa, avvenuta nel 1190, sia per i contrasti sorti tra gli altri due.

Filippo II, scontratosi (1191) durante l’assedio di S.Giovanni d’Acri, abbandonò solo contro i Turchi Riccardo Cuor di Leone (1192), che fu così indotto ad una tregua con Saladino che rimase in Gerusalemme.

La quarta Crociata (1202-1204), detta anche dei Veneziani, fu voluta da papa Innocenzo III ed ebbe origine con il desiderio di riparare  all’esito non favorevole della precedente. Essa si svolse a vantaggio quasi esclusivo dei Veneziani. Adunati in Venezia per andare in Terrasanta per via mare, i Crociati si lasciarono prima indurre dal Doge Dandolo alla riconquista di Zara, che si era ribellata, poi si lasciarono imbarcare per Costantinopoli con la flotta di S.Marco, col pretesto di conciliare una discordia dinastica. Si trattava di ristabilire Isacco II Angelo nell’Impero bizantino, rovesciato dal trono nel 1195 dal fratello Alessio III Angelo. Ciò complicò le cose a Costantinopoli, ove scoppiò una rivolta contro i Crociati, i quali reagirono saccheggiando la città e proclamando imperatore Baldovino di Fiandra (1204). Sorse così l’IMPERO LATINO D’ORIENTE (1204-1261) che durò fino al ritorno di una dinastia greca (i  Paleologo) dell’Asia Minore.

La quinta (1218-1221) e la sesta Crociata (1228-1229) fanno parte della storia del grande imperatore Federico II.

 a) La prima, guidata da Andrea II re d’Ungheria e da Giovanni di Brienne  re di Gerusalemme, fu bandita da papa Innocenzo III e si disperse dopo l’occupazione di Damietta (alle foci del Nilo) perché fu atteso invano l’arrivo dell’imperatore Federico II.

b) La seconda fu promossa da papa Gregorio IX e condotta da Federico II che ottenne  dai Turchi  la restituzione di Gerusalemme (Trattato di Giaffa 1229), i quali la riebbero nel 1244.

La settima Crociata (1248-1249)  e l’ottava (1270) furono condotte dal re di Francia Luigi IX, ma fallirono anch’esse.

 a) La prima si propose di raggiungere la Terrasanta dall’Egitto, ma dopo la effimera conquista di Damietta il re fu fatto prigioniero e dovette pagare un forte riscatto per la sua liberazione.

b) La seconda, dopo lo sbarco in Tunisia, finì con la morte del re per pestilenza.

Con la caduta di S.Giovanni d’Acri (1291), ultimo baluardo delle conquiste dei Crociati, l’Oriente, dopo due secoli di storia delle Crociate, passava sotto la dominazione dei Turchi.

Gli Ordini militar-cavallereschi e quelli religiosi, costituitisi sin dall’inizio della prima Crociata, si dispersero tutti: i Templari in Francia ed i Teutonici sulle sponde del Baltico (Prussia Orientale) . Fece eccezione l’Ordine cavalleresco di S.Giovanni dell’isola di Rodi che mutò il nome in Cavalieri di Malta quando i  cavalieri ripiegarono nella omonima isola con l’avanzare dei Turchi.

I Patriarchi, portando le sacre Reliquie della Passione, immigrando in Europa s’insediarono in Italia scegliendo anche Barletta.

 

 


 

51 Adriano Cappelli “Cronologia, cronografia e calendario perpetuo “, 5^ Ediz. U.Hoepli, Milano,1983, p.75.

52 Sua Santità Giovanni Paolo II ha chiesto di fare ammenda dei peccati commessi dai Cristiani nei secoli passati.

53 “ Storia delle Crociate” –Biblioteca Classica Illustrata “ Tip. dello  Stab. di Edoardo Sonzogno, Milano (primo decennio sec.XX, p.116).

 

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