Calvello 22-09-2002

Home ] Organizzazione ] Storia ] Territorio ] Attività ] Cai Link ] Escursionismo ] Schede Escursioni ] Sci ] Speleologia ] Alpinismo Giovanile ] Gruppo Roccia ] Fotografie ] Flora ] Varietà ] Pubblicazioni ] Stampa ] Antologia Articoli ] Contattaci ] Per partecipare ] Eventi ]

22.9.2002  :  OLTRE IL NORD DEI  MONTI PICENTINI CIRCUITO DEL MONTE CALVELLO

 

Con pregiudizio italiano e salernitano siamo usi a ritenere che  le montagne si trovino sempre a Nord e che a Nord si trovino sempre e solo montagne. Non è così per le Alpi? Non è così per i Lattari rispetto alla costiera amalfitana e per i Picentini rispetto a Salerno ?

Basta, invece, andare un po’ oltre per scoprire che il nord del nord è fatto di colline e vallate e non più di montagna. E’ così per la Germania che a nord delle catene alpine digrada in molli ondulazioni   e vaste pianure, è così per la nostra zona regionale che al di là dei Picentini  si stempera nelle reiterate dorsali argillose dell’alta Irpinia e della Puglia e quindi nelle piane marine adriatiche.

Di questo ci renderemo conto (se avremo occhi per vedere e mente per applicarci alla lettura del territorio) nell’escursione di domenica prossima.

Essa si svolge in una zona tutt’altro che irrilevante dei Monti Picentini, specie per le sue connotazioni ambientali: esposizione al versante adriatico ed ai venti dei Balcani, presenza della più alta cima del comprensorio (Cervialto m. 1809) e di tipici e ampi pianori, atti a raccogliere nevi ed acque  (Piano Laceno e Piano Sazzano), prossimità di altre rilevanti cime (Rajamagra m. 1667,   Montagnone di  Nusco  m. 1490, Calvello  m.1579). Il tracciato interesserà proprio quest’ultima montagna, ma non la aggredirà brutalmente per consumare lei e noi in uno sbrigativo incontro, ma saprà prima  circondarla con un ampio e rispettoso abbraccio.

Presa la strada che da Lago Laceno porta a Lioni, dopo alcuni chilometri, lasceremo l’auto nei pressi della sorgente Gavitoni, ai piedi del “Canalone”, tipico vallone picentino ricco di verde, a circa 1000 metri di quota. Di qui per comodo sentiero volgeremo verso est, sfiorando la sorgente Cannito e salendo quindi, curvando verso nord, sempre tra i faggi al Rifugio della Forestale (m.1277). Con abile manovra diversiva (per non svegliare il Calvello che dorme) punteremo ancora verso est, fingendo di recarci sul Pollaro ed affacciandoci sui terrazzi e sulle conche ne che delineano la tipica morfologia. A un certo punto però dovremo pur rivelare le nostre intenzioni e, con un’ampia curva destinata a dissimulare il dietro-front, dirigere  verso ovest. Siamo poco oltre i 1300 mt.  Possiamo dunque agevolmente calvalcare la dorsale scoperta del Calvello, sino alla cima: m.1579. Lungo la cresta ed ancor più dalla vetta avremo modo di mettere a confronto i due nord: quello montano che ben conosciamo (e che da lì sarà a sud, si badi bene) articolato nelle verdi e possenti cime picentine intervallate da armoniosi pianori; quello dell’alta Irpinia suggestivamente ritmato da  groppe molto più lunghe che alte, spesso coronate da compatti abitati. Nel piano, tuttavia, la prole del terremoto si presenta con una miriade di case sparse e con qualche conato industriale. Con egoismo alpinistico e con pregiudizio italo-salernitano avremmo voluto forse vedere al di là, anzi a nord, del nostro monte ancora montagne, ancora più alte, almeno a livello della principale dorsale appenninica abbruzzese la quale gravita sul versante adriatico. Accontentiamoci invece dei nostri Picentini, comunque capaci di dissetare a nord e a sud, e sappiamo cogliere il sottile e magari malinconico fascino di quelle altre dorsali  che, ora verdi ora bigie, si inseguono accidiose, replicandosi verso l’infinito.

Scendendo poi dal versante ovest del Calvello riguadagneremo la sorgente Gavitoni e chiuderemo il circuito.

La contemplazione e la scoperta del nord del nord saranno approfondite con un incontro di studio (?) a Teora, Casa Restaino,  ivi proseguendo l’ufficio del nostro primo direttore di escursione.

 

DOMENICA  22 SETTEMBRE – CIRCUITO DEL MONTE CALVELLO * Percorso: Sorgente Gavitoni – Cannito - Rif. Forestale – Versante ovest del M. Pollaro – Vers. est Calvello – Cima –Sorg. Gavitoni * Dislivello m. 600 * Durata h. 5 * Diff. Media (E) * Dirett. di Gita:  Francesco Restaino e Gennaro Pannella *  Partenza h. 8,00 

Home ] Torna su ] Sammaro 05-01-2003 ] Infrattata 02-02-2003 ] Monte Li Foi 09-03-2003 ] Treno trekking 29-3-2003 ] Cocuzzo 06-04-2003 ] Persano 13-04-2003 ] Cervialto 11-05-2003 ] Traversata 11-10-2002 ] Fondillo 06-10-2002 ] [ Calvello 22-09-2002 ] Tufara 27-07-03 ]