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Osci: Cippo di Abella
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LA LINGUA DEGLI OSCI

 

Ora il tentativo di traduzione “a senso” di un antico testo scritto in lingua osca che fu uno dei dialetti indoeuropei dell’Italia centrale e meridionale, come l’umbro, il sabellico e, infine, il latino.

L’alfabeto utilizzato dagli Osci e’, per di piu’, di derivazione etrusca, ovvero greca,  inclusa la vocale O e quelle consonanti come, ad esempio, la B e la D che non ricorrevano nella lingua etrusca e, dove, sonorita’ simili erano rese ricorrendo all’utilizzo di V e di TH.

L’iscrizione proposta, in quest’incursione, e’ quella del celebre CIPPO DI ABELLA che, con le sue 58 righe, costituisce il testo piu’lungo pervenutoci in lingua osca e riguarda un trattato stipulato tra le citta’campane di Abella e di Nola circa la costruzione e l’utilizzazione, sulla linea di confine comune,di un tempio dedicato ad Ercole.

L’ episodio della delimitazione del tempio avveniva dopo la fine della supremazia etrusca in Campania.

Gli etruschi, infatti, gia’ indeboliti dalla sconfitta di Cuma da parte di Siracusa nel 474 a.c., con la caduta di Capua nel 423 a.c. ,aggredita e conquistata dalle orde sannitiche, furono costretti a lasciare la regione per sempre.

Da quel momento in poi le testimonianze epigrafiche, come questa, saranno scritte nella lingua dei sanniti, appunto quella osca, e non piu’ in etrusco. Tuttavia la parlata osca sara’ ben presto sostituita dal latino.

 

 

CIPPO  DI  ABELLA

 

( IN PRESENZA )DEI MAGGIORENTI VOSTRI E DEI ( NOSTRI ) GRANDI: COSI’ VIENE FATTA LA  PROPOSTA PER BOCCA DEI DELEGATI MAGISTRATI DI NOLA E DI ABELLA, DOPO CHE LE DECISIONI DEL SENATO HANNO CONFERITO IL POTERE AI DELEGATI.

RIGUARDO A QUESTO, VIENE STABILITO CHE UN SACRARIO ( TEMPIO ) SIA DEDICATO AD ERCOLE ED E’ STABILITO E DECISO CHE QUESTO SACRARIO SIA POSTO PRESSO I TERRITORI IN MODO CHE LE TERRE OCCUPATE DAL SACRARIO SIANO COMUNI, COME COMUNI  SARANNO IL TEMPIO DIVINO ,IL SUO UTILIZZO E I BENEFICI……INOLTRE DAI NOLANI….. DI ERCOLE SIA…DONATA DAI NOLANI……….QUESTA AD ERCOLE SIA DONATA ED ERETTA DAI NOLAN( Si tratta di un qualche dono al tempio e di una statua raffigurante Ercole a carico dei nolani? ).

DAI CONFINI COME PERNO, IL TEMPIO SIA NEL MEZZO E, FUORI LE MURA, TUTT’INTORNO, POSSA APPARTENERE AD ERCOLE, ATTRAVERSO STRADE POSSA ESSERE ACCESSIBILE.

POSSA RAPPRESENTARE IL SENTIMENTO DELLA SENTENZA SENATORIA, CHE PROMUOVE L’EDIFICAZIONE, LA COSTRUZIONE DA PARTE DEI NOLANI E LA COSTRUZIONE DA PARTE DEGLI ABELLANI.

INOLTRE, UN MURO SIA ( COSTRUITO ) TUTTO INTORNO. QUESTA TERRA NON  SARA’ PIU’ NE’ABELLANA NE’NOLANA; EDIFICATO L’IMPIANTO SACRO, ESSI OFFICERANNO IN COMUNE, SARA’ STABILITA L’ APERTURA ACCIOCCHE’ DEDICARE QUESTO AGLI DEI.

L’UNA E L’ALTRA CITTA’, PREGHERANNO INSIEME NEL LUOGO DOVE SORGERA’.                     

              

 

 

                                                                                                                   

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