BREVI TESTI ETRUSCHI
Attualmente, oltre quanto prospettato nei precedenti tentativi di traduzione, rimarrebbero una miriade di brevi testi minori, senz’altro interessanti, ancora da affrontare.
Ad esempio, del tipo:
IO ( SONO ) IL REPOSITORIO DI ARNTH VETE NUFRES; LARIS VETE DONO’, LARTHIA PETRUNI DONO’.
VEL LEINIES COMBATTE’ VALOROSAMENTE ROMA, 5 VOLTE QUESTA CON GLI STESSI CHIUSINI.
LARTHI CEISI DI CEISE VEL ( E ) VELISNA RAVNTHU FIGLIA, DI ANNI QUATTRO, FU SEPOLTA.
QUESTO ( VASO ) DONO’ VENEL ATELINA AI FIGLI DI TIN.
METLI ARNTHI MOGLIE FU DI SPITU LARTH, VISSE ANNI 64, TRE FIGLI AVENDO GENERATO, SI SEPARO’.
LARTH CEISINI, DI VEL FIGLIO, PER TRE VOLTE ESERCITO’ LA PRETURA NELLO STATO, NOVE VOLTE FU MAGISTRATO, NELLA DIMORA INFERA DISCESE IN GLORIA.
Mille e non piu’ mille.
La nazione etrusca aveva attribuito, alla propria civilta’, un’esistenza di un millennio, dall’XI al I sec. a.c., a suo volta suddiviso in dieci periodi di circa un secolo l’uno.
Poiche’ questo popolo di divinazioni e di materie occulte se ne intendeva, non manco’ di dimostrare azzeccata la profezia anche sulla propria vicenda storica.
Pertanto, a questo punto, un approccio con la lingua degli Osci.