E' uscito..

Luglio - Agosto 1999

- Editoriale

Un'estate calda, ma in ombra

Kennedy, la maledizione continua

Momenti di svago e attrazioni culturali...

Accarezza le nubi svettando poderoso

Sorrisi sardonici scolpiti con arte

E' tempo di vacanze ma non per tutti

Il cotello dell'amore, abili maestri per un oggetto misterioso

Profumi e colori da sapienti scalpelli

La Villacidrese pronta a sbarcare in penisola

 

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E' TEMPO DI VACANZE MA NON PER TUTTI

Arriva l'estate e il nostro caro amico a quattro zampe è d'ingombro, abbandoniamolo!

Con l'avanzare dell'estate riemergono, come ogni anno, con sempre più prepotenza, i problemi inerenti le vacanze.

Bisogna sfogliare pile e pile di depliants, recarsi parecchie volte presso le agenzie turistiche e valutare la situazione che si adatti maggiormente alle nostre esigenze, una volta deciso il da farsi, bisogna occuparsi di organizzare a puntino ogni particolare.

Si portano così gli oggetti di valore a casa di parenti o amici fidati, affinché li custodiscano in nostra assenza oppure si affidano in una cassetta di sicurezza presso la nostra banca di fiducia; si cerca di sistemare il nonno presso chiunque sia disponibile ad accudirlo e ... poi si parte! Tutti insieme parenti e amici! Ma, all'ultimo minuto, ci accorgiamo di non aver definito una situazione: cosa dobbiamo fare con il nostro amico a quattro zampe?

Il cane non può venire in vacanza con noi: sporca, si agita, ha molte esigenze, saremmo condizionati alla scelta di un albergo magari meno lussuoso che però accetta animali domestici e poi, che noia: fermo! Seduto! Cuccia! Prendi la pallina! Vieni qui! Lla cche tellho detto, lla! Non sarebbe più vacanza insomma! Quindi che fare? Si potrebbe lasciarlo in una pensione per animali? O, mancheremo per molti giorni, e per la nostra vacanza, è già stato speso troppo, è fuori discussione spendere anche per lui... e poi, queste pensioni sono troppo fuori mano, bisognerebbe perdere una giornata solamente per trovarne una. Potremmo lasciarlo a qualcuno? E a chi? Sono già partiti quasi tutti, poi è tropo vivace e gli altri non hanno proprio il tempo di starli dietro. La situazione ideale è mandare in vacanza anche lui, solo col suo fardello. Il tragitto è lo stesso che dobbiamo fare noi per arrivare nell'albergo a trecento metri dal mare, solo che lui scende alla prima fermata!

E' avaro, vuole risparmiare i soldi che gli han dato! Fido preferirebbe non partire! Al massimo avrebbe accettato di stare in casa con una bella provvista di pappa secca e acqua. Anche se si sarebbe annoiato! E invece dopo mezzora di viaggio e tutte le raccomandazioni del caso, Fido scende dalla macchina del suo adorato padroncino. Non sa ancora che la sua storia lo accomuna alla vita estiva di migliaia di suoi simili e che perciò non risalirà mai più su quell'auto, non sa ancora che il guinzaglio adorato, compagno di mille passeggiate, diventerà, inesorabilmente la sua catena, fino a quando, nella migliore delle ipotesi, forse qualcuno, mosso a compassione, non li donerà di nuovo la libertà. Il traditore è proprio lui, il suo migliore amico, a cui però non saprà mai portare rancore, a cui non chiese mai più di quello che era giusto che avesse: un pò d'amore, che, con le sue tante coccole sapeva ben ricompensare.

Ma forse era tutto falso! Per lui non cera affetto, era solo un piacevole passatempo quando Lui nelle ore buie non sapeva che fare.

Ed è così che la scena si ripete per l'ennesima volta: il piccolo amico a quattro zampe vede il padroncino montare velocemente sulla macchina... lui non può seguirlo, è legato! Le luci della macchina si allontanano sempre più! Non è uno scherzo, non torna nessuno indietro! Fido adesso è triste, e pensare che sarebbe bastato non aprire la portiera della macchina per cambiare la sua storia e, invece, non sarà mai nulla come prima! Ieri non avrebbe mai potuto immaginare quale bestia si celava negli occhi sorridenti e nelle carezze del suo più caro e fedele amico di nome Giuda.

Zaira Lina Caddeo