La Religione e il Romanticismo

Dal punto di vista del pensiero religioso può essere indicata come caratteristica del movimento romantico, soprattutto in Germania, una elevata valutazione del problema religioso come adesione emotiva e intuitiva all'assoluto.

J.G. Hamann avendo subito un'improvvisa illuminazione religiosa come coscienza del peccato e manifestarsi del divino nel linguaggio della Bibbia, considera questa come fonte della vera sapienza. Il divino pervade tutta la realtà e si manifesta dovunque, ma attraverso la parola biblica si fa ancor più vicino all'animo peccatore desideroso di salvezza. L'immagine, il sentimento, l'intuizione e la parola che li suscita mostrano più in profondità la realtà umana e cosmica che la fredda ragione calcolatrice. Partendo dal racconto della sua conversione, 1758 - Pensieri sulla mia vita, fino al 1784 -  Metacritica del purismo della ragione, rivolta contro il criticismo astratto di I. Kant, Hamann sostiene la superiorità della fede sulla ragione, e questa sua affermazione influenzò la cultura tedesca tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento.

Uno degli obiettivi di J.G. Herder è la rivalutazione della fede vissuta, del sentimento, della fantasia.

Un altro pensatore religioso che privilegiò la fede e il sentimento contro la razionalità empirica e trascendentale fu F.H. Jacobi, che accompagnò lo sviluppo del pensiero tedesco dall'età illuministica alla maturità di J.W. Goethe, F.D.E. Schleiermacher e G.W.F. Hegel. Alle sue Lettere a Mosè Mendelssohn sulla dottrina di Spinöza - 1785, sullo spinozismo di G.E. Lessing, si deve lo scoppio dell'importante discussione avvenuta in Germania a proposito del pensatore religioso olandese. La vera ragione, superiore all'intelletto, è per Jacobi sentimento dell'assoluto. Dio non è un'entità che possa essere provata razionalmente, è solo oggetto di fede che supera ogni teoria astratta. Il criticismo può aprire la via alla fede distruggendo certezze fallaci, ma è una filosofia vuota.

Lo stesso J.G. Fichte, da un punto di vista morale, esalta la fede in un ordine supremo del mondo che va al di là della pura conoscenza empirica e sollecita le forze etiche dell'uomo in vista del compito infinito di modellare il mondo che si apre alla sua libertà operosa. Sotto questo aspetto Fichte sviluppa un pensiero della filosofia morale e religiosa di I. Kant.

Il pensatore idealista più vicino alla sensibilità naturale ed estetica del R. è F.W.J. Schelling, che sottolinea l'importanza dell'unità dell'esperienza, dell'intuizione dell'infinito negli aspetti particolari della natura e della storia, che elabora una filosofia della rivelazione e dei simboli religiosi. Nonostante la polemica di Hegel contro il R. e le filosofie dell'intuizione e del sentimento, all'inizio del suo itinerario filosofico, come nella Fenomenologia, si colgono accenti simili a quelli romantici: la soggettività, la poliformità, del mondo umano, l'importanza del linguaggio, della psicologia, della storia, l'aspirazione all'unità suprema in una visione organica del reale, la polemica contro l'astrattezza kantiana. Del resto si ricordi l'importanza che nella stessa filosofia hegeliana è conferita alle intuizioni, alle aspirazioni e alle immagini caratteristiche della fede.

Il R. fu più un movimento di estetica letteraria che una dottrina filosofica; tra gli autori letterari, F. von Hardenberg, detto Novalis, espresse nella maniera più intensa l'aspirazione all'assoluto, alla riconciliazione universale, alla correlazione infinita del tutto, caratteristiche del R. Nel 1799 - La cristianità ovvero Europa,egli idealizza la civiltà medievale cristiana, la cui unità fu rotta dal fenomeno critico della Riforma giungendo poi alla negazione di ogni ordine con la rivoluzione francese. Novalis immagina con amore e desiderio il ricostiruirsi di una civiltà cristiana organica pacificata. Nel 1800 - Inni alla notte e nel 1802 - Canti spirituali, insegue il sogno di una realtà trasfigurata, in cui l'amore si rivela in tutti i suoi aspetti e le immagini superano la realtà empirica aspirando a una universale riconciliazione dei sentimenti finalmente liberati dall'estraneità e dal dolore.

Un notevole contributo allo sviluppo della sensibilità romantica verso lo studio estetico, ermeneutico e storico-psicologico venne da F. Schlegel. Promotore in un primo tempo degli studi filologici sull'antichità greca, affrontò poi i problemi estetici ed etici alla ricerca di una nuova filosofia dell'esperienza soggettiva e della libertà personale. Divenuto cattolico nel 1808 e operando nell'Austria della restaurazione, dichiarò concluse le esperienze intellettuali dell'idealismo e delle filosofie protestanti della fede, proponendo un orientamento storico-personale nei corsi Filosofia della vita -1827, Filosofia della storia - 1827 e Filosofia del linguaggio e della parola - 1828.

Il manifesto del romanticismo religioso tedesco è costituito dall'opera di Schleiermacher del 1799 - Sulla religione. Discorsi alle persone colte che la disprezzano; dove viene presentata una concezione generale della religione, considerata come esperienza fondamentale dello spirito umano. Ha come sua caratteristica l'intuizione della totalità, distinguendosi in questo sia dalla morale, sia dalle scienze empiriche. Ma la religione dell'universalità del reale si distingue dalle vesti meschine che la religione ha assunto nelle sue presentazioni storiche ed ecclesiastiche. I grandi esempi storici di tale religione autentica furono gli spiriti profetici di Platone e B. Spinöza. La religione è visione della realtà come proveniente da una causa suprema, con la quale ci si sente interiormente in comunicazione; questo intimo patrimonio spirituale di ogni individuo è soffocato dalla cattiva educazione. Compito dell'animo autenticamente religioso è quello di testimoniare la pura religione del sentimento universale e di educare gli altri ad esso. Nel 1803 - La festa del Natale, Schleiermacher intraprende l'interpretazione del dogma cristiano come coscienza della comunicazione dell'umano e del divino. In seguito la sua attività filosofica e teologica prenderà i caratteri dell'insegnamento universitario, metodici e critici. Per quanto concerne la filosofia, egli svilupperà la dialettica, l'etica, la psicologia e l'estetica, considerando le tematiche della relatività del pensiero astratto, sottolineando l'educazione morale soggettiva e la prosecuzione dei beni concreti naturali e sociali, nella ricerca della libertà e dell'espressione sociale degli individui. Nell'ambito dell'attività teologica, nel 1811 - Breve presentazione dello studio della teologia, dove sostiene il carattere totalmente razionale e storico del metodo teologico, in quanto esso considera la fede cristiana non nella sua immediatezza vivente, ma nelle testimonianze storiche. Di grande rilievo, pubblicato postumo, è Ermeneutica e critica del Nuovo Testamento, dove sono espresse idee originali e attualmente diffuse sull'ermeneutica.  Nel 1821-22 -La fede cristiana, dove è presentato il cristianesimo sulla base della propria definizione della religiosità come sentimento di dipendenza all'assoluto, esamina e discute a fondo tutta la tradizione teologica del protestantesimo. Nel 1831, nelle dieci Prediche sulla confessione di Augusta, affronta in modo critico il documento confessionale del luteranesimo, in base ai propri principi di libertà, impegno personale coerente e tolleranza. Non si dimentichi il carattere critico e indipendente del pensiero di Schleiermacher sul piano sociale-politico e la sua acuta sensibilità nei confronti del male sociale.

Si può affermare che il R. anche dal punto di vista religioso, voglia indicare una componente della cultura tedesca, esso affonda le sue radici nella tradizione religiosa protestante, nelle tradizioni spiritualiste, mistiche, pietiste di tutta l'epoca moderna, accompagnandosi alle esigenze di armonia, organicità, libertà, interiorità e sublimazione, caratteristiche del platonismo tedesco. L'affermazione romantica dell'individualità, della libertà, dell'immediatezza emotiva, dell'importanza del sentimento, la sua sensibilità verso il dolore e la morte, l'aspirazione a una umanità trasfigurata, l'idealità etico-estetica di un mondo puro e di una necessaria rinascita spirituale si ritroveranno nel patrimonio spirituale di S. Kierkegaard, A. Schopenhauer, F. Nietzsche, M. Heidegger e K. Jaspers; così come le tematiche psicologiche ed ermeneutiche possono essere rivelate presso i teorizzatori delle scienze dello spirito e dell'ermeneutica, pure sul piano della teologia. Riguardo la teologia le tradizioni romantiche non solo rimasero vive nella scuola di Schleirmacher, ma ebbero anche un originale sviluppo nella scuola cattolica di Tubinga, il cui più noto rappresentante fu J.A. Möhler. Molte esigenze del R. religioso possono essere individuate sia nel cattolicesimo liberale del XIX secolo sia nel cosiddetto modernismo.

Modernismo : Tendenza religiosa sviluppatasi tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, caratterizzata dall'intento di ridurre la distanza esistente, sul piano culturale, fra Chiesa e mondo moderno.