La propaganda Civile
Il ruolo di efficace e mobilitante propulsore
dell'interventismo assunto dalla Gazzetta già durante la neutralità emerge
dallo spoglio del giornale, di cui si vedano in particolare, per le iniziative
assunte direttamente, i numeri dei giorni 2 settembre e 11 ottobre 1914; 13 -
15-16, 19-20 maggio 1915.
Mano a mano che si fa avanti il sempre più probabile
intervento a fianco dell'intesa, il giornale di Orsi esaspera le posizioni
nazionaliste e espansionistiche che annullano di fatto le iniziali motivazioni
di matrice irredentista, ridotte a una copertura propagandistica. L'efficacia
interventista della "Gazzetta del Popolo", che vede aumentare la sua
già consistente tiratura, si trasforma in un abile amplificatore delle
manifestazioni nazionalistiche cui concede ampi spazi e titoli cubitali di
dichiarata simpatia, si fa promotore diretto e incessante di iniziative di
mobilitazione, assistenza, di propaganda bellica, un punto di riferimento anche
fisico e organizzativo legittimato dalle autorità locali.
Emerge chiaro questo attivismo populistico in chiave
assistenziale e propagandistica, destinato a crescere durante la guerra da parte
di un giornale che mobilita l'opinione pubblica su proprie iniziative nel creare
un clima di adesione e adattamento psicologico a una guerra ancora lontana,
combattuta da altri e peraltro facilmente banalizzabile come grande ed esaltante gioco di massa.