manuale di Pittura

| Home Page | Schede Tecniche | Forum | Consulenze | Invia un Commento |


Introduzione Disegno Olio Tempera Acquerello Decorazione Frammenti Didattici

Il Manuale è curato da:


Indice

Introduzione

Disegno

Olio

Tempera

Acquerello

Decorazione

 

Frammenti Didattici


Argomenti Correlati

 Antiche Tecniche
 Manuale di Pittura
 Teoria dei Colori
 Generi pittorici
 La Tempera

 Metodi di Pulitura
 La Craquelure

 I Pigmenti
 I Pigmenti antichi

Restauro dei dipinti

Dipinti su tavola

Pittura su tela

Pittura su tavola

Iconografia

 Solventi e pulitura
 I Solvent Gels
 Uso dei Chelanti
 Uso dei Tensioattivi

Restauro Pala

 Montevergine

 Affresco Tecnica

 Restauro di Affresco

 Strappo e Stacco


Link Utili

 

 


 

Albero d'inverno - Kjara

Riporto qui la sequenza di lavoro che ho seguito per realizzare il quadretto intitolato "Albero d'inverno"

Preparazione del Supporto:: stucco sintetico scarteggiato e poi varie mani di vernice scarteggiata.
su questa base ho poi steso una mano di bianco di Titanio acrilico della Maimeri.

Colori ad olio: Lefranc e Maimeri

Dimensioni del supporto: 22x15

Per le velature: Pennello a lingua di gatto: lingua di gatto

clicca per ingrandire

Preparazione del colore di fondo e prime velature

Il fondo del soggetto è composto da una valle innevata e dal cielo azzurro.
Pertanto ho scelto come colore di base un azzurro chiaro quasi grigio: Bianco di TItanio, azzurro ed una punta di nero (colori acrilici Maimeri e Lefranc), come abbiamo imparato nel capitolo del "Proplasma".
Su questa base acrilica, una volta asciutta, inizio a fare le velature di blu cobalto sul cielo: più scuro in alto e più chiaro in basso dove il cielo tocca le montagne. Uso addirittura un po' di giallo sull'orizzonte, perchè rende più luminoso il bianco
Invece per la neve scelgo il blu oltremare, per velare.

 

clicca per ingrandire

Velature sul cielo

Proseguo con le velature sul cielo, per rendere il colore più intenso: sono necessarie più velature successive aspettando che il colore asciughi tra una velatura e l'altra.
Per questo genere di lavoro ho utilizzato il pennello a lingua di gatto, sfumando il colore puro, direttamente sulla tavola.
Dipende un po' dalla consistenza della pasta del colore, se dovesse essere un po' troppo corposa ammorbiditela un po' con il medium, ma senza esagerare, perchè se lavorate sull'asciutto con il colore troppo liquido non aderisce bene.

 

clicca per ingrnadire

Il villaggio

Con il blu oltremare faccio le ombre sulle montagne innevate, i crepacci e con il bianco puro faccio i punti in cui la neve è illuminata dal sole. La base delle montagne è sporcata con un po' di marrone, perchè lì inizia la vegetazione.
Ai piedi delle montagne faccio il villaggio di case con i tetti innevati.
In primo piano c'è un cumulo di neve che ho lasciato indefinito, perchè lì metterò un albero.

 

 

clicca per ingrandire

Anatomia dell'albero

In natura ci sono ovviamente molte varietà di alberi e, pur nella stessa specie, non ci sono mai due alberi uguali. Tuttavia dallo studio dell'anatomia degli alberi possiamo trovare alcune caratteristiche comuni, che si ripetono in tutti gli esemplari e che saranno le nostre regole di costruzione.

 

Innazitutto la Ramificazione: i rami principali si dipartono dal tronco, dividendosi per due o per tre, mai esattamente uno di fronte all'altro. Il tronco diventa più sottile nel dividersi nelle varie ramificazioni, fino alla cima dove resta solanto l'ultima spaccatura tra gli ultimi due rami. I rami si dipartono sempre con la stessa legge di divisione, ma in modo irregolare, mai direttamente opposti gli uni agli altri.
L'Angolazione dei rami è molto importante: bisogna cercare di far variare l'angolo di divisione fra due rami in modo che la struttura ramificata invada lo spazio in modo equilibrato.

Se conoscete la geometria dei Frattali, possiamo dire che un albero è un frattale nel senso che ogni singolo piccolo ramoscello è la copia in miniatura della sua specie, perchè rispetta sempre la stessa legge di ramificazione. Non serve scrivere una nuova regola in ogni iterazione successiva della costruzione; per aggiungere complicazione all'ennesima iterazione basta copiare la precedente in una scala più piccola.
Se ne deduce che ogni piaccola parte ha la stessa forma del tutto. Diciamo che questa struttura, le cui parti piccole e grosse hanno la stessa struttura, ma con scale differenti, sono scalanti ovvero in linguaggio matematico a Omotetia interna.
Guardando da vicino un ramo di un albero si riconosce in alcuni dettagli ciò che prima si vedeva nell'intero, il grado di complicazione è dato dal fatto che nei particolari si ritrova il tutto, ma vengono scoperte anche strutture nuove e diverse: ad esempio le foglie.

In questa prima fase mi sono preoccupata soltanto della struttura di crescita ed ho utilizzato un pennello più grosso per il tronco e via via più sottile per i rami. È importante non farsi vincere dalla pigrizia usando soltanto un pennello grosso o soltanto uno sottile per tutto l'albero. Perchè, nel primo caso non riuscireste ad ottenere rami così aggraziati e sottili sulle punte, e nel secondo caso perdereste l'effetto volume che un pennello grosso può dare sul tronco.

 

clicca per ingrandire

Volume

Quando un singolo albero è il punto focale del dipinto è necessario lavorare con luci ed ombre per poter rendere la pienezza e la solidità del tronco e dei rami.
Per dare volume all'albero ho utilizzato la neve: il bianco per la luce e vari toni di azzurro per le ombre, sporcando in questo modo il marrone del tronco. Così l'albero acquista tridimensionalità e non è più piatto come un ventaglio.
Alla base del tronco ho fatto emergere dalla neve alcune radici, che ho sfumato con il bianco direttamente sul marrone ancora bagnato (sempre con il pennello a lingua di gatto.

 

Link Utili

 

 


 

Introduzione Disegno Olio Tempera Acquerello Decorazione Frammenti Didattici

| Home Page | Schede Tecniche | Forum | Consulenze | Invia un Commento |