Hai visto uno squalo, una tartaruga, una balena o altri cetacei o addirittura una foca monaca?
Non hai ancora avuto questa fortuna, ma sei appassionato di mare e curioso di conoscere quali incontri ha regalato il Mediterraneo negli ultimi mesi?
Sei arrivato nel posto giusto. Perché Osservatorio Mediterraneo non è una nuova associazione: è semplicemente un ponte fra il mondo degli appassionati del mare e quello dei ricercatori. Da quattro anni Osservatorio Mediterraneo raccoglie infatti gli avvistamenti "insoliti" di diportisti, subacquei, pescatori. E poi le rigira ai ricercatori, impegnati a decifrare le abitudini e i comportamenti di questi animali marini.
Un'idea semplice e anche molto utile, perché a volte questi avvistamenti possono rivelare particolari ancora sconosciuti del comportamento di questi animali: lo dimostrano i quattro lavori scientifici pubblicati grazie alle informazioni che ci avete inoltrato.
Per i ricercatori, questi avvistamenti rappresentano l'opportunità di ampliare il proprio raggio d'azione e di raccogliere notizie e fotografie che altrimenti sarebbero rimaste chiuse in un cassetto; per gli amanti del mare, la soddisfazione di aver date un piccolo contribuito alla conoscenza di questi straordinari animali.
E allora. Se avete visto qualcosa, fatecelo sapere; se non avete ancora visto nulla a mare, consolatevi guardando le foto degli avvistamenti più recenti!

SCOPO
- Raccogliere informazioni su avvistamenti e catture nei mari italiani da inoltrare ai ricercatori
- Sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema squali (dal 1999 anche sulla foca monaca e dal 2000 anche di tartarughe marine e cetacei)
- Tentare di modificare l'immagine degli squali: da mangiatori di uomini a elementi chiave dell'ambiente marino.

AZIONI
- Articoli pubblicati in Italia nell'estate 1998, 1999, 2000 e 2001 sui giornali di settore "mare", ambiente e di interesse generale, fra cui: il Venerdì di Repubblica, Airone, Nautica, il Subacqueo, Mondo Sommerso, Aqua, Sub, PescaSub, Pesca in Mare, il giornale dell'Enpa (Ente Nazionale per la Protezione Animali)
- In Inghilterra: quotidiani (The Independent), TV (BBC 2) e radio ( BBC Radio 5 Live)
- Scheda distribuita a gran parte dei centri immersione, nogozi di attività subacquea, Capitanerie di Porto
- Materiale informativo fornito ai vari media in concomitanza con gli avvistamenti più eclatanti.
Della campagna si è interessatata poi anche la "mitica" Natural History Unit della BBC, che nel '98 ha inviato una troupe in Mediterraneo e realizzato un servizio per la TV di 3 minuti (in prima serata) e due speciali di mezz'ora per la radio, e Linea Blu della RAI che nel 2000 ha realizzato un servizio sulla campagna.

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PERCHE' QUESTI ANIMALI?
Perché sono predatori di vertice e da essi dipende la buona salute dell'ecosistema; perché molti fra essi formano popolazioni mediterranee che non hanno alcun contatto con i loro simili dell'Atlantico (balenottere, capodogli e tartarughe, tanto per fare qualche esempio) e per questo sono ancora più vulnerabili. Ma non solo: la loro protezione passa necessariamente attraverso la salvaguardia del loro ambiente, ed ecco che le conseguenze positive ricadranno anche su tutti gli altri organismi che vi vivono. E per ultimo... è certamente più facile (relativamente parlando, s'intende) avere notizie di queste specie che dell'altrettanto rara e bisognosa di protezione patella ferruginea! (ma ci arriveremo...!)
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COSA FARE?
E allora...
Avete visto o fotografato squali, cetacei, foche monache (magari!) o tartarughe in Mediterraneo, anche negli anni passati?
- Scaricate e compilate la scheda d'avvistamento (link a scheda squali, tartarughe, cetacei, foca monaca)
- Allegate immagini, se ne avete: non solo sono prove inconfutabili di ciò che abbiamo visto, ma soprattutto forniscono ai ricercatori dettagli all'apparenza insignificanti e a volte, invece, molto interessanti.
- Inviate il tutto a:
Eleonora de Sabata - Osservatorio Mediterraneo
via Ruggero Fauro 82, 00197 Roma
fax 06-233.229.073 e-m@il: oss.mediterraneo@tiscalinet.it
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GRAZIE A...-Grazie a chi ci ha mandato foto, notizie, idee, consigli, incoraggiamenti. E grazie anche ai vari ricercatori che ci hanno aiutato a capire meglio ciò che abbiamo visto!
ANIS - Associazione Nazionale Istruttori Subacquei, Riccardo Andreoli, Marco Affronte, Luciano Basile, Andrea Belluscio, il Betulla, Vinicio Biagi, Giampaolo Bianchi, Irene Bianchi, Marco Boscolo, Capitaneria di Porto di Piombino, Carmen Cascio Ingurgio, Stefano Catalano, il rais Gioacchino Cataldo e la ciurma della tonnara di Favignana,Centro Sub Costiera Amalfitana, Centro sub Figarolo, Centro Sub Portorotondo, Giuliano Chiocca, Simona Clò, Diving World Ustica, il Prof. Francesco Costa, Costa Viola Diving Center, Claudio Della Seta, Equipe Sub, Ian Fergusson, Alberto Fini, Massimo Grassadonia, Giuseppe Guarrasi, Harry Hausl, Oloturia sub di Gianmichele Iaria, Isla Diving di Ornella Girosi, Giuliano Greco, Sacha e la ciurma della tonnara di Carloforte; Jerome Julienne, Marcello La Bua, Cap. Filippo La Ciura, Antonio Lunanuova, Giulia Mo, Fabio Mondellini, Mediterraneosub, Sofia Menconero, Maurizio Miliani, Nitto Mineo, Angelo Miragliuolo, Jimmi Montanti, Tomasino Muntoni e No Limits Diving Center Mediterraneo, Barbara Mussi, Stefano Navarrini, Giuseppe Notarbartolo di Sciara, Roberto Pachì, Eugenio Paladino,Fabio Pascoli e la Scuola Immersioni Mestre, Tiziano Pegorer, Salvatore Platania, Alberto Romeo, Mario Romor, Scilla Diving, Fabrizio Serena, Nicolò Sparta, Franco Stener, Elio Susini, Egidio Trainito, Marco Traversa, Giusi Utano, Marino Vacchi, Ivan Vicari, Roger Zentilin...
e a tutti coloro che ci hanno aiutato finora e che ho dimenticato di indicare!

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