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In questo periodo sul ciglio settentrionale del poggio di Varano sorgono grandiose ville, in posizione panoramica, senza soluzione di continuità. Delle sei riportate nelle planimetrie borboniche, quattro sono state localizzate ed in parte rimesse in luce. Si caratterizzano come ville concepite prevalentemente a fini residenziali, con vasti quartieri Alle dieci ville rinvenute in età borbonica si affiancano una quarantina di rinvenimenti moderni, concentrati nei territori degli attuali comuni di Gragnano e S. Maria la Carità. Le ville erano destinate alla conduzione di fondi agricoli di dimensioni ridotte, dove le colture praticate erano essenzialmente quelle dell'olivo e della vite. Questa realtà ricca ed articolato ebbe una brusca interruzione il 23 agosto del 79 d.C. quando l'eruzione del Vesuvio ne comportò il completo obliteramento. Tuttavia, a differenza di quanto avviene per le altre zone vicine, la vita a Stabiae riprese dopo poco: la sua posizione geografica era tale che fu necessario sgombrare le strade per ripristinare i collegamenti terrestri. |
Cenni storici II |
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Incisione a bulino |
Errico Gaeta. II castello dalle Fratte. |
POST FATA RESURGO |
Liceo Classico "Plinio Seniore" di Castellammare di Stabia |