Iperspazio
Poesia
è un, reciprocamnente gratuito, spazio per poeti. le opere
scelte vengono inserite in un'Antologia dedicata e indicizzate per
Autore. Arturo commenta le opere presentate, ogni Autore mantiene
i Suoi diritti e concede solo la libera lettura nel sito.
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Tutto
ciò che emerge ha bisogno di un basso fondale. Così l'intellettuale
ha bisogno di un basso - fondo sociale di passivi, conformi imbecilli,
che, in un gioco ipocrita e vizioso, (di cui è la prima vittima)
combatte ed alimenta con la sua arrogante e capricciosa furberia
(da Pensieri di Arturo)
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La
Festa della Luna
è libera è aperta a tutti i poeti che desiderano
scrivere sulla Luna.Arturo commenta ogni poeta scelto.
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Un
anonimo gatto (o gatta?) fotografato, molti anni fa,nel cortile
di fronte ad una sinistrata aula universitaria . Mi guardava da
un bidone della spazzatura.... Chissà cosa pensava di noi.
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"Randagio",
un gatto semicieco accolto nei suoi ultimi giorni da Valeria
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Poeti
e Poesia
Se
su cento persone che hanno scritto o scrivono poesie ve ne fosse una che
leggesse poesia (soprattutto le composizioni degli altri) e se tra costoro
uno su dieci acquistasse i libri di versi, i poeti quelli veri (che non
opprimono tutti con le loro composizioni) forse potrebbero se non vivere
dei loro sogni, almeno non esserne uccisi, essere considerati se non degli
artisti, almeno degli esseri umani.
E se tra le poesie scritte almeno una su mille mirasse a cambiare con
il sentimento e la sintetica universale logica dei versi, la qualità delle
relazioni sociali o ad esplorare le zone oscure della vita, tutti quei
mondi paralleli e magici che agiscono obliquamente sulla realtà e non
sono riconducibili a logiche sociali o economiche, vivremmo tutti in maniera
meno alienata e inconsapevole. Ma, forse, se avvenisse tutto ciò, non
vi sarebbe più la vera poesia. Essa nasce ai margini dei giardini incolti,
nelle strade bruciate e distrutte delle inondazioni, nelle aree perverse
della follia in quei mari torbidi della coscienza, negli abbondoni e nei
fallimenti, nelle utopie divenute delusioni, negli amori sognati o mancati,
insomma in quei luoghi dimenticati, in quegli esseri divenuti inutili,
all'ombra del mondo dove gli intellettuali vigliacchi e asserviti all'ideologia
e alla pagnotta si guardano bene dal sostare, preferendo descrivere e
criticare da lontano, come un generale alla battaglia, per vedere gli
effetti e fingere di aver conosciuto le cause per trovarsi sempre dalla
parte giusta (il successo, il denaro, il potere, la Cultura).
Come in Peter Pan per noi la finestra è chiusa, abbiamo perso tutto, non
possiamo tornare indietro. In più ORA sappiamo che quei luoghi
quel tempo lo abbiamo SOLO immaginato. Non c'è mai stato nulla,
non c'è più niente, non ci sarà mai né una speranza, né una possibilità….
Ma siamo e rendiamocene conto, comunque dei privilegiati, riusciamo, anche
se male e con vaneggiamenti, scambiati per follia, a esprimerci, dare
qualcosa di noi, anche a chi ci disprezza e ignora .Pensiamo, anche nella
nostra solitudine, a tutti coloro che non sanno, non possono comunicare
e soffrono, transitano come agnelli sacrificali in un mondo di lotta e
competizione, prigionieri delle paure, le crasse violenze delle convenzioni,
come degli animali da esperimento, a cui sono state recise anche le corde
vocali dell'anima, ma non la sensibilità e la coscienza.
C'è molta condiscendenza per i poeti, tutti li amano, (in verità li compatiscono)
tutti riconoscono la loro necessità, ma guai a conoscerne a fondo uno
(sono tutti dei pazzi, falliti, dei poveri disadattati, materialmente
e spiritualmente parlando, e forse anche dei superbi o degli "iellati",
cronici pur contagiosi). Chi li deride è più onesto, i più hanno quel
sorrisino o quella condiscendenza bonaria che si finge con gli scemi.
Tutti i luoghi comuni del falso romanticismo più gretto o dell'illuminismo
più becero si sono stratificati persino nei poeti stessi che, stanchi
di non essere niente e nessuno (è proprio questa la loro forza) accettano
le parti loro assegnate, divenendo ora giullari, ora falsi profeti di
ruoli, scuole, stili, vendendo la loro dignità per un'identità, un
secondo di notorietà.
Ma non voglio più tediarvi, io NON SONO un poeta, parlino loro! Io ho
letto molto di più di quello che ho scritto, e sono stato vent'anni
senza più avere la forza di compilare due righe e nonostante questo mio
improvviso e forse noioso risveglio sono e resto un niente e lascio a
chi vuole l'identità che si sceglie o gli è assegnata.
I mulini a vento stiano dove sono, io le botte le prendo lo stesso anche
se non li vedo, e se non le prendo me le do da solo, riconoscendo in me
tutti i difetti che critico, o paragonando la mia pochezza con la grandezza
che è passata sotto i miei occhi e nella mia mente e che spesso ho visto
ignorare, svilire e auto distruggersi.
finchè
non si spengono le stelle....Arturo per Arte e letteratura
Perché
tanti gatti (non tutti quelli che vorrei) in questa pagina? Sono indubbi
i suoi legami con la letteratura e, in particolare con la poesia ma
anche con una parte profonda instintuale della Natura e dello Spirito
.Io fino ad un certo punto della mia vita, pur rispettando tutti gli
animali e, amando in particolare i cani, non provavo nessuna particolare
simpatia per i gatti. Poi una, più che essere scelta da me
mi ha scelto....Ne sono venuti tanti ...in varie case, ma in qualche
modo hanno trovato sistemazione e accoglienza. Chi non ha accarezzato
un gatto ha perso molte cose non solo della vita ma anche della sua
mente....La bellezza e il mistero della Natura e del nostro Pensiero
....forse è nei baffi di un gatto che ti guarda.
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Morgana
una gatta trovata in un bidone di rifiuti, in Calabria da
Chiara e Matteo e portata a Torino. E' molto socievole ed intelligente.
(foto artfer)
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"Cicciona"
una gatta molto curiosa e casalinga ma, nello stesso tempo dotata
di un'interiore nobiltà
Grigietta
(non eccessivamente dotata di istinto materno)
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Iperspazio
Racconti
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Lascio
a chi vuole l'identità che si sceglie o gli è assegnata
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