Les
guitares bien tempérées op. 199
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© 1998-2001
Fabio Rizza
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Les
guitares bien tempérées
24 preludi e fughe
op. 199
- Libro
I
- Preludio e fuga in sol minore
- Preludio e fuga in re maggiore
- Preludio e fuga in la minore
- Preludio e fuga in mi maggiore
- Preludio e fuga in si minore
- Preludio e fuga in fa diesis maggiore
- Libro
II
- Preludio e fuga in do diesis minore
- Preludio e fuga in la bemolle maggiore
- Preludio e fuga in mi bemolle minore
- Preludio e fuga in si bemolle maggiore
- Preludio e fuga in fa minore
- Preludio e fuga in do maggiore
- Libro
III
- Preludio e fuga in sol maggiore
- Preludio e fuga in re minore
- Preludio e fuga in la maggiore
- Preludio e fuga in mi minore
- Preludio e fuga in si maggiore
- Preludio e fuga in fa diesis minore
- Libro
IV
- Preludio e fuga in do diesis maggiore
- Preludio e fuga in sol diesis minore
- Preludio e fuga in mi bemolle maggiore
- Preludio e fuga in si bemolle minore
- Preludio e fuga in fa maggiore
- Preludio e fuga in do minore
Data
di composizione: 8 marzo-3 giugno 1962
Dedica: Ida Presti e Alexandre Lagoya
Editore: Bruzzichelli, Firenze 1974 (rev.: Evangelos Assimakopoulos
e Liza Zoi); Bèrben, Ancona 1996-9. (rev.: Mario Fragnito e Lucio Matarazzo)
Organico: due chitarre
Bibliografia:
- LUCIO MATARAZZO, recensione del disco DUO BATENDO, The Well-tempered
Guitars. 24 Preludes & Fugues op. 199, Etcetera ETC 2009, il
Fronimo n. 60, luglio 1987, pp. 50-51.
Discografia:
- ALBERTO BOCCHINO e ANTONELLO GHIDONI, Les Guitares
bien Tempérées, vol. I, Lira L.R.L.P. 002; vol. II, Lira-Cisner
L.C. 0026
- DUO BATENDO (TON HUIJSMAN e SJAAK VAN VUGT), The Well-tempered
Guitars. 24 Preludes & Fugues op. 199, Etcetera ETC 2009; ora in
Well-Tempered Guitars. A Selection, Etcetera KTC 1057 [Prima
registrazione mondiale]
- DUO TEDESCO (BARBARA e EUGÈNE HÖLZER), Ein Bass und zwei
Gitarren - Musik & Poesie, con poesie di Khalil Gibran recitate
da Elmar Gunsch, Thorofon 2080 (Preludi e fughe in mi maggiore, in sol
maggiore e in do minore)
- DUO TEDESCO (BARBARA e EUGÈNE HÖLZER), Preludi e fughe,
Koch Schwann 3 1224 (Preludi e fughe in mi maggiore, in sol maggiore
e in do minore)
- MARIO FRAGNITO e LUCIO MATARAZZO, Castelnuovo-Tedesco,
Jolivet, Rosetta, Lira L.R.L.P. 003; ora Ducale DUC 003 (Preludi
e fughe in mi minore e in sol maggiore)
- ROBIN HILL e PETER WILTSCHINSKY, Les deux amis,
Teldec 8.44141-244181-2 (Preludio in do minore)
- ROBIN HILL e PETER WILTSCHINSKY, Virtuoso Music for
Two Guitars, Hyperion 66113 (Preludio e fuga in mi maggiore)
- CLAUDIO PIASTRA, Les guitares bien tempérées, Fonit
Cetra NFCD 2022, ora Warner Fonit 0927 43353-2
- IDA PRESTI e ALEXANDRE LAGOYA, Duo Extraordinaire,
Philips 446 213-2
- DAVID RUSSELL e RAPHAELLA SMITS (con Jos van Immersel
pf.), M. Castelnuovo-Tedesco, Academix AX 850218
Il monumentale
ciclo di ventiquattro preludi e fughe intitolato Les guitares bien
tempérées costituisce un singolare tour de force unico nella letteratura
per due chitarre. A parte il titolo, nulla nella raccolta fa riferimento
all'arte di Bach, a cominciare dalla successione delle tonalità,
disposte secondo l'ordine delle quinte e alternando tonalità maggiori
e minori.
La straordinaria
abilità nel contrappunto sviluppata sotto la ferrea guida di Pizzetti,
consente a Castelnuovo-Tedesco di non scivolare nell'accademismo più rigido
anche nelle forme più "squadrate" come la fuga, dando anzi spesso la sensazione
di prendersene beffe sfruttando ironicamente i temi più eterogenei:
[...] quest'opera
testimonia non solo tutta l'abilità tecnica di Castelnuovo-Tedesco nel
comporre, ma anche la sua straordinaria versatilità musicale. Abilità
tecnica, nell'essere capace di servirsi di due forme completamente differenti
per ottenere un medesimo risultato di fondo: l'estrema libertà dei preludi,
in cui spesso vengono svolte anche due idee musicali, o la forma castigata
delle fughe, tutte di struttura abbastanza scolastica, servono infatti
a Castelnuovo-Tedesco come pretesto per esprimere il suo amore per la
melodia e per la cantabilità anche se permeate dall'ironia della trattazione
e dello sviluppo dei temi.
Versatilità
musicale, come capacità di muoversi in diversi ambiti con un linguaggio
armonico-strutturale pressoché immutato. Ecco allora che a diventare
melodia pura e semplice non sono solo i temi delle canzoni popolari
americane, i temi (o ritmi) di rumba, di danze friulane, ma anche quelli
presi a prestito dalla musica colta (più che temi, in questo caso si
tratta di frammenti tematici), come nel caso della beethoveniana op.
111. Persino un'apparentemente banale parte di accompagnamento (mano
sinistra) di uno studio di Chopin, leggermente fiorita, diventa un tema
di un preludio (do diesis min.). Sembra quasi che Castelnuovo-Tedesco
voglia farci vedere che la melodia ha ancora molte cose da dire, in
barba all'attualità storica che la vedeva, allora, sepolta dai dogmatismi
del dodecafonismo viennese e poi dal post-serialismo delle avanguardie.
(1)
L'opera,
però, nel suo complesso, non appare perfettamente riuscita perché quei
problemi di rigida distribuzione delle parti tra le due chitarre di cui
si è già parlato a proposito della Sonatina
canonica, diventano qui ancora più evidenti; se la prima chitarra
è quasi sempre impegnata nelle zone più alte della tastiera, la seconda
è ossessivamente relegata sulle corde basse. In sede di esecuzione è quindi
necessaria un'accorta revisione del testo che risolva questi difetti.
(1) LUCIO
MATARAZZO, recensione del disco del DUO BATENDO, The Well-tempered
Guitars. 24 Preludes & Fugues op. 199, Etcetera ETC 2009, il
Fronimo n. 60, luglio 1987, pp. 50-51.
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