Ottone Rosai "Suonatori"

Musica da camera

Vogelweide op. 186

© 1998-2001 Fabio Rizza

Vogelweide
Ein Lieder-Cyclus
op. 186

Autore del testo: Walther von der Vogelweide (Tirolo 1170 ca. - Würzburg 1230 ca.)

  • 1. Schlimme Zeiten - "Ich saz ûf eime steine…"
  • 2. Magdeburger Weihnacht - "Ez gienc, eins tages als unser hêrre wart geborn…"
  • 3. Die Römische Opfersteuer - "Ahi, wie Kristenliche nû der bâbest lachet…"
  • 4. Gott Unergründlich - "Mehtiger Gott…"
  • 5. Unnatur - "Unmâze, nim dich beidin an…"
  • 6. Reimar, der Mensch und der Künstler - "Dêswâr, Reimar, dû riuwes mich…"
  • 7. Preislied - "Ir sult sprechen willekommen…"
  • 8. Wahre Liebe - "Herzeliebez frouwelin…"
  • 9. Der Traum - "Nemt, frouwe, disen kranz…"
  • 10. Unter der Linden - "Under der linden…"

Walter von der Vogelweide; l'immagine è tratta dal Manässische Liederhandschrift

Data di composizione: 1959
Dedica: Dietrich Fischer-Dieskau e Siegfried Behrend
Prima esecuzione pubblica:
Ludovic de San (baritono) e Giuseppe Maria Ficara (chitarra), in diretta radiofonica per la RTBF di Bruxelles, 10 ottobre 1981
Editore:
Simrock, Hamburg; Bèrben, Ancona 1987
Organico: baritono e chitarra (o pianoforte)

Videoclip di Vogelweide, preceduta dalla lettura della traduzione in italiano del testo poetico
Registrazione integrale del concerto di Ludovic de San (baritono) e Giuseppe Maria Ficara (chitarra), in diretta radiofonica per la RTBF di Bruxelles, 10 ottobre 1981

Castelnuovo-Tedesco scrisse il ciclo di Lieder intitolato Vogelweide durante il suo breve soggiorno a Bolzano, città nella quale era stato invitato a prendere parte alla giuria del prestigioso concorso pianistico "Busoni". La fonte letteraria è costituita dai testi del Minnesänger austriaco Walther von der Vogelweide; ad essi Castelnuovo-Tedesco dona una veste musicale che, lungi dal voler ricreare uno stile musicale finto-medioevale, si inserisce agevolmente nella ricca tradizione liederistica in lingua tedesca.

Concepito in modo da poter essere accompagnato sia dalla chitarra che dal pianoforte, Vogelweide si presenta come un ciclo di Lieder fortemente compatto e omogeneo (1); dall'opera traspare un sentimento di intima religiosità e l'integrazione tra voce e accompagnamento strumentale è assoluto.

La prima esecuzione pubblica dell'opera avvenne solo nell'ottobre del 1980 grazie all'impegno e alla passione profuso da Giuseppe Maria Ficara nella diffusione della musica di Castelnuovo-Tedesco; nello stesso anno — tra l'altro — Ficara realizzò uno dei primi dischi monografici dedicati alle opere per chitarra maestro fiorentino, disco che conteneva prime esecuzioni assolute di brani come il Rondò op. 129 e i Tre preludi al Circeo op. 194.

Ludovic de San e Giuseppe Maria Ficara

(1) Nel sottotitolo dell'opera, Castelnuovo-Tedesco si premura di sottolineare (così come farà con l'altro ciclo di Lieder con chitarra intitolato The Divan of Moses-ibn-Ezra) l'aspetto unitario della raccolta ("Ein Lieder-Cyclus")