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L'identità e il genere
 a cura di Mary Nicotra


 

15 Febbraio 2002

IMMAGINARIA, 'SGUARDI DI DONNE SULLE DONNE' ALLA SUA DECIMA EDIZIONE    di Mary Nicotra

 

Il Festival del Cinema Lesbico Immaginaria si ripropone con la sua decima edizione e dal  28 febbraio al  3 marzo 2002 avrà luogo presso la Multisala Nosadella – via Nosadella 19 a Bologna
Il festival, organizzato dall'Associaziazione Culturale Lesbica Visibilia e che conta sull'impegno volontario di molte donne, nei dieci anni di attività ha presentato oltre 700 titoli.

Un'incessante promozione e diffusione di  cinema indipendente realizzato da donne, a tematica lesbica e femminista.

Sguardi di donne sulle donne che si sono intrecciati e continuano ad intrecciarsi in una rete sempre più internazionale. I film provengono infatti da moltissime nazioni del Nord del mondo ma anche, significativamente, e sempre più, da aree del pianeta come Medioriente, America Latina, Africa, Asia.

E Bologna, come ogni anno, nei  giorni del Festival, è arricchita  dalla presenza di moltissime donne, provenienti da tutta Italia e anche dall'estero.

Sono state infatti 5700 le presenze registrate l'anno scorso.

Un'occasione di incontro, di scambio, di informazione e di socializzazione   vissuta con pienezza, intensità, gioia.
La grande novità dell’edizione 2001 è stata la collaborazione tra Immaginaria e Studio Universal (facente parte del grande Gruppo Internazionale Universal), canale televisivo mandato in onda da Stream via cavo e via satellite. Studio Universal ha istituito il Premio Speciale Immaginaria-Universal, che ha premiato “Wilma’s Sacrifice” , Canada 2001, di Kat Lanteigne. Il Premio è confermato anche per la X edizione. Un grande passo avanti per la diffusione del miglior cinema a tematica lesbica sulle tv via cavo.
Gli altri Premi di Immaginaria saranno, come sempre: il Premio Speciale Immaginaria conferito da una Commissione composta dalle programmatrici del Festival al film che si è distinto per l’originalità e l’impegno del soggetto e l’innovazione del linguaggio; e l’attesissimo Premio del Pubblico, conferito dalle partecipanti, al miglior film narrativo, al miglior documentario, al miglior sperimentale e alla migliore animazione, che rende veramente elettrizzante il clima di questa competizione cinematografica.

La programmazione prevede una settantina di titoli, tra corti, medi e lungometraggi, divisi nelle categorie fiction, documentario, sperimentale e animazione, provenienti da tutto il mondo. 

 

Tra i documentari segnaliamo

'L’ ALTRO IERI'  della regista  Gabriella Romano. 

In questo documentario Gabriella ci offre una ricostruzione della situazione delle donne lesbiche in  Italia durante il fascismo.

Il fascismo valorizzava la donna solo in funzione del suo ruolo di madre. 

Il lesbismo era un tabù assoluto. Spesso era interpretato come isterismo, per cui veniva curato psichiatricamente.

 

Era interpretato anche come segno del demonio, infatti molte donne che rifiutavano il matrimonio venivano esorcizzate.

La parola “lesbica” non veniva pronunciata e la morale dell’epoca ne negava l’esistenza. Cinque donne descrivono quel periodo di repressione, di paura e di silenzio, rivelandoci al contempo la loro reattività e fantasia. Esse si identificavano con i personaggi maschili della letteratura dell’epoca per dar corpo alle loro aspirazioni, ai loro sogni e ai loro desideri inconfessati. Il documentario si avvale di materiale di propaganda fascista, di immagini tratte da film didattici americani girati in Italia durante il ventennio, rari documenti della vita quotidiana italiana, tra i pochi non sottoposti a completa censura.

E poi ancora  LA MIA BABUSHKA: ALLA RICERCA DI IDENTITA’ UCRAINE di Barbara Hammer, considerata una delle registe più importanti del cinema lesbico indipendente, e FUORI: L’ AZIONE DI UNA RIVOLUZIONARIA (regia: Rhonda Collins - Sonja de Vries) che ci racconta la storia dell'attivista Laura Whitehorn, lesbica dichiarata, che nel 1985 fu giudicata colpevole di attentato dinamitardo al Capitol Building e accusata di “cospirare attraverso mezzi violenti e illegali contro il governo degli Stati Uniti d’America”. 

“Out” è la storia di questa donna coraggiosa e delle battaglie del nostro tempo contro le ingiustizie di classe, di razza e di genere. Cresciuta in ambiente ebreo liberale, diventa una radicale di sinistra nei tumultuosi anni Sessanta, ed è condannata a 20 anni di prigione nel 1985. Trascorre in carcere 14 anni. “Chi ignora l’esistenza di prigionieri politici in questo paese – afferma Howard Zinn, autorevole storico americano – rimarrà amaramente colpito da questo film”. 

Il Festival prevede inoltre dibattiti, incontri con le registe, esposizioni di arti visive, e uno spazio librario a cura della Libreria delle Donne di Bologna. L’ingresso è riservato alle donne

La programmazione completa è disponibile presso il sito http://www2.comune.bologna.it/bologna/assclv

Mary Nicotra


 

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