Il ricordo più bello
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IL RICORDO PIU' BELLO  

(settembre 1908)

Il mio ricordo d’amore più bello
sei tu certamente, canora Zakya:
e viene dalle intensissime ore
brevi in cui, nella notte
orientale, tu fosti mia tutta
senza lasciarmi rimpianti o amarezze;
ma t’ebbi come s’à un fiore
che, dopo averlo odorato, si butta
però senza disdegno via.
Il mio cuore era largo come quel plenilunio d’aprile.
Nostro linguaggio gli esultanti
sospiri, poiché io non capivo
il tuo arabo molle e lascivo,
come tu non capivi
il mio acceso idioma.
A
l separarci, ancora un bacio ed un sorriso.
Per questo solo il ricordo
è dolce: in quelle poche ore
noi non demmo tempo al dolore,
a qualunque fiato torbido che appanna
il cristallo dell’amore.
Nella mia memoria rimane l’odor della chioma
che mi avvinse si poco e
soltanto
simile a un’eco, a un accordo
nostalgico, quel tuo canto
incompreso e pure divino
che m’inebbriò come un effluvio
musulmano di gelsomino.

Zakya, fotografata dallo stesso Federico De Maria (da Passeggiate sentimentali in Tripolitania)

 
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