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LA RIVELAZIONE Un'ampia valle, presso Misilmeri. A destra, su un'altura, si scorge la piccola città, cui sovrasta la mole del
castello. In fondo, verso sinistra, altra altura, che
però è in gran parte velata da una fitta cortina di nebbia. Una strada mulattiera scende a valle dalla porta
della cinta di Misilmeri e risale serpeggiando verso
il colle nebbioso. Tutto è solitario e sa di triste, malgrado la rigogliosa vegetazione della
valle; non si ode che il suono garrulo della corrente del prossimo, benché
invisibile, fiume Eleuterio. Dopo un tratto, però, grida incomposte cominciano IL MONACO Lasciatemi, maledetti!... UN SOLDATO Taci, cane! UN ALTRO SOLDATO
Ài mangiato la trippa IL MONACO Dove mi trascinate? ALTRO SOLDATO
Lo saprai quando troveremo un fico IL MONACO
Nulla ò fatto per essere ucciso. PRIMO SOLDATO Su chi giuri? su Cristo o Lucifero? (Dalla strada di Misilmeri si vedono scaturiere, a capo di una ca- IL MONACO Non ò fatto nulla, infami! Sono un uomo del Signore, un pio (Ajub sofferma il suo cavallo; tutti gli altri lo imitano. Ajub, dopo ABU-GAFSA Cos'à costui da gridare? (I soldati si volgono e salutano profondamente) PRIMO SOLDATO L'abbia'm preso pocanzi: è una spia. IL MONACO Non è vero!... SECONDO SOLDATO S'aggirava tra i fossati del campo, guardingo.... IL MONACO Raccattavo qualche avanzo del bivacco.... TERZO SOLDATO
Da poi si partiva IL MONACO
C'è il mio ABU-GAFSA
Perché allora tu vieni fin qui IL MONACO Perchè quei cristiani non buttan nulla: essi non sono ricchi AJUB Son frugali? che fanno? cosa ài visto? IL MONACO Vestono rudi panni, non ànno donne seco, non si cibano AJUB E son lieti? IL MONACO
Oh, si! ABU-GAFSA Quali battaglie ànno vinto? Che ne sai? Tu sei certo una spia. IL MONACO No, giuro sul mio Gesù, sono innocente! I SOLDATI (trascinandolo)
Via! IL MONACO (disperatamente)
Maledizione su voi tutti! E tu, Ajub-ben-Temim, ABU-GAFSA (violento) Fate che taccia ora stesso! AJUB (imperiosamente)
No, voglio sentirlo! UN SOLDATO È frenetico! IL MONACO (appena libero, si appressa aI cavallo di Ajub e l'afferra per la briglia;
Io morirò; ma tu guardati, emiro! AJUB (con un tremito nella voce, interrompendolo)
Vada costui libero. (Tutti rimangono stupefatti. Abu-Gafsa non nasconde la sua contrarietà. Lo stesso Monaco non sa credere a quello che à udito, e s'allontana anelante, scortato dai soldati, guardando Ajub con occhi sbarrati dalla meraviglia) ABIJ-GAFSA Bada a non esser debole, signore! AJUB (trasognato)
Io non avevo mai udito (Tace un momento, si guarda attorno, guarda le facce sbigottite dei suoi) Ma perchè siam venuti? Perchè mi fate ancora indugiar qui? ABU-GAFSA Non volevi disporre l'attacco? É là, sopra quella collina, UN VISIR Vedrai presto: la nebbia va diradando al vento del mattino. AJUB (distratto) Sì, sarà facile..., è meglio.... Dalla destra la cavalleria (Tace) ABU-GAFSA A sinistra i dromedari della Libia per chiuder la via (Volgendosi ai generali, con voce alta e irosa). Su, dunque: Ajub-ben-Temim à ordinato! chi tarda a eseguire? (Qualcuno dei generali parte verso la sinistra, un altro verso la UN VISIR La nebbia, ecco, dirada.... Già sul colle si vedono i nemici. AJUB (aguzzando gli occhi e facendo schermo della mano) Si vedono? ALTRO VISIR Il sole illumina già la loro collina. ABU-GAFSA
Son lì. (Dice questo con una risata stridula; ma nessuno gli fa eco. Il piccolo esercito normanno è stretto sul colle, coi vessilli crociati sventolanti, le lance ritte, una mano volta al cielo; e cantano invocando il Signore, mentre il sole li circonda come d'un nimbo, facendo luccicare le loro armi. La visione è grandiosa). CANTO DEI NORMANNI Signore, per la tua vittoria AJUB (profondamente commosso)
Sembrano arditi, ABU-GAFSA No, sono tutti. AJUB
Ed Alì, ABU-GAFSA Fu colto in un'imboscata; ma può ancora riprendersi e vincere. AJUB (guardandoli trasognato) Pregano.... ànno una fede.... ABU-GAFSA
Ma tu, Ajub, non sei stato mai sconfitto UN VISIR
Quei banditi, UN ALTRO Oserebbero assalirci? UN ALTRO Essi? saranno appena sette o ottocento contro diecimila! AJUB (a gran voce precipitandosi giù da cavallo) No! sono più di noi! Sono trecento.... cinquecentomila, (Si butta carpone sulla polvere. I generali sgomenti si disperdono, |
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