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LA CARITÀ In un sobborgo di Beiruth, al confine con la campagna. A sinistra, in fondo, si vede una parte della splendida città, a sinistra invece alberi spogli, spezzati, sradicati, qualche casolare scoperchiato, torrenti d'acqua fangosa; vestigia di una recente alluvione. Il vento ululi a tratti e cadono scrosci di pioggia. S'ode qualche tuono lontano. A sinistra, sul davanti, un fondaco di mediocre apparenza, sulla soglia del quale stanno AJUB e SURA ascoltando un gruppo poco discosto di SERVI e STALLIERI che parlano impauriti attorno al loro PADR0NE. UN SERVO A memoria dei 'più vecchi del paese, mai eguale
bufera UN ALTRO I tuoni scrollavano le montagne. UNO STALLIERE
Le ondate del mare UN ALTRO
I torrenti àn travolto i ripari PRIMO SERVO Buoi e pecore affogate a migliaia! SECONDO SERVO
Casolari PRIMO STALLIERE Che rovina! SECONDO STALLIERE Che miseria per domani! SURA Il viaggio fu facile; ma giungendo quanti orrori! AJUB Piccola, tu non senti che, passando tra tante
sventure umane, SURA Sì, Ajub; ma se ti guardo vedo le altrui sofferenze
apparire AJUB Partiremo a momenti; ma il cammino sarà lungo e
assai duro SURA
Con te, i sassi diventeranno fiori AJUB
Srinagar? Ci avverrà di passare SURA (lieta)
Lo ricordi ancora? (Una piccola folla di CONTADINI e CONTADINE, con bimbi in braccio sopravviene gridando, piangendo, singhiozzando, e si assiepa davanti l'entrata del fondaco). CONTADINE Tutto è distrutto! Meglio era morire! CONTADINI Non più case né stalle! Più orzo! Più zolla per seminare! CONTADINE Si seccheranno gli occhi per piangere, i seni per allattare! CONTADINI Anche per le nostre vite l'uragano! Anche il nostro
squallore CONTADINE
No, sian salve le nostre creature! IL PADRONE DEL FONDACO (respingendole) E se dò tutto a voi, che rimane per me? La maluria VOCI Dacci asilo ! — Pietà ! IL PADRONE
Volentieri VOCI Ci beffi anche? ALTRE VOCI
Mettici coi cammelli e coi somari, LE DONNE Pietà! pietà! IL PADRONE E I SERVI (respingendole)
Passate! La carità chiedetela ai visiri (Una donna, respinta, col suo bambino in braccio e con un altro più grandicello che le si attacca alle gonne, viene a cadere presso Sura e Ajub. Scoppia a piangere, e i figli con lei). AJUB (appressandosele) Alzati. Non ài uomo teco? LA DONNA (piangendo)
Il mio uomo è morto per salvare AJUB (dandole la sua più ricca collana)
Prendi. Un mercante ti darà dell'oro LA DONNA (meravigliata) Allah! TUTTI GLI ALTRI (accortisi dello straordinario dono fatto da Ajub, e notando che egli à ancora molti gioielli addosso, accorrono a lui tendendo le mani)
Per noi! Pensa per noi come per lei, signore! (Ajub a uno a uno si toglie e divide tra i supplici i suoi anelli, i braccialetti, le collane, le fibbie, resti della sua favolosa ricchezza. Sura rimane a contemplarlo, come in estasi. I beneficati ringraziano baciando i lembi delle vesti del benefattore, alcuni piangendo, altri ridendo folli di gioia). I BENEFICATI Rifarò la mia casa! — Riavrò un armento! — Comprerò un podere nuovo! -— (Divenuti gioiosi, non avendo più nulla da prendere da lui, si allontanano e in folla corrono via, verso la città. Nell'impeto travolgono un VECCHIO lacero e seminudo che stava tra loro e che non era riuscito a farsi notare). AJUB (accorre al caduto e amorevolmente lo aiuta a rialzarsi) T'àn calpestato? IL VECCHIO
Un poco. Nulla ti resta per la mia miseria? AJUB
Vuoi mangiare? IL VECCHIO
No, figlio: a sfamare AJUB
Dunque qualcosa mi rimane per te. Posso coprire (Si toglie il burnus che lo copre e rimane in semplice camiciuola). IL VECCHIO
Figlio, tu non puoi restare AJUB
Toglilo. Io troverò altro vestire IL VECCHIO (si lascia coprire del caldo mantello, s'inginocchia e piange quietamente)
Ed io che ti darò? Tu sei già dal Signore AJUB
Mi dài il tuo pianto. Lasciami specchiare (Gli appoggia le mani sulle spalle e si curva a guardarlo negli occhi; poi si rialza, per la prima volta sorridente. Fa un cenno alla fanciulla). Vieni, Sura. (Il vecchio resta in ginocchio, avvolto nel mantello. Egli e Sura si allontanano verso la campagna desolata. Si ode l'ululato del vento e il brontolo dei tuoni). |
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