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FRENIS  zero 

Psicoanalisi applicata alla Medicina, Pedagogia, Sociologia, Letteratura ed Arte

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Numero 21, anno XI, gennaio 2014

 Frenis Zero  Publisher

      Editoriale al numero dedicato a "Analiste in scenari mediterranei: diritti civili e riflessione psicoanalitica"

 

 

 

 di Laura Felici Montani e Ambra Cusin 

 



 

            

 

 

  

 

 

Rivista "Frenis Zero" - ISSN: 2037-1853

Edizioni "Frenis Zero"

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EDIZIONI FRENIS ZERO

 

Ultima uscita/New issue:

 

Resnik, S. et al.  (a cura di Monica Ferri), "L'ascolto dei sensi e dei luoghi nella relazione terapeutica"

Writings by:A. Ambrosini, A. Bimbi,  M. Ferri,               G. Gabbriellini,  A. Luperini, S. Resnik,                      S. Rodighiero,  R. Tancredi,  A. Taquini Resnik,       G. Trippi

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Confini della Psicoanalisi

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 156

ISBN:978-88-97479-04-8 

Prezzo/Price: € 37,00

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Silvio G. Cusin, "Sessualità e conoscenza" 

A cura di/Edited by:  A. Cusin & G. Leo

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Biografie dell'Inconscio

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 476

ISBN:  978-88-97479-03-1

 Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., "Psicoanalisi e luoghi della riabilitazione", a cura di G. Leo e G. Riefolo (Editors)

 

A cura di/Edited by:  G. Leo & G. Riefolo

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Id-entità mediterranee

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 426

ISBN: 978-88-903710-9-7

 Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., "Scrittura e memoria", a cura di R. Bolletti (Editor) 

Writings by: J. Altounian, S. Amati Sas, A. Arslan, R. Bolletti, P. De Silvestris, M. Morello, A. Sabatini Scalmati.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Cordoglio e pregiudizio

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 136

ISBN: 978-88-903710-7-3

Prezzo/Price: € 23,00

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AA.VV., "Lo spazio  velato.   Femminile e discorso psicoanalitico"                             a cura di G. Leo e L. Montani (Editors)

Writings by: A. Cusin, J. Kristeva, A. Loncan, S. Marino, B. Massimilla, L. Montani, A. Nunziante Cesaro, S. Parrello, M. Sommantico, G. Stanziano, L. Tarantini, A. Zurolo.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Confini della psicoanalisi

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 382

ISBN: 978-88-903710-6-6

Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., Psychoanalysis and its Borders, a cura di G. Leo (Editor)


Writings by: J. Altounian, P. Fonagy, G.O. Gabbard, J.S. Grotstein, R.D. Hinshelwood, J.P. Jimenez, O.F. Kernberg,  S. Resnik.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Borders of Psychoanalysis

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 348

ISBN: 978-88-974790-2-4

Prezzo/Price: € 19,00

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AA.VV., "Psicoanalisi e luoghi della negazione", a cura di A. Cusin e G. Leo
Psicoanalisi e luoghi della negazione

Writings by:J. Altounian, S. Amati Sas, M.  e M. Avakian, W.  A. Cusin,  N. Janigro, G. Leo, B. E. Litowitz, S. Resnik, A. Sabatini  Scalmati,  G.  Schneider,  M. Šebek, F. Sironi, L. Tarantini.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Id-entità mediterranee

Anno/Year: 2011 

Pagine/Pages: 400

ISBN: 978-88-903710-4-2

Prezzo/Price: € 38,00

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"The Voyage Out" by Virginia Woolf 

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-97479-01-7

Anno/Year: 2011 

Pages: 672

Prezzo/Price: € 25,00

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"Psicologia dell'antisemitismo" di Imre Hermann

Author:Imre Hermann

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero 

ISBN: 978-88-903710-3-5

Anno/Year: 2011

Pages: 158

Prezzo/Price: € 18,00

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"Id-entità mediterranee. Psicoanalisi e luoghi della memoria" a cura di Giuseppe Leo (editor)

Writings by: J. Altounian, S. Amati Sas, M. Avakian, W. Bohleber, M. Breccia, A. Coen, A. Cusin, G. Dana, J. Deutsch, S. Fizzarotti Selvaggi, Y. Gampel, H. Halberstadt-Freud, N. Janigro, R. Kaës, G. Leo, M. Maisetti, F. Mazzei, M. Ritter, C. Trono, S. Varvin e H.-J. Wirth

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-903710-2-8

Anno/Year: 2010

Pages: 520

Prezzo/Price: € 41,00

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"Vite soffiate. I vinti della psicoanalisi" di Giuseppe Leo 

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Edizione: 2a

ISBN: 978-88-903710-5-9

Anno/Year: 2011

Prezzo/Price: € 34,00

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OTHER BOOKS

"La Psicoanalisi e i suoi confini" edited by Giuseppe Leo

Writings by: J. Altounian, P. Fonagy, G.O. Gabbard, J.S. Grotstein, R.D. Hinshelwood, J.P. Jiménez, O.F. Kernberg, S. Resnik

Editore/Publisher: Astrolabio Ubaldini

ISBN: 978-88-340155-7-5

Anno/Year: 2009

Pages: 224

Prezzo/Price: € 20,00

 

"La Psicoanalisi. Intrecci Paesaggi Confini" 

Edited by S. Fizzarotti Selvaggi, G.Leo.

Writings by: Salomon Resnik, Mauro Mancia, Andreas Giannakoulas, Mario Rossi Monti, Santa Fizzarotti Selvaggi, Giuseppe Leo.

Publisher: Schena Editore

ISBN 88-8229-567-2

Price: € 15,00

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Il campo dell'analisi è illimitato perché è da tutto il territorio dell'inconscio, dei suoi meccanismi, delle sue manifestazioni, delle sue produzioni, del suo modo di organizzazione che l'analista ha, se non libero accesso, almeno qualche apertura. A partire dal postulato dell'inconscio, non ci sono infatti distinzioni di tempo, di spazio o di etnia.

L’altro che è dentro di noi, lo straniero che è sempre tale: noi psicoanalisti, se tali siamo, abbiamo duramente imparato ad accoglierlo, con la nostra formazione: un incessante lavoro su noi stessi.

In questo senso  non coincidiamo mai interamente con le istituzioni di cui facciamo parte e, se ci apriamo al dolore  che oggi ascoltiamo dalle lettere delle colleghe turche, ciò avviene perché esse riaprono la parola, ridanno un senso vivo e pulsante soprattutto ad una che da sempre ci ha incantato: libertà.

Questo incantamento nasce dal fondo traumatico  che per ciascuno di noi rappresenta l'essere vivo e incarnato, in una particolare e sua specifica soggettività di cui fa parte ineliminabile la grande Storia. Quando ci troviamo di fronte a testi come quelli di Janine Alounian (di cui in questo numero pubblichiamo l'articolo "Ritornare agli avi per ritrovare giovinezza e spirito di lotta") ,  dove  la survivance diventa  non solo drammatica testimonianza del genocidio di un intero popolo, l’Armeno, ma anche metafora, grande metafora della sopravvivenza di ciò che all’autrice (curatrice dell’opera di Freud in Francia) sta più a cuore, la survivance della psicoanalisi, non possiamo non sentirci convocati,  oggi che nell’università di Istanbul la polizia picchia e sgombra dall’aula un gruppo di lavoro psicoanalitico su L'omosessualità, a schierarci in difesa non solo dei diritti civili calpestati, ma della psicoanalisi. Lo facciamo in questo spazio come possiamo, vista anche l’urgenza di condividere, nell’immediato, il trauma che insieme alle colleghe che lo patiscono direttamente subiamo indirettamente, ma non meno fortemente per le ragioni esposte in apertura. Di tutto questo ci dà testimonianza la "Lettera da Istanbul" di Bella Habip, psicoanalista dell'Associazione Psicoanalitica di Istanbul per la Formazione, la Ricerca e lo Sviluppo (Psike Istanbul).

Il male senza perché, la sua banalità,   evocati da  Hannah Arendt dopo avere assistito al processo Eichmann, mentre ci si ripropongono nella loro agghiacciante quotidianità, continuano a stupire  quanti,  tra di noi, nonostante le dure esperienze a contatto con la  Storia, a questo male non si rassegnano.

"Non si può essere umani senza essere liberi" è la frase con cui si conclude il comunicato delle colleghe  e dei colleghi dell'Associazione Psicoanalitica di Istanbul. Lo si può leggere sul sito della Società Psicoanalitica Italiana.

Ci siamo interrogate su questa frase. Cosa vogliono dirci con essa le colleghe e i colleghi turchi?

Verrebbe da dire che è una frase sbagliata: l'umanità non si perde perdendo la libertà - tanta solidarietà descritta nei campi di concentramento tra i deportati lo testimonia - , ma ben sappiamo però che la mancanza di libertà mette a dura prova il mantenimento della nostra umanità. In situazioni di prigionia le persone, per sopravvivere, sono  disposte, a volte, a lasciarsi risucchiare e contagiare dalla mostruosità del sistema che li segrega. Pensiamo però anche all'esistenza di personaggi come Aung San Suu Kyi che, nonostante i tanti anni trascorsi nella mancanza di libertà, è riuscita a restare profondamente umana, oppure a Nelson Mandela, recentemente scomparso, che non ha perso l'umanità e  che, una volta uscito di prigione, ha dato avvio ai processi di Verità e Riconciliazione per evitare che le violenze,  perpetrate nel tempo dell'apartheid, continuassero attraverso vendette e rivendicazioni sommarie.

 Eppure se le nostre colleghe e i nostri colleghi hanno fatto questa affermazione ci deve essere un motivo che vogliamo cercare brevemente di esplorare invitando chi ci legge a  fare altrettanto pensando ulteriormente la questione.

Se i colleghi turchi ci dicono che non si può essere umani senza essere liberi, significa forse che sentono inconsciamente emergere al fondo di loro stessi - e per professione ed esperienza sono ben capaci di intuire e sentire dei vissuti profondi - una de-umanizzazione strisciante come conseguenza delle violenze subite, ingiustamente, dal popolo al quale appartengono ed esercitate da chi dovrebbe invece tutelare, proteggere e garantire un futuro democratico.

Se i nostri colleghi turchi percepiscono lo sviluppo di una de-umanizzazione profonda,  crediamo che  questo sia un segno che non possiamo sottovalutare.

La de-umanizzazione inizia in maniera subdola, latente, mina le relazioni umane, le attacca sotterraneamente, impedisce l'intimità avvolgendola in una inquietante persecutorietà e ambiguità: inizia a mancare la fiducia nel vicino, nel simile e tutto si struttura sulla malafede, sull'imbroglio, il fasullo.

La nostra umanità, ci dicono i colleghi turchi - e crediamo che parlino proprio di loro stessi, non di qualcun altro ! - ha bisogno di libertà per essere alimentata, per esprimersi e svilupparsi. Sembrano volerci mettere l'inquietudine del dubbio e del sospetto di cui intuiscono il rischio e la facilità di un progressivo, lento precipitare.

Il loro è un grido di aiuto, non è solo una denuncia!

Se la mente dei nostri colleghi turchi è in pericolo, perchè se si vive nella persecutorietà non si riesce a fare, come si dovrebbe e vorrebbe, il nostro lavoro di psicoanalisti, a noi viene chiesto, in maniera mascherata forse, di dare una risposta.

Crediamo che dovremmo prenderci il tempo  per pensarla....

Un prezioso lavoro di cui vogliamo dar conto in questo numero di Frenis Zero dedicato alle analiste alle prese con i diritti civili in contesti mediterranei è quello di Lidia Tarantini che dal 2002 al 2007 ha condotto in Tunisia dei gruppi terapeutici, in particolare con pazienti di sesso femminile, esperienza interrotta con la "Rivoluzione dei gelsomini" del 2010. Lidia Tarantini nel novembre 2013 è tornata in Tunisia a intervistare le sue pazienti, e nel suo articolo "L'autunno tunisino tra delusione e speranza" ce ne dà un resoconto.

Infine, una di noi, Ambra Cusin, insieme a Franca Amione, ha scritto l'articolo "Bion e il mito" che proponiamo anche nella versione inglese nel sito "Thalassa. Portolano of Psychoanalysis". Questo lavoro è stato originariamente presentato  al Convegno "Bion 2008: Second Thoughts. Funzione Alfa e Cambiamento Catastrofico", tenutosi a Roma dal 31 gennaio al 3 febbraio 2008.


   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
   

 

 

 

   
 
 

 

 

 

 

 

 

         

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
   
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
   
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

Responsabile Editoriale : Giuseppe Leo

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