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METAL:
PANORAMA 1998
Il 1998 è stato per il metal un anno molto importante,
che ha visto , oltre al ritorno di alcuni grandi nomi, la consacrazione
di band fino a poco tempo fa sconosciute, e che hanno veramente meritato
la notorietà.
L'Italia è stata uno dei paesi che hanno prodotto alcuni
dei migliori lavori di tutta l'annata; mi sto riferendo ai Rhapsody, con
il loro particolare modo di intendere l'epic-metal, o ai Labyrint. Questi
ultimi propongono un power speed di matrice piuttosto classica, variando
però con alcune influenze progressive e con alcuni effetti sfruttati
per lo più all'inizio dei brani, che danno a tutto l'album un sapore
di modernità che non guasta.
Non dimentichiamo però gli Athena, che alternano metal-progressive
e speed, nei quali troviamo di nuovo Fabio Lione, cantante dei Rhapsody,
che presta anche a questa band la sua ugola d'oro.
Dall'Inghilterra gli Iron Maiden ritornano con un nuovo album,
"Virtual IX", purtroppo mediocre. E già, i bei tempi con Bruce Dickinson
alla voce sono finiti!
A proposito! Quest'ultimo ha dato alle stampe "The Chemical wedding",
veramente un buon album. A questo punto il paragone con Blaze Buttly degli
Iron è ovvio e secondo me il secondo ne esce pienamente sconfitto.
Aspetto le vostre opinioni nell'angolo della posta!
Si continua alla grande con i Black Sabbath, i padri del metal
( o forse sarebbe meglio dire i nonni!?), che escono con un doppio "live":
"Reunion", contenente anche
alcuni inediti, e per rimanere in tema di grandi nomi cito i grandissimi
Judas Priest, con un live godibile: "Meltdown". Bellissimo è invece
il doppio live degli Stratovarius; potenza, melodia e tecnica allo stato
puro.
Un po' meno fa godere il loro ultimo album, che contiene delle
buone tracks, ma è soffocato dalle troppe ballads.
Eccezionali i tedeschi Blind Guardian , che sprigionano pura
epicità, senza dimenticare gli Helloween, con il micidiale "Better
than row", e gli Hammerfall.
Nel campo del metal progressive abbiamo due live: "Dream
Theater" e "Fates warning", oltre all'uscita del nuovo album degli Angra,
che ci stupiscono con la loro bravura strumentale.
Nel trash metal ritornano finalmente gli Slayers, con "Diabolus
in musica", in linea con i capolavori degli anni 80.
Non saranno gli Slayer di "Reign in blood", ma il disco si lascia ascoltare
piacevolmente.
Ritornano anche gli Anthrax ed i Voivod, questi ultimi con un
CD di remix e inediti.
I Metallica fanno uscire un doppio; in uno troviamo il buon vecchio
"garage-days", ristampato dopo tanti anni, nell'altro delle cover arrangiate
in chiave Hard Rock Metal. Un tentativo di riavvicinarsi ai vecchi funs
o una mera operazione commerciale? Propendo per la seconda ipotesi!
Nuovo lavoro anche per i Sepultura, che dopo tutti i problemi
passati con l'abbandono di Max, pubblicano il loro "Agaist". Alla voce
troviamo Derrick Green, ottimo screamer, ma il disco non decolla.
I Death invece escono con un album di death metal, tecnico e
potente, come ormai da anni ci hanno abituato.
Moltissimo sono i gruppi della scena americana brutal. Tra questi
spiccano i vecchi Cannibal Corps e Morbid Angel, oltre a gruppi nuovi come
gli Obscenity, monolitici e violenti.
Una valanga di dischi di black metal arrivano dai paesi del nord
(ma anche da paesi "nuovi" per la scena nera).
Vi sono molti ottimi dischi, ma pere ovvi motivi ne ricorderò
solo qualcuno fra i più violenti, come quelli sfornati da Marduk
e Carpathian Forest, visioni infernali e sulfuree tradotte in musica.
Nel post metal troviamo i Fear Factory, con un bellissimo nuovo
disco "Obsdete", espressione del malessere dell'uomo di fronte a
una tecnologia sempre più indipendente dal suo controllo.
Mi deludono invece i Korn, con un CD che a mio parere guarda
troppo all' Hip-Hop.
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